Ciro a Babilonia

Date dell'opera
Titolo: Ciro a Babilonia
Titolo originale: Ciro a Babilonia
Frontespizio del libretto, Ferrara 1812

Frontespizio del libretto, Ferrara 1812

Forma: Opera in due atti
Lingua originale: italiano
Musica: Gioachino Rossini
Libretto : Francesco Aventi
Prima: il 14 marzo? 1812
Luogo della prima: Ferrara, Teatro Comunale
Tempo di esecuzione: circa 2 ore e mezza
Luogo e ora dell'azione: Babilonia e dintorni, 539 a.C. Cr.
persone
  • Baldassarre ( Belshazzar ), re degli Assiri in Babilonia ( tenore )
  • Ciro ( Ciro II ), re di Persia nei panni di un inviato persiano ( vecchio )
  • Amira, moglie di Ciros, prigioniera di Baldassare ( soprano )
  • Argene, confidente Amiras ( mezzosoprano )
  • Zambri, principe babilonese ( basso )
  • Arbace, generale Baldassarre (tenore)
  • Daniello ( Daniele ), Prophet (Basso)
  • Un bambino ( Cambise , Kambise II. ), erede al trono persiano (ruolo muto)
  • Grandi dell'impero, soldati

Ciro in Babilonia, ossia La caduta di Baldassarre è un'opera in due atti (nome originale: "dramma con cori") di Gioachino Rossini ( musica ) su libretto di Francesco Aventi . La prima rappresentazione ebbe luogo molto probabilmente il 14 marzo 1812 al Teatro Comunale di Ferrara.

complotto

La trama riguarda la storia della festa di Baldassarre , prevalentemente dopo il quinto capitolo del libro di Daniele nel Vecchio Testamento della Bibbia. È ambientato al tempo dell'esilio babilonese degli ebrei. Baldassarre (chiamato Baldassare qui ) catturò il re persiano Ciro ( Ciro II ), sua moglie Amira e suo figlio Cambise ( Cambise II ). Si innamora di Amira, ma rimane fedele a Ciro. Quando Baldassarre dissacra i vasi trafugati dal tempio ebraico in occasione di una festa, sulla parete compaiono simboli criptici, che il profeta Daniello (Daniele) interpreta come indizio dell'imminente caduta di Baldassarre. Poco dopo Babilonia viene conquistata dalle truppe persiane e medie. Ciro assume il dominio dell'impero.

“Quando Besazer, figlio di Evilmerodac e nipote di Nebucadnezzar, governò Babilonia, ciò che i pii veggenti avevano da tempo proclamato si avverò. Babilonia fu distrutta, il regno degli Assiri dissolto. Il popolo di Dio ha dovuto sopportarne molto. Il suo tempio fu distrutto, il santuario profanato e nulla fu omesso per deridere il Dio d'Israele.

Baldassarre una volta si concesse una notte e fece portare le stoviglie sacre al suo pasto profano. apparve una mano, inviata dal cielo; scrisse alcune parole in fiamme sul muro della sala, che indicavano la morte imminente del re, così come la caduta della sua famiglia e del suo impero.

Ed è successo. Poiché Ciro, il re persiano, dopo aver assediato invano Babilonia con un potente esercito per due anni, deviò l'Eufrat, che scorreva attraverso la città, e con l'aiuto di Dario, suo zio, il re dei Medi, penetrò nel letto del fiume nel centro della città. Il re, i suoi soldati, i suoi abitanti furono assaliti nel sonno più profondo, essi stessi furono consegnati alla spada, gli edifici alle fiamme. I vincitori si impadronirono dell'intero impero e lo divisero tra loro.

Questo è il tema del dramma di oggi, tratto dai libri sacri.

Per adattarlo all'opera si doveva supporre che Belsazer conquistò il campo di Ciro in una fortunata caduta, molti grandi persiani, e tra questi anche la moglie di Ciro, che si chiama Amira per la sua allegria, come anche Belsazer in Balthasar è stata trasformata - con suo figlio Cambise fatto prigioniero. Fondamentale per il dramma musicale è stato anche l'episodio con Arbace.

Gli scrittori greci concordano perfettamente con gli storici sacri e le profezie dei profeti nella narrazione della presa di Babilonia. Differiscono l'uno dall'altro solo in termini di nomi e circostanze accidentali.

Si può scusare il poeta dell'opera se si è concesso la libertà di portare qui il canto».

- Prefazione dal libretto, Monaco 1816

primo atto

Palazzo Reale di Baldassare

Scena 1. Il principe Zambri ei nobili di Babilonia festeggiano la vittoria di re Baldassarre sui Persiani. Il loro re Ciro ( Ciro II ) riuscì a fuggire, ma sua moglie Amira e suo figlio Cambise ( Cambise II ) furono fatti prigionieri.

Scena 2. Baldassare offre ad Amira il matrimonio. Rifiuta risolutamente e preferirebbe morire piuttosto che essere infedele a Ciro. Baldassare minaccia di sposarla contro la sua volontà se necessario e ordina ai suoi servi di preparare le nozze per il giorno successivo. Lui va. Amira trova poca consolazione nel suo confidente Argene. Chiede loro di portare suo figlio nella sua stanza e se ne va anche lui. Argene spera nell'appoggio del generale babilonese Arbace, che come lei viene dal Tauristan.

Scena 3. Appare Arbace. È sorpreso di rivedere qui il suo amante Argene e le promette il suo aiuto.

Fuori le mura della città di Babilonia. Da un lato la porta della città con ponte levatoio. Colline della zona. Al livello c'è un campo da campo con un avamposto.

Scena 4 I soldati persiani piangono il loro re Ciro. Ciro chiede vendetta. Vuole attaccare la città all'alba.

Scena 5. Arbace è sgattaiolato fuori dalla città ed è entrato nel campo persiano. Offre a Ciro il suo aiuto, ma chiede pazienza. Allora raggiungerà il suo obiettivo con molta più sicurezza.

Palazzo Reale

Scena 6. Baldassare è fiducioso che Amira alla fine si piegherà alla sua volontà.

Scena 7. Zambri annuncia l'arrivo di un inviato persiano. Baldassare sarebbe disposto a liberare il figlio di Ciro se i Persiani se ne andassero.

Scena 8. In un dialogo interiore, Arbace rivela di aver fatto entrare Ciro stesso nel palazzo nei panni dell'ambasciatore. Spera di liberare i prigionieri, compresa la sua amante Argene.

Ampia sala delle udienze con trono. Baldassare circondato dalle sue guardie

Scena 9. Zambri introduce il presunto emissario. Ciro si offre di ritirare il suo esercito se la Persia libera i prigionieri. Baldassarre rifiuta. Era solo pronto a rilasciare i prigionieri e il figlio Ciros. Tuttavia, non gli consegnerà Amira. Dopo una breve accesa discussione, Ciro sembra accettare il suggerimento di Baldassare di convincere Amira a restare.

Scena 10. Amira si unisce a loro. È confusa che Ciro si atteggia a ambasciatore e non vuole parlare del suo amore per lei. Il coro cerca invano di calmarla. Esce dalla sala delusa.

Scena 11. Baldassare permette a Ciro di parlare da solo ad Amira per convincerla. Fa prendere lei e suo figlio Cambise e se ne va con Zambri.

Scena 12. Una guardia fa entrare Cambise. Amira saluta felicemente suo figlio. Tuttavia, Ciro sa di essere ascoltato da Baldassare e rimane in disparte. Le consiglia di cedere alle insistenze di Baldassare, altrimenti farà uccidere lei e suo figlio. Tuttavia, Amira rimane ferma. Proclama che gli resterà fedele e che lui sarà suo marito, il suo Ciro, anche nella morte.

Scena 13. Amira ha tradito il travestimento di Ciro. Baldassare esce con rabbia dal nascondiglio con Zambri e le sue guardie e lo fa arrestare. Solo Amira può salvarlo quando finalmente si arrende. Alla fine del primo atto, il coro chiede al cielo di porre fine agli orrori.

Secondo atto

Palazzo Reale

Scena 1. Il coro chiede consolazione per Amira e Ciro. Argene e Arbace vogliono usare un passaggio sotterraneo per portare Amira nella cella di Ciro.

prigione sotterranea

Scena 2. Il Ciro incatenato si lamenta del suo destino e giura al Dio di Israele di liberare gli ebrei dalla loro prigionia dopo la sua vittoria. Desidera sua moglie.

Scena 3. Arbace conduce Amira nella cella. Lei e Ciro si abbracciano gioiosi e si giurano amore eterno.

Scena 4. Baldassare arriva in carcere con alcuni soldati. Quando incontra la coppia insieme, è combattuto tra la rabbia e i suoi sentimenti per Amira. Alla fine, la rabbia trionfa e si lascia portare via separatamente.

Palazzo Reale

Scena 5. Zambri chiama Argene alla festa del re, alla quale dovrebbe partecipare anche Amira.

Notte. Una grande sala illuminata e magnificamente decorata

Scena 6. Baldassare, Zambri, Amira, Argene, Argene e altri nobili celebrano un banchetto in onore della divinità Belo . Baldassare ordina di riempire di vino i calici rubati al tempio ebraico. In quel momento, la società è spaventata da tuoni e fulmini. Sul muro appare una mano che scrive a lettere fiammeggianti le parole “ Mane, Thecel, Phares ”. Baldassare chiede ai maghi e ai saggi di svelare la scrittura.

Scena 7. Appare il profeta ebreo Daniello e proclama la decisione del cielo: Baldassare ei suoi antenati si sono dimostrati ingrati al Dio di Abramo, hanno oppresso i credenti e profanato il loro tempio. Le parole del fuoco annunciano solo la punizione. I Persiani e i Medi si divideranno tra loro il suo impero. Babilonia sarà distrutta. Lui e la sua volontà periranno "come pula al vento", Baldassare stesso troverà la morte. Baldassare rabbrividisce. Il coro dei saggi contraddice Daniello. In realtà, le scritture proclamano vittoria e gioia. Il cielo desidera solo il sangue di Ciro e di sua moglie. Ciro ordina di uccidere Ciros e suo figlio, ma Amira vuole risparmiare. La società si dissolve.

Scena 8. Rimane solo Daniello. Prevede la caduta di Baldassare. L'ormai condannato a morte domani sarà il sovrano dell'impero.

Scena 9. Arbace arriva da Amira e Argene con la guardia. Deve metterla in prigione, ma allo stesso tempo le fa sperare che il destino cambi. Argene promette la sua lealtà fino alla morte. Amira le chiede di restare in vita per aiutare Ciro e suo figlio. Prega Dio per la salvezza di entrambi.

palazzo

Scena 10. Zambri prende sul serio l'avvertimento divino e si preoccupa per il futuro.

Scena 11. Argene arriva e chiede a Zambri di portarla dal re per chiedere pietà per Ciro e Amira. Lo avverte dell'ira degli dei se non mostra compassione ("aria monotona"). Zambri li respinge.

Ottimo posto a Babilonia. A destra il palazzo Baldassarre, a sinistra un arco trionfale che si collega alla porta maggiore della città

Scena 12. Arbace e alcuni soldati conducono Amira, Ciro e Cambise in catene al luogo dell'esecuzione. Seguono Argene, Baldassare e Zambri con la guardia del corpo. Il coro si lamenta della crudele vittima. Ciro saluta la sua famiglia. È certo che si riunirà con loro nell'Elysium. Continuerai. Baldassare, Zambri e la guardia del corpo si recano a palazzo.

palazzo

Scena 13. Dall'esterno si sente il rumore dei combattimenti. I soldati fuggono attraverso la scena. Zambri appare e chiede disperatamente aiuto agli dei perché la città è stata invasa. Estrae la spada per prendere parte al combattimento.

Scena 14. Arbace dice a Zambri di arrendersi. Prima che l'esecuzione potesse essere eseguita, i Persiani apparvero per liberare Ciro. Che poi li ha portati alla vittoria. Ora la famiglia reale dei Baldassarre sta per essere giustiziata.

Scena 15. Argene e Amira ringraziano gli dei per il loro felice salvataggio. Arbace porta la notizia che ora Ciro vuole festeggiare con loro la sua vittoria. Suo zio Dario ha già lasciato la città per rivolgere le sue forze armate contro le province babilonesi.

Ottimo posto a Babilonia?

Ultima scena. I guerrieri vittoriosi marciano attraverso l'arco trionfale. I capi e la guardia del corpo persiano accompagnano il carro Ciros e Amiras. Zambri e altri babilonesi seguono in catene. Il coro assiro si inchina al vincitore e implora pietà. Ciro è sicuro che tanta forza non possa venire da se stesso. Amira è sollevata di aver ritrovato la pace e la felicità. Anche Zambri loda il vincitore, poiché il cielo è ora riconciliato.

disposizione

Nell'aria della scena XI del secondo atto ("Chi disprezza gli infelici") - una cosiddetta "aria del sorbetto" della seconda donna, dove il pubblico solitamente prendeva ristoro - Rossini si concedeva di scherzare con il cantante di l'Argene, Anna Savinelli: “Non solo era brutta per il permesso, la sua voce era anche al di sotto di ogni dignità. Dopo un attento esame, ho scoperto che aveva una sola nota, il Sib dell'ottava tratteggiata, che non suonava male. Così le ho scritto un'aria in cui non aveva altra nota che questa, ho messo tutto nell'orchestra, e poiché il pezzo è stato applaudito e applaudito, la mia cantante monotona era felicissima del suo trionfo. ”C'è un'aria successiva di quest'aria Versione arricchita di note aggiuntive, che si udì anche quando l'opera andò nuovamente in scena a Savona nel 1988.

L'opera non mostra ancora la maturità delle opere successive di Rossini. A parte il pezzo per pezzo Demetrio e Polibio , non aveva esperienza del genere serio. Nel ruolo del tiranno Baldassare, ad esempio, la voce che canta è inutilmente tesa a rappresentare la frenesia senza mantenere la tensione o lasciare nell'ascoltatore l'impressione desiderata. I passaggi corali, invece, sono più adatti a Rossini. Anche il biografo rossiniano Richard Osborne considerava di successo la scena dell'addio e la scena del banchetto, con la prima musica della tempesta di Rossini, di cui sopra. Quest'ultimo, però, è stato descritto da Reto Müller nel testo che accompagna il CD della performance di Bad Wildbad come “mal concepito” e “completamente mancato al compositore”.

Come ouverture Rossini utilizzò quella de L'inganno felice . Nella scena dell'addio (n. 12) nel secondo atto, ha usato materiale da Demetrio e Polibio.

Nel 1815 Rossini utilizzò la musica di Ciro in Babilonia per l'introduzione orchestrale alla scena carceraria nel secondo atto dell'opera Elisabetta regina d'Inghilterra . Da qui ha origine anche l'aria di Amaltea “La pace mia smarrita” in Mosè in Egitto (1818).

Storia del lavoro

Il giovane Rossini fu incaricato dal teatro di Ferrara con il supporto della cantante Maria Marcolini, che aveva già cantato il ruolo principale ne L'equivoco stravagante . Al locale Teatro Comunale aveva già accompagnato al cembalo l' opera Il podestà di Chioggia di Ferdinando Orlandi e aveva anche scritto un'aria alternativa. Il direttore del teatro, il conte Francesco Aventi , scrisse personalmente il libretto per Ciro in Babilonia dopo che era stato scartato il libretto originariamente previsto. Rossini impiegò solo due mesi per comporre. Poiché la rappresentazione doveva svolgersi durante la Quaresima, durante la quale all'epoca erano vietate le rappresentazioni operistiche, all'opera fu attribuito un tema biblico e fu spacciata per oratorio o "dramma con cori".

Alla prima assoluta il 14 marzo 1812 al Teatro Comunale, il tenore Eliodoro Bianchi (Baldassare), il contralto Maria (Marietta) Marcolini ( ruolo di pantalone di Ciro), il soprano Elisabetta Manfredini (Amira), il mezzosoprano Anna Savinelli ( Argene), il tenore Francesco Savinelli (Arbace) e i bassi Giovanni Layner (Zambri) e Giovanni Fraschi (Daniello).

L'esecuzione fu ben accolta dal pubblico, secondo un rapporto del 17 marzo 1812 nel Giornale del Dipartimento del Reno . Eppure lo stesso Rossini si riferiva alla performance come "Fiasco" decenni dopo. Raccontò all'amico Ferdinand Hiller di un picnic a Bologna, durante il quale “comparve con una nave di pasta di mandorle il cui vessillo portava il nome 'Ciro'; il boma dell'albero era rotto, la vela crivellata di buchi e giaceva su un fianco, galleggiando in un mare di crema dolce. La buffa compagnia rise e consumò il mio veicolo fallito. ”La discrepanza potrebbe essere dovuta a un disguido con una versione riveduta di Tancredi , che fu scritta poco dopo e che fu rappresentata anche a Ferrara il 21 marzo 1813 e non ebbe molto successo là. La metafora della nave calza a pennello anche a Tancredi che a Ciro.

Nei successivi quindici anni circa l'opera fu rappresentata più di 30 volte in Italia. All'estero si conoscono solo spettacoli a Monaco (1816), Vienna (1817), Weimar (1822) e Dresda (1822), nonché a Lisbona e Londra.

Registrazioni

  • 30 ottobre 1988 (in diretta da Savona): Carlo Rizzi (direttore), Orchestra Sinfonica di Sanremo, Coro F. Cilea di Reggio Calabria. Ernesto Palacio (Baldassare), Caterina Calvi (Ciro), Daniela Dessì (Amira), Oriana Ferraris (Argene), Stefano Antonucci (Zambri), Enrico Cossutta (Arbace), Danilo Serraiocco (Daniello). CD di caccia all'accademia: CDAK 105.
  • Luglio 2004 (in diretta dal Festival Rossini di Wildbad , edizione critica di Urs Schaffer, recitativi abbreviati): Antonino Fogliani (direttore), Württembergische Philharmonie Reutlingen , Ars Brunensis Chamber Choir. Riccardo Botta (Baldassare), Anna-Rita Gemmabella (Ciro), Luisa Islam-Ali-Zade (Amira), Maria Soulis (Argene), Wojciech Adalbert Gierlach (Zambri), Giorgio Trucco (Arbace), Giovanni Bellavia (Daniello). Nasso 8.660203-04.
  • 12 gennaio 2008 (in diretta dal Théâtre des Champs-Élysées Paris): Jean-Claude Malgoire (direttore d'orchestra), La Grande Ecurie et La Chambre du Roy, Chœur de Chambre de Namur. Cyril Auvity (Baldassare), Nora Gubisch (Ciro), Elena de la Merced (Amira), Sophie Daneman (Argene), Till Fechner (Zambri), Daniel Auchincloss (Arbace), Pierre-Yves Pruvot (Daniello). premiereopera.net.
  • Agosto 2012 (video, live dal Rossini Opera Festival Pesaro ): Will Crutchfield (direttore d'orchestra), Davide Livermore (messa in scena), orchestra e coro del Teatro Comunale di Bologna . Michael Spyres (Baldassare), Ewa Podleś (Ciro), Jessica Pratt (Amira), Carmen Romeu (Argene), Mirco Palazzi (Zambri), Robert McPherson (Arbace), Raffaele Costantini (Daniello). Opus Arte, OA1108D, Blu-ray: OABD7123D.

letteratura

link internet

Commons : Ciro in Babilonia  - raccolta di immagini, video e file audio

Evidenze individuali

  1. Rossini, citato da Hiller: Chiacchiera con Rossini. Volume 2, Lipsia 1868. In: Keitel, pagina 60.
  2. a b c d e f g Reto Müller : Testo che accompagna il CD Naxos 8.660203-04
  3. a b c d Richard Osborne: Rossini - vita e lavoro. Tradotto dall'inglese da Grete Wehmeyer. List Verlag, Monaco 1988, ISBN 3-471-78305-9
  4. ^ A b Herbert Weinstock : Rossini - Una biografia. Tradotto da Kurt Michaelis. Kunzelmann, Adliswil 1981 (1968), ISBN 3-85662-009-0
  5. ^ Wilhelm Keitel , Dominik Neuner : Gioachino Rossini. Albrecht Knaus, Monaco di Baviera 1992, ISBN 3-8135-0364-X
  6. ^ Ciro in Babilonia, ossia La caduta di Baldassarre (Gioachino Rossini) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna , consultato il 20 settembre 2015.
  7. Rossini, citato da Hiller: Chiacchiera con Rossini. Volume 2, Lipsia 1868. In: Keitel, pagina 46.
  8. a b Gioacchino Rossini. In: Andreas Ommer : Elenco di tutte le registrazioni complete dell'opera. Zeno.org , volume 20.
  9. ^ Ammissione di Jean-Claude Malgoire (2008) nella discografia di Ciro in Babilonia presso Operadis.
  10. Gioacchino Rossini: Ciro in Babilonia su concertonet.com , consultato il 25 settembre 2015.