Moïse et Pharaon

Date dell'opera
Titolo: Mosè e il Faraone
Titolo originale: Moïse et Pharaon
Frontespizio del libretto, Parigi 1827

Frontespizio del libretto, Parigi 1827

Forma: Grande opera in quattro atti
Lingua originale: francese
Musica: Gioachino Rossini
Libretto : Luigi Balocchi e Victor-Joseph-Etienne de Jouy
Fonte letteraria: Andrea Leone Tottola : Mosè in Egitto
Prima: 26 marzo 1827
Luogo della prima: Parigi, Opera
Tempo di esecuzione: circa 3 ore
Luogo e ora dell'azione: Nel campo madianita vicino a Menfi e a Menfi, periodo biblico
persone
  • Moïse ( Mosè ), capo degli Ebrei ( Basso )
  • Faraone , re d'Egitto (basso)
  • Aménophis, figlio del faraone e amante di Anaï ( tenore )
  • Éliézer ( Aaron ), fratello di Moïse (tenore)
  • Osiride, sacerdote egizio (basso)
  • Aufide, capitano della guardia egiziana (tenore)
  • Sinaide, moglie del faraone ( soprano )
  • Anaï, figlia di Marie, amante di Aménophis (soprano)
  • Marie ( Mirjam ), sorella di Moïse ( mezzosoprano )
  • Une voix mistérieuse, una voce misteriosa (basso)
  • Ebrei ed Egiziani ( coro )

Moïse et Pharaon, ou Le Passage de la Mer Rouge (Ing.: Moses and Pharao or The Train through the Red Sea ) è un grand opéra francese in quattro atti di Gioachino Rossini (musica) su libretto di Luigi Balocchi e Victor-Joseph - Etienne de Jouy. Apparve nel 1827 all'Opéra di Parigi come revisione del Mosè in Egitto di Rossini , composto nel 1818 . Nello stesso anno fu realizzata una traduzione inversa italiana con il titolo Mosè e Faraone. Di solito è elencato sotto il titolo breve Mosè .

complotto

Le offerte d'opera con la storia biblica del l' esodo del popolo israelita dall'Egitto , accompagnati da una storia d'amore tra Aménophis, figlio di Faraone , e l'Israelita Anai, la figlia di di Moïse sorella Marie . Moïse fuggì dall'Egitto presso i Madianiti . Suo fratello Éliézer ( Aronne ) riesce a persuadere Faraone a permettere agli ebrei di lasciare il paese. Tuttavia, lo revoca poco dopo. Dio punisce gli egiziani per aver infranto la loro parola con la piaga delle tenebre. Su sollecitazione del popolo egiziano, Faraone si dichiara nuovamente pronto a lasciar partire gli ebrei. Tuttavia, il sacerdote di Iside Osiride chiede che prima facciano un sacrificio alla dea Iside. Ci sono più piaghe. Le acque si trasformano in sangue, le locuste devastano la terra e le malattie si diffondono. Faraone minaccia di vendicarsi degli israeliti per questo. Allora Moïse fa un miracolo. La statua di Iside cade e al suo posto appare l' Arca dell'Alleanza . Ora Faraone decide di scendere a compromessi per obbedire ai comandi di entrambe le divinità. Lascia che gli Israeliti escano dalla città legati. Aménophis li segue con Anaï nel Mar Rosso per chiedere la mano a Moïse. Anaï si rifiuta di stare con la sua gente. Aménophis chiama l'esercito egiziano a vendicarsi di loro. Dopo una preghiera degli ebrei, il Mar Rosso si divide e apre una via di fuga. Gli egiziani che li seguono vengono inghiottiti dalle inondazioni.

Il seguente sommario si basa sulla versione francese del 1827.

primo atto

Scenografia, 1827

L'accampamento madianita fuori le mura di Menfi

Puoi vedere la tenda di Moïse, davanti alla quale c'è un altare fatto di erba; un bosco di palme sulla sinistra, e ai margini alcuni cespugli, uno dei quali colpisce per forma e dimensioni.

Scena 1. Moïse fuggì dall'Egitto a Madian con alcuni altri israeliti . Insieme ai Madianiti pregano per la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù egiziana (coro: “Dieu puissant”).

Scena 2. Moïse dice ai presenti di smettere di lamentarsi. Attende il ritorno di suo fratello Éliézer, che dovrebbe chiedere a Faraone per suo conto di liberare gli ebrei.

Scena 3. Éliézer appare nel campo con sua sorella Marie e la loro figlia Anaï. Portano buone notizie. Dopo aver detto a Faraone dell'imminente ira di Dio, sua moglie Sinaide lo persuase a promettere la libertà agli ebrei. Marie e Anaï sono già riuscite a tornare con loro. Un arcobaleno appare nel cielo e una voce misteriosa riafferma l'alleanza tra il Signore e il suo popolo. Dice a Mosè di prendere le tavole della Legge che giacciono su un cespuglio fiorito. Gli Israeliti saranno vittoriosi se saranno fedeli a Dio. Tutti tranne Anaï se ne vanno.

Scena 4. Anaï si sente in colpa per il suo amore per il principe egiziano Aménophis. Prega Dio per il perdono.

Scena 5. Appare Aménophis con alcuni soldati egiziani. Prega Anaï di stare con lui. Lei gli assicura il suo amore, ma è determinata ad obbedire alla madre e ad allontanarsi con la sua gente (duetto: "Ah! Si je perds l'objet que j'aime"). Aménophis è disperato. Decide di parlare con Moïse ed entra nella sua tenda.

Scena 6. Gli Israeliti celebrano il felice giorno con un inno di lode a Dio (coro: “Jour de gloire”). Solo Anaï è cupa. Si confida con sua madre Marie, che cerca invano di consolarla (duetto: "Dieu, dans ce jour prospère").

Scena 7. Aménophis esce dalla sua tenda con Moïse. Moïse non riesce a credere a ciò che gli ha detto Aménophis: il faraone ha revocato il permesso di partire. Gli Ebrei sono sconvolti da questa violazione della parola. Moïse profetizza la vendetta di Dio sugli egiziani con grandine e fuoco. Aménophis lo considera una minaccia e ordina ai suoi soldati di arrestarlo. Gli israeliti si preparano a difendere Moïse.

Scena 8. Il faraone stesso appare e ordina di fermarsi. Moïse lo affronta per aver infranto la sua parola (Finale: "Quel delire!"). Ma Faraone conferma la sua decisione e pretende rispetto dai suoi schiavi. Moïse scuote il suo bastone, al che il sole si oscura. Si avvicina un temporale con fulmini e tuoni. Tutti sono confusi dall'orrore.

Secondo atto

Scenografia, 1827

Galleria nel palazzo dei Faraoni

Scena 1. Gli egiziani e la famiglia reale si lamentano dell'oscurità scesa sul paese (introduzione: “Désastre affreux!”). La gente supplica Faraone di arrendersi. Lascia venire Moïse. Sinaide e il popolo ritrovano la speranza. Solo Aménophis teme di perdere di nuovo il suo amante.

Scena 2. Moïse appare davanti a Faraone. Gli fa notare ancora una volta che ha infranto la sua parola e gli chiede se vuole fare di nuovo false promesse. Pharaon promette di voler davvero lasciare andare la sua gente questa volta, se Moïse assicura la fine dell'oscurità. Moïse dice una preghiera, dopo di che il cielo si schiarisce (invocazione: "Arbitre supremo"). Tutti applaudono - solo Aménophis teme la perdita di Anaïs (quintetto: “O toi dont la clemence”).

Scena 3. Il faraone informa suo figlio che ha scelto la principessa assira Elegyne per sua moglie. Voleva annunciarlo pubblicamente nel Tempio di Iside. Aménophis è sconvolto. Non sa come mostrare il suo amore per Anaï a suo padre. Quando Faraone gli chiede il motivo del suo dolore, risponde solo con allusioni oscure (duetto: "Momento crudele! ... que faire?"). Faraone lo lascia solo.

Scena 4. Aménophis è determinato ad affrontare suo padre. Niente e nessuno dovrebbe separare lui e Anaï.

Scena 5. Sinaide appare con alcuni cortigiani. Conosce l'amore di Aménophis, ma gli ricorda i suoi doveri verso il suo paese e suo padre, poiché un giorno erediterà il potere sul regno. Aménophis rimane fermo. Minaccia di vendicarsi di Moïse. Ma quando sua madre lo prega di rinunciare ai suoi sentimenti di vendetta e amore (aria: "Ah! D'une tendre mère"), lui promette di obbedirle. In lontananza si sentono i richiami di gioia della gente. Sinaïde si unisce, ma Aménophis rimane segretamente cupo.

Terzo atto

Édouard Desplechin: scenografia per il terzo atto

Vestibolo del Tempio di Iside

Scena 1. Il faraone, il sacerdote Osiride e altri sacerdoti e nobili egizi lodano la dea Iside (marcia e coro: “Reine des cieux”). La festa inizia.

Scena 2. Moïse, Éliézer, Marie, Anaï e altri ebrei interrompono la cerimonia. Moïse chiede che la promessa reale sia mantenuta. Faraone conferma il suo permesso agli israeliti di partire. Osiride, tuttavia, ora chiede che prima facciano un'offerta alla dea Iside. Moïse lo rifiuta fermamente.

Scena 3. Il capitano egiziano Aufide riferisce di nuove piaghe che hanno colpito il paese. L'acqua si è trasformata in sangue, si sentono i rumori della battaglia, le cavallette hanno distrutto i campi e il vento porta con sé malattie. Osiride e i sacerdoti esortano il faraone a vendicarsi degli ebrei. Sinaïde, Marie e le altre donne presenti chiedono clemenza in cambio. Moïse chiede a Faraone di mostrare pentimento. Alla fine allunga il braccio verso i falsi dei. La statua di Iside si ribalta, e al suo posto appare l' Arca dell'Alleanza circondata da oro e luce azzurra . Dopo un momento di costernazione generale, Faraone decide di fare la volontà di entrambi gli dei. Ordina che gli Israeliti siano incatenati e condotti fuori dalla città nel deserto. Mentre Aménophis spinge Anaï a fuggire, Moïse e gli ebrei chiedono aiuto al Signore.

quarto atto

Sulle rive del Mar Rosso

Scena 1. Nella loro fuga, Aménophis e Anaï seguirono gli Israeliti (recitativo: “Où me conduisez-vous?”). Le dice che vuole rinunciare al trono egiziano per il suo bene. Anaï è confuso. Mentre Aménophis le chiede il suo amore, lei prega Dio per la sua virtù perduta (duetto: “Jour funeste, loi cruelle!”). In lontananza odono i richiami di gioia degli ebrei.

Scena 2. Moïse assicura agli ebrei che la loro sofferenza è ormai finita. Solo Marie lamenta la perdita di sua figlia Anaï. Mentre Moïse cerca di calmarla, lei appare con Aménophis. Dichiara il suo amore per Anaï a Moïse e chiede la sua mano. Anaï ora deve scegliere tra il suo amante, la sua famiglia e la sua gente (aria: "Quelle affreuse destinée!"). Alla fine decide di seguire Dio e stare con la sua gente. Aménophis giura vendetta e parte furiosamente per andare a prendere l'esercito egiziano.

Scena 3. In attesa dell'esercito nemico, gli ebrei pregano Dio per aiuto (Preghiera / preghiera: “Des cieux où tu résides”). Non sembra esserci una via di fuga. Ma Moïse continua a confidare in Dio. Il mare si divide davanti a loro e cede loro il passo. Gli israeliti passano.

Scena 4. Alla testa dell'esercito egiziano, Faraone e Aménophis arrivano sulla riva. Faraone ordina di seguire gli Israeliti attraverso il mare. Scoppia una tempesta, le onde si infrangono su di loro e tutti annegano. Dopo che la tempesta si è calmata e il mare si è calmato di nuovo, gli Israeliti possono essere visti sull'altra sponda. Marie e gli altri lodano il Signore per la loro salvezza.

disposizione

Strumentazione

La formazione orchestrale dell'opera comprende i seguenti strumenti:

Numeri musicali

L'opera contiene i seguenti numeri musicali:

primo atto

  • No. 1. Preludio (in parte da Armida )
  • No. 2. Coro: "Dieu puissant" (scena 1, in parte da Armida )
  • No. 3. Duetto (Anaï, Aménophis): “Ah! si je perds l'objet que j'aime "(scene 5, Mosè in Egitto : " Ah se puoi così lasciarmi ", No. 3, act first, scene 4)
  • No. 4. Marzo
    • Coro: "Jour de gloire" (scena 6, Mosè in Egitto: "All'etra, al ciel", n. 5, atto primo, scena 6)
  • N. 5. Duetto (Anaï, Marie): "Dieu, dans ce jour prospère" (Scena 6, Mosè in Egitto: "Tutto mi ride intorno", N. 6, atto primo, scena 7)
  • N. 6. Finale: "Quel delire!" (Scena 8, Mosè in Egitto: "All'idea di tanto eccesso", atto primo, scena 8)

Secondo atto

  • N. 7. Introduzione: "Désastre affreux!" (Scena 1, Mosè in Egitto: "Ah! Chi ne aita?", N. 1, atto primo, scena 1)
  • N. 8. Invocazione: "Arbitre supremo" (Scena 2, Mosè in Egitto: "Eterno! Immenso!", N. 2, atto primo, scena 2)
    • Quintetto: "O toi dont la clemence" (scena 2)
  • No. 9. Duetto (Aménophis, Pharaon): "Momento crudele! ... que faire?" (Scena 3, Mosè in Egitto: "Parlar, spiegar non posso", atto secondo, scena 1)
  • N. 10. Aria (Sinaide): “Ah! d'une tendre mère" (Scena 5, Mosè in Egitto: " Porgi la destra amata ", n. 14, atto secondo, scena 6)

Terzo atto

  • No. 11. Marzo
  • N. 12. Finale (in parte dal Mosè in Egitto: "Mi manca la voce", N. 11, secondo atto, scena 3)

quarto atto

  • N. 13. Recitativo (Anaï, Aménophis): "Où me conduisez-vous?" (Scena 1, Mosè in Egitto: "Dove mi guidi?", N. 10, atto secondo, scena 3)
    • Duetto (Anaï, Aménophis): "Jour funeste, loi cruelle!" (Scena 1)
  • N. 14. Aria (Anaï): "Quelle affreuse destinée!" (Scena 2)
  • N. 15. Preghiera - preghiera: "Des cieux où tu résides" (Scena 3, Mosè in Egitto: "Dal tuo stellato soglio", N. 15, atto terzo, scena 1)
  • N. 16. Finale (in parte dal Mosè in Egitto )
  • N. 17. Cantico finale (Marie e coro): "Chantons, bénissons le Seigneur!" (Scena 4)

Storia del lavoro

Nel 1827 Rossini rielaborò la sua opera del 1818 Mosè in Egitto per l' Opéra di Parigi per trasformarla in una grande opera in stile francese. In modo analogo aveva già proceduto sei mesi prima con Maometto II , da cui era emersa l'opera francese Le siège de Corinthe . Il libretto di Moïse et Pharaon è stato scritto da Luigi Balocchi e Victor-Joseph-Etienne de Jouy. Rossini impiegò meno di due mesi per rivedere la musica.

Musicalmente, Rossini ha rivisto in particolare la strumentazione, che ora era più ricca e colorata. La musica del balletto del terzo atto è una concessione alla tradizione dell'opera francese.

Rossini ristrutturò radicalmente lo stabilimento. La scena iniziale dell'originale (la piaga delle tenebre) si trova ora all'inizio del secondo atto. Il finale originale del secondo atto è stato smantellato. Manca la morte del figlio di Faraone, e “Porgi la destra amata” di Elcìa dal secondo atto diventa l'aria sinaide “Ah! d'une tendre mère”. Rossini ha riscritto solo tre numeri: la scena e il quartetto “Dieu de la paix” (primo atto, scena 3), la scena e l'aria di Anaï “Quelle affreuse destinée” (quarto atto, scena 2) e il coro finale “Chantons, benenissons le Seigneur”. L'ouverture, l'introduzione e il balletto nel terzo atto sono basati su materiale musicale della sua opera Armida . Inoltre viene utilizzato il coro di apertura del primo atto da Bianca e Falliero (“Viva Fallier!”). Il biografo rossiniano Richard Osborne ha criticato questa ristrutturazione. Ha scritto: “La sua forma è andata perduta perché le scene sono disposte casualmente una dietro l'altra, le arie sono distribuite in modo diverso e vengono generosamente aggiunte idee nuove e più potenti. Con Moïse et Pharaon stiamo entrando nell'era della bomba mina nel campo dell'opera".

Anche i nomi dei ruoli sono stati modificati per la versione francese. Oltre agli evidenti adattamenti linguistici ("Mosè" - "Moïse" o "Faraone" - "Pharaon"), anche gli altri nomi sono stati completamente ridefiniti. È evidente che Osiride è il sacerdote egiziano originariamente chiamato Mambre, mentre il figlio del faraone, Osiride, è ora chiamato Aménophis. Quest'ultima non va confusa con la sorella Mosè, che in origine si chiamava Amenofi. Nuovo il ruolo del capitano Aufide e della "voce misteriosa". Nella retrotraduzione italiana, i nuovi nomi sono stati mantenuti e solo italianizzati.


Napoli italiana 1818

Parigi francese 1827

Roma italiana 1827
fica Moïse fica
Faraone Faraone Faraone
Osiride Amenophis Amenofi
Aronne Eliézer Eliezer
Mambre Osiride Osiride
(manca) al rialzo al rialzo
Amaltea Sinaide Sinaide
Elcia Anaï Anaide
Amenofi Marie Maria
Frontespizio del libretto, Roma 1827

I soprani Louise-Zulmé Dabadie (Sinaïde) e Laure Cinti-Damoreau (Anaï), il mezzosoprano Mlle. Mori (Marie), i tenori Adolphe Nourrit (Amenophis) e Alexis Dupont hanno eseguito la prima all'Opera di Parigi il 26 marzo , 1827 (Éliézer) e Ferdinand Prévost (Aufide) nonché i bassi Nicholas-Prosper Levasseur (Moïse), Henry-Bernard Dabadie (Pharaon) e M. Bonel (Osiride). L'opera è stata accolta con "entusiasmo isterico". C'erano un centinaio di spettacoli all'Opéra entro il 6 agosto 1838. Su richiesta di Rossini, i cantanti hanno usato uno stile di canto aperto e sensuale che era insolito all'Opéra fino a quel momento, come era stato precedentemente ascoltato al Théâtre-Italien . Oltre alla musica dell'opera, questo stile è stato particolarmente apprezzato dalla critica contemporanea. Radiciotti ha scritto: "Quindi Rossini non si è gallicizzato, come alcuni sostengono fino ad oggi, ma la musica francese ha reagito all'attrazione del suo genio e rossinizzata [cioè italianizzata]." La Gazette de France ha parlato di una "rivoluzione lirica" ​​e ha detto : "D'ora in poi le urla francesi non hanno più possibilità di tornare".

Già nel dicembre 1827 apparve una traduzione italiana inversa di Calisto Bassi con il titolo Mosè e Faraone, ossia Il passaggio del Mar Rosso (spesso chiamato anche Il Mosè nuovo o semplicemente Mosè ). Per le scene della versione originale, Bassi ha utilizzato il testo originale di Tottola. Alla prima esecuzione assoluta di questa versione all'Accademia Filarmonica di Roma, i soprani Caterina Barili (Sinaide), Orsola Corinaldesi (Anaide), il mezzosoprano Carolina Brocard (Maria), i tenori Giuseppe Pinto (Amenofi), Romulado Archini (Eliezer ) e Vincenzo Galletti (Aufide) e i bassi Nicola Cartoni (Mosè), Luigi Sebastiani (Faraone) e Pio Cipicchia (Osiride). La prima rappresentazione teatrale di questa versione ebbe luogo il 4 febbraio 1829 al Teatro del Verzaro di Perugia. Fu cantata dai soprani Paolina Fanti (Sinaide), Carolina Pateri (Anaide), dal mezzosoprano Santa Coraucci (Maria), dai tenori Paolo Zilioli (Amenofi), Pietro Cagianelli (Eliezer) e Pasquale Delicati (Aufide) e dai bassi Federico Crespi (Mosè) ), Paolo Neri (Faraone) e Timoleone Barattini (Osiride).

Il 20 aprile 1850 l'opera fu rappresentata al Covent Garden di Londra con il titolo Zora . Successivamente, tutte e tre le versioni sono state eseguite nei teatri d'opera e, a seconda delle preferenze dei cantanti, mescolate per l'una o l'altra forma delle arie.

Registrazioni

Per le registrazioni della versione originale italiana del 1818/1819 si veda Mosè in Egitto .

link internet

Commons : Moïse et Pharaon  - raccolta di immagini, video e file audio

Osservazioni

  1. Informazioni nella Wikipedia italiana, purtroppo lì non documentate.

Evidenze individuali

  1. ^ Moïse et Pharaon. In: Enciclopedia del teatro musicale di Piper. Vol. 5. Opere. Piccinni - Spontini. Piper, Monaco e Zurigo 1994, ISBN 3-492-02415-7 , pagina 444
  2. a b c d e Herbert Weinstock : Rossini - Una biografia. Tradotto da Kurt Michaelis. Kunzelmann, Adliswil 1981 (1968), ISBN 3-85662-009-0 .
  3. a b Zoltán Hézser: CD supplemento della registrazione di Lamberto Gardelli. Hungaroton HCD 12290-92-2, 1996.
  4. ^ A b Richard Osborne:  Moïse et Pharaon. In: Grove Music Online (inglese; abbonamento richiesto).
  5. ^ Richard Osborne: Rossini - vita e lavoro. Tradotto dall'inglese da Grete Wehmeyer. List Verlag, Monaco di Baviera 1988, ISBN 3-471-78305-9 .
  6. a b Registrazione della performance del dicembre 1827 a Roma nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna .
  7. ^ Registrazione della performance del 26 marzo 1827 all'Académie Royale de Musique nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna .
  8. ^ Registrazione della performance del 1829 a Perugia nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna .
  9. ^ Charles Osborne : Le opere belcantistiche di Rossini, Donizetti e Bellini. Amadeus Press, Portland, Oregon, 1994, ISBN 978-0-931340-71-0 .
  10. a b c d e f g h i j k l m n Gioacchino Rossini. In: Andreas Ommer : Elenco di tutte le registrazioni complete dell'opera. Zeno.org , volume 20.
  11. Inclusione di Riccardo Muti (2009) nella discografia su Moïse et Pharaon ad Operadis.