Otello (Rossini)

Dati di lavoro
Titolo: Otello o Il Moro di Venezia
Titolo originale: Otello ossia Il moro di Venezia
Frontespizio del libretto, Napoli 1816

Frontespizio del libretto, Napoli 1816

Forma: Dramma per musica in tre atti
Lingua originale: italiano
Musica: Gioachino Rossini
Libretto : Francesco Maria Berio Marchese di Salsa
Fonte letteraria: Jean-François Ducis , Giovanni Carlo Baron Cosenza, William Shakespeare : Otello
Prima: 4 dicembre 1816
Luogo della prima: Teatro del Fondo , Napoli
Tempo di esecuzione: circa 2 ore e mezza
Luogo e ora dell'azione: Venezia
persone
  • Otello, generale africano al servizio di Venezia ( tenore )
  • Desdemona, figlia di Elmiro e moglie segreta Otello ( soprano )
  • Elmiro, padre di Desdemonas ( basso )
  • Rodrigo, disprezzato amante di Desdemonas, figlio del Doge (tenore)
  • Iago, nemico segreto di Otello, amico di Rodrigo per motivi tattici (tenore)
  • Emilia, confidente di Desdemonas (soprano)
  • Lucio, amico di Otellos (tenore)
  • Doge (tenore)
  • Gondoliere (tenore)
  • Senatori, popolo, amici e seguaci ( coro )

Otello ossia Il moro di Venezia è un dramma per musica in tre atti di Gioachino Rossini . Il libretto fu scritto da Francesco Maria Berio dopo Otello, ou Le più de Venise da Jean-François Ducis (1792) e di Giovanni Carlo Barone Cosenza Otello dal 1813 e di Shakespeare La tragedia di Otello, la Moore di Venezia dal 1603. Dicembre 1816 presso il Teatro del Fondo di Napoli .

complotto

versione breve

Atto primo Il generale Otello torna vittorioso da Cipro a Venezia. È segretamente sposato con Desdemona, la figlia di Elmiro, e spera che il suo successo sancisca questa connessione. Rodrigo, figlio del Doge, vuole sposare a sua volta Desdemona e inizia un intrigo contro Otello con Iago, entrato in possesso di una lettera compromettente. Desdemona aspetta Otello con la sua confidente Emilia. Si preoccupa del suo affetto perché non ha ricevuto più lettere da lui dopo che suo padre ha intercettato una delle sue lettere. Elmiro ha intanto deciso di far sposare Desdemona a Rodrigo. Iniziano i festeggiamenti per il matrimonio, ma Desdemona esita ad approvare. Otello interrompe la festa e annuncia di amare Desdemona. L'arrabbiato Elmiro porta via la figlia, e c'è un primo scontro tra Otello e Rodrigo.

Atto secondo Rodrigo incontra Desdemona. Ammette di essere già sposata con Otello e gli chiede di placare suo padre. Rodrigo minaccia di punire Otello. Desdemona confessa ad Emilia di aver svelato il suo segreto. Ora non resta che fuggire. Emilia sospetta il destino e decide di chiedere aiuto agli amici di Desdemona. Otello si confida con Iago ed esige da lui la prova dell'infedeltà di Desdemona. Iago gli consegna la lettera che Elmiro ha intercettato. Otello crede che questo sia rivolto a Rodrigo e giura vendetta. Rodrigo vuole fare pace con Otello, ma Otello lo rifiuta. Desdemona si unisce a loro, e ora accusano di infedeltà sia Otello che Rodrigo. Desdemona è disperata perché non riesce a spiegarsi il comportamento di Otello. Quando i due uomini escono per combattere, lei sviene. Emilia la trova e la avverte invano dell'imminente catastrofe. Gli amici dicono a Desdemona che Otello è sopravvissuto al duello con Rodrigo. Elmiro si unisce a loro. Vede il suo onore ferito e caccia Desdemona.

Terzo atto Desdemona è sola con Emilia nella sua camera da letto. Mentre Emilia cerca di confortare Desdemona, fuori si sente il canto di un gondoliere, che ricorda di nuovo a Desdemona la sua disgrazia. Canta la lamentosa canzone del salice sull'arpa . Dopo che Desdemona ha mandato via Emilia e si è addormentata, Otello entra nella stanza attraverso una porta segreta per uccidere Desdemona. Diventa insicuro alla vista delle persone addormentate, ma quando Desdemona parla del suo amante nel sonno, crede che Rodrigo si riferisse. Desdemona si sveglia. Si rende conto dell'intrigo di Jago, ma Otello interpreta nuovamente la sua reazione e la pugnala. Lucio, seguace di Otello, gli dice che Rodrigo ha nel frattempo ucciso Iago e che ha confessato il suo intrigo prima di morire. Il Doge, Elmiro e Rodrigo si uniscono a loro. Rodrigo ritira le sue pretese su Desdemona, ed Elmiro ora vuole dare la mano di sua figlia a Otello. Poi finalmente Otello si rende conto del suo errore e si uccide.

primo atto

Camera del Senato; Sullo sfondo, tra le colonne, si scorge il Lido , sul quale la popolazione assiste allo sbarco di Otello; Navi a una certa distanza

Scena 1. Mentre il Doge, Elmiro ei senatori aspettano nella sala i nuovi arrivati, il popolo loda il generale vittorioso Otello (introduzione: “Viva Otello, viva il prode”). Otello interviene al suono di una marcia militare, accompagnato da Iago, Rodrigo e Lucio. Riferisce della vittoria su Cipro e presenta al Doge le armi e le bandiere dei vinti. Quando il Doge gli chiede la ricompensa, Otello risponde che non desidera altro che essere riconosciuto come un veneziano. Nonostante venga dall'Africa, ama Venezia più della sua terra natale. Il doge glielo promette. Inoltre, dovrebbe ricevere la corona d'alloro che si merita. Otello, che è già segretamente sposato con la figlia di Elmiro, Desdemona, spera di avvicinarsi a sancire il suo amore attraverso il suo successo (Cavatine: "Ah! Sì, per voi già sento"). Rodrigo, il figlio del Doge, vede di nascosto in pericolo i propri obiettivi. Riesce a malapena a trattenere le sue emozioni, e Jago deve impedirgli di attaccare apertamente Otello. Otello parte con i senatori e il popolo. Elmiro, Iago e Rodrigo restano indietro.

Scena 2. Rodrigo chiede a Elmiro cosa prova Desdemona per lui. Elmiro gli dice che è preoccupata ma non vuole dirgli il motivo. Parte per partecipare al concorso.

Scena 3. Rodrigo informa Iago della sua preoccupazione che Elmiro possa decidere di far sposare Desdemona con Otello. Iago gli promette il suo aiuto. Lui stesso ha ancora un vecchio conto con Otello ed è invidioso del suo avanzamento. Mostra a Rodrigo una lettera compromettente con la quale vuole distruggere Otello. Insieme raggiungeranno i loro obiettivi (duetto: “No, non temer, serena”).

Stanza nel palazzo di Elmiros

Scena 4. Desdemona sta parlando con la sua confidente Emilia. Si preoccupa dell'affetto di Otello. Di recente suo padre aveva intercettato una delle sue lettere a Otello con una ciocca di capelli. All'epoca aveva affermato che la lettera era indirizzata a Rodrigo. Da allora non ha più notizie di Otello. Ora teme che lui possa pensare che sia infedele. Emilia le assicura che la sua preoccupazione è infondata (Duettino: “Vorrei, che il tuo pensiero” - “Quanto son fieri i palpiti”). Entrambi vanno.

Scena 5. Iago si sente trattato ingiustamente dal Doge, che gli preferisce un africano meschino. Giura vendetta. Rodrigo viene a parlare con Elmiro.

Scena 6. Appare Elmiro e promette a Rodrigo la mano della figlia. Anche lui disprezza Otello e vuole l'appoggio di Rodrigo contro di lui. Iago dovrebbe preparare il matrimonio il prima possibile. Rodrigo e Iago vanno.

Scena 7. Elmiro attende con impazienza la sua vendetta su Otello.

Scena 8. Elmiro dice alla figlia che vuole renderla molto felice e che seguirà splendidamente i suoi passi tra l'esultanza del popolo. Lui va.

Scena 9. Desdemona è ancora perplessa per le parole di suo padre.

Scena 10. Desdemona chiede ad Emilia il suo parere. Sospetta che Elmiro possa essersi riconciliato con Otello.

Sala pubblica magnificamente decorata

Scena 11. All'inizio delle celebrazioni nuziali, le damigelle, gli amici ei confidenti di Elmiro cantano d'amore (coro: “Santo imen! Te guida amore”).

Scena 12. Entrano Elmiro, Desdemona, Emilia e Rodrigo con il loro seguito. Solo ora Elmiro le dice lo scopo dell'evento: dovrebbe giurare fedeltà eterna a Rodrigo. Elmiro crede ancora di agire come un padre amorevole (Finale I: “Nel cuor d'un padre amante”). Desdemona esita a rispondere. Rodrigo le assicura la sua lealtà e la prega di sceglierlo. Desdemona scoppia in lacrime (trio: "Ti parli l'amore").

Scena 13. Sullo sfondo compare Otello con alcuni suoi compagni. Inorridito nel vedere Desdemona al fianco della rivale, spiega che l'amore gli dà diritto al suo cuore e che Desdemona gli ha già giurato fedeltà (Otello: "L'ingrata, ahimè che miro"). Tutti sono inorriditi (coro: “Incerta l'anima”). L'arrabbiato Elmiro porta via sua figlia. Otello e Rodrigo si spiegano il loro odio e il loro disprezzo.

Secondo atto

camera Elmiros

Scena 1. Rodrigo incontra Desdemona. Ammette di essere già sposata con Otello e gli chiede di placare suo padre. Rodrigo minaccia di punire Otello (aria: "Che ascolto? Ahimè, che dici?" - "Ah, come mai non senti"). Lui va.

Scena 2. Desdemona è disperata.

Scena 3. Desdemona confessa ad Emilia di aver svelato il suo segreto. Teme per la vita di Otello e vede l'unica via d'uscita in volo. Lei si fa strada verso di lui.

Scena 4. Emilia sospetta il destino e decide di chiedere aiuto agli amici di Desdemona.

Giardino in casa Otellos

Scena 5. Otello dubita della lealtà di Desdemona.

Scena 6. Iago si unisce a loro. Consiglia a Otello di non lamentarsi del destino, sebbene ne abbia tutte le ragioni. Le sue parole rafforzano i dubbi di Otello. Richiede prove dell'infedeltà di Desdemona. Iago gli porge la lettera di Desdemona, che Elmiro ha intercettato. Otello lo legge credendo che sia indirizzato a Rodrigo. Jago assiste con gioia alla sua crescente disperazione (duetto: "Non m'inganno; al mio rivale" - "L'ira d'avverso fato"). Otello ottiene l'ultima certezza quando Iago gli consegna il lucchetto di Desdemonas che era accluso alla lettera. Giura vendetta e poi vuole morire anche lui. Iago parte trionfante.

Scena 7. Otello è sconvolto dal tradimento di Desdemona.

Scena 8. Rodrigo cerca di riconciliarsi con Otello, ma Otello lo respinge. Decidono di appianare le loro divergenze con le armi (inizio del trio come duetto: “Ah vieni, nel tuo sangue”).

Scena 9. Desdemona si unisce, e ora accusano sia Otello che Rodrigo di essere infedeli (proseguimento del trio). Desdemona è disperata perché non riesce a spiegare a se stessa il comportamento di Otello. Quando i due uomini escono per combattere, lei sviene.

Scena 10. Emilia la trova e la avverte invano dell'imminente catastrofe. Desdemona è completamente confusa. Vuole solo morire, ma prega per salvare Otello (aria: "Che smania. Ohimè! Che affanno?")

Scena 11. Gli amici raccontano a Desdemona che Otello è sopravvissuto al duello con Rodrigo (Finale II: “Qual nuova a me recate?”). Elmiro si unisce a loro. Vede il suo onore ferito e caccia Desdemona. Mentre le donne si lamentano della sua gravità, i confidenti la considerano giustificata.

Terzo atto

Camera da letto

Scena 1. Desdemona è sola nella sua camera da letto con Emilia. Mentre Emilia cerca di consolarla, fuori risuona il canto di un gondoliere ("Nessun maggior dolore"), che ricorda ancora a Desdemona la sua disgrazia. Sull'arpa canta il canto lamentoso del salice ("Assisa a 'piè d'un salice"). Quando alcuni vetri delle finestre si rompono a causa di una raffica di vento, lei lo vede come un cattivo presagio. Emilia la calma. Desdemona le dà un ultimo bacio e la manda via.

Scena 2. Piena di dolore, Desdemona prega che Otello venga a consolarla o almeno pianga per lei dopo la sua morte ( Preghiera: “Deh calma, o ciel, nel sonno”).

Scena 3. Otello entra nella stanza da una porta segreta con in mano una torcia e un pugnale (Il fallimento di Otello: “Eccomi giunto inosservato”). Iago lo aveva aiutato a fuggire dopo il duello e gli aveva mostrato la via. Si avvicina a Desdemona addormentata e immagina che stia sognando la sua rivale. Diventa insicuro alla vista del suo viso, ma quando Desdemona parla del suo amante nel sonno, crede che Rodrigo fosse destinato. Un lampo illumina brevemente i loro lineamenti. Desdemona si sveglia al successivo tuono. Otello la accusa di tradimento. Non crede alle sue dichiarazioni di innocenza e amore (duetto: "Non arrestare il colpo"). La informa che Iago ha ora ucciso il suo amante. Con questo nome Desdemona realizza l'intrigo di Jago, ma Otello interpreta nuovamente male la sua reazione. Il temporale sta aumentando. Otello getta Desdemona sul letto e la pugnala. Spaventato, indietreggia e tira le tende del letto. Poco dopo bussa alla porta l'amico Lucio. Otello respinge il rimorso e apre (Finale III: “Che sento… Chi batte?”).

Scena 4. Lucio dice a Otello che Rodrigo ha nel frattempo ucciso Iago e che ha confessato il suo intrigo prima di morire.

Scena 5. Il Doge, Elmiro e Rodrigo si uniscono a loro. Rodrigo ritira le sue pretese su Desdemona ed Elmiro ora vuole dare la mano di sua figlia a Otello. Poi finalmente Otello si rende conto del suo errore. Apre la tenda del letto per rivelare agli altri la sua azione e si uccide.

disposizione

Strumentazione

La formazione orchestrale dell'opera comprende i seguenti strumenti:

Numeri musicali

L'opera contiene i seguenti numeri musicali:

  • ouverture

primo atto

  • N. 1. Introduzione (coro): "Viva Otello, viva il prode" (scena 1)
  • N. 2. Cavatine (Otello): “Ah! sì, per voi già sento" (scena 1)
  • No. 3. Duetto (Jago, Otello): "No, non temer, serena" (scena 3)
  • Scena n.4: "Inutile è quel pianto" (scena 4)
    • Duettino (Emilia, Desdemona): "Vorrei, che il tuo pensiero" - "Quanto son fieri i palpiti" (scena 4)
  • N. 5. Coro: “Santo imen! te guida amore" (scena 11)
    • Finale I: "Nel cuor d'un padre amante" (scena 12)
    • Trio (Rodrigo, Desdemona, Elmiro): "Ti parli l'amore" (scena 12)
    • Entra Otello: "L'ingrata, ahimè che miro" (scena 13)
    • Coro: "Incerta l'anima" (scena 13)

Secondo atto

  • N. 6. Aria (Rodrigo): “Che ascolto? ahimè, che dici? "-" Ah, come mai non senti "(scena 1)
  • N. 7a scena (Otello): "Che feci?… Ove mi trasse" (scena 5)
    • Duetto (Jago, Otello): “Non m'inganno; al mio rivale "-" L'ira d'avverso fato "(scena 6)
  • N. 8. Trio (Rodrigo, Otello, Desdemona): "Ah vieni, nel tuo sangue" (scena 8)
  • N. 9. Aria (Desdemona): “Che smania. Ohimè! che affanno?" (Scena 10)
    • Finale II: "Qual nuova a me recate?" (Scena 11)

Terzo atto

  • n. 10a. Scena (Emilia): “Ah! / Dagli affanni oppressa” (scena 1)
    • Canzone del Gondoliere - canto del gondoliere: "Nessun maggior dolore" (scena 1)
  • n. 10b. Canzone del salice - Willow canzone (Desdemona): "Assisa un 'piè d'un salice" (scena 1)
    • Preghiera - preghiera (Desdemona): "Deh calma, o ciel, nel sonno" (scena 2)
  • n. 10c. Sortita Otello - fallimento di Otello: "Eccomi giunto inosservato" (scena 3)
  • n. 10d. Duetto (Desdemona, Otello): "Non arrestare il colpo" (scena 3)
  • n. 10e. Finale III: "Che sento... Chi batte?" (Scena 3)

acquisizioni

  • Nell'ouverture Rossini prende in prestito materiale da quelli de Il turco in Italia e Sigismondo .
  • Il brano finale del duetto Emilia/Desdemona (“Quanto son fieri i palpiti”, atto primo, scena 4) viene da Aureliano in Palmira .
  • Il trio “Ti parli l'amore” nel primo finale utilizza musiche de L'equivoco stravagante .
  • La melodia principale alla fine del duetto Otello/Rodrigo (“L'ira d'avverso fato”, secondo atto, scena 6) è basata sull'agito dell'aria “Ah qual voce” (secondo atto, scena 9) da Torvaldo e Dorliska .
  • Nella scena finale Rossini ha utilizzato le ultime battute dell'introduzione alla cavatina “Fra un istante a te vicino” (atto primo, scena 7) da Torvaldo e Dorliska.

libretto

Il libretto di Berio differisce significativamente dall'Otello di Shakespeare . La trama è cambiata, la location si è spostata da Cipro a Venezia e "i personaggi di Shakespeare conservano poco più dei loro nomi". Questa procedura non era rara all'epoca, ma portò ad alcune dure critiche da parte dei contemporanei, ad esempio da Lord Byron , che scrisse di uno spettacolo nel 1818: "Hai deturpato Otello in un'opera (Otello di Rossini) ... Buona musica , ma inquietante - ma per quanto riguarda il testo! - tutte le scene vere con Iago cancellate - e invece la più grande sciocchezza: il fazzoletto è stato trasformato in una lettera d'amore... la scenografia, i costumi e la musica sono molto buone..." Stendhal , che aveva ascoltato l'opera nel 1817, scrisse :"Il cattivo librettista deve essere una specie di genio per ridurre la tragedia più travolgente mai vista sul palco a un così blando pezzo di assurdità. D'altra parte, Rossini lo ha aiutato come ha potuto.” Anche il biografo di Rossini Richard Osborne ha criticato il libretto: “Il modo in cui ha trattato il tema principale del pezzo è sciocco. La trama è ridotta allo schema di un padre sensibile, una figlia morente d'amore, un amante eroico e un rivale malvagio”. Non c'è né un'aria di Desdemona né un duetto d'amore. Il terzo atto, d'altra parte, è "qualcosa come il climax trionfante". Scriveva Giacomo Meyerbeer da Venezia il 17 settembre 1818: “Gli antichi routinisti del teatro già pronunciavano la parola Fiasco, tanto più che si sapeva che il terzo atto conteneva solo tre pezzi, due dei quali (un Romanzo e una Preghiera) erano anch'essi molto piccoli . Eppure questi due piccoli pezzi […] non solo hanno salvato l'opera, ma l'hanno anche portata a un punto d'appoggio tale che non si ricordava da 20 anni”. Secondo Richard Osborne, l'obiettivo principale dell'opera non è il personaggio del titolo Otello, ma Desdemona, "una delle eroine più convincenti dell'Ottocento".

musica

Ciò che è insolito - soprattutto per le abitudini di ascolto odierne - è che Rossini ha scritto tutti i ruoli maschili principali (Otello, Rodrigo e Iago) per tenore , corrispondenti ai cantanti disponibili a Napoli. In seguito, il ruolo di Otello fu ripreso anche da cantanti. Nel 1831, ad esempio, cantò la figlia di García, Maria Malibran, accanto a Wilhelmine Schröder-Devrient come Desdemona.

In letteratura sono particolarmente sottolineati i seguenti passaggi:

  • La seconda parte del Duettino Emilia/Desdemona "Quanto son fieri i palpiti" (atto primo, scena 4) dà alla danza "espressione estatica al pensiero del dolore dell'amore".
  • Con l'invito di Elmiro alla figlia di sposare Rodrigo e l'apparizione di Otello, il primo finale contiene due colpi di scena drammatici, ciascuno seguito da una scena d'insieme: il trio "Ti parli l'amore" e il coro "Incerta l'anima".
  • Richard Osborne descrive l'aria di Rodrigo "Ah, come mai non senti" (secondo atto, scena 1) come "un brillante spettacolo in una posizione insolitamente alta e una cabaletta diabolicamente difficile, molto alta".
  • Il duetto Jago/Otello “Non m'inganno; al mio rivale” (atto secondo, scena 6) è caratterizzato da una forte drammaticità.
  • Il duetto Otello/Rodrigo “Ah vieni, nel tuo sangue” (atto secondo, scena 8) è una “battaglia cantautrice” dei tenori, “un prezioso pezzo in do maggiore con linee asciutte e fortemente declamatorie, bassi cadenti e do acuti di entrambi i cantanti". Con la comparsa di Desdemona si espande in un trio ancora più vivace.
  • Il canto del gondoliere “Nessun maggior dolore” (atto terzo, scena 1) utilizza un testo dei versi 121-123 del quinto canto dell'Inferno di Dante su suggerimento di Rossini . Anche la melodia è dello stesso Rossini.
  • L'arpa, archi e fiati accompagnata dal canto del salice di Desdemona "Assisa a 'piè d'un Salice" (atto terzo, scena 1) è "commovente e indimenticabile in ogni battuta".
  • La preghiera di Desdemona “Deh calma, o ciel, nel sonno” (atto terzo, scena 2) è accompagnata da soli venti. Anche l' Otello di Verdi ha a questo punto una preghiera, ma è orchestrata con archi in sordina.

Storia del lavoro

Rossini scrisse il suo Otello subito dopo le opere Il barbiere di Siviglia (per la prima volta il 20 febbraio 1816 ) e La gazzetta (26 settembre 1816) e poco prima La Cenerentola (25 gennaio 1817). L'opera era originariamente destinata al Teatro San Carlo di Napoli. Tuttavia, poiché bruciato nella notte tra il 13 e il 14 febbraio 1816, la prima dell'Otello fu spostata al Teatro del Fondo . Anche la prima, prevista contrattualmente per il 10 ottobre, ha dovuto essere posticipata di due mesi perché Rossini non ha consegnato la partitura in tempo.

Andrea Nozzari (Otello), Isabella Colbran (Desdemona), Michele Benedetti (Elmiro), Giovanni David (Rodrigo), Giuseppe Ciccimarra (Jago), Maria Manzi (Emilia), Nicola cantarono alla prima il 4 dicembre 1816 nel Teatro del Fondo Mollo (Lucio), Gaetano Chizzola (Doge) e Nicola Mollo (Gondoliero). Il set è stato disegnato da Francesco Tortoli. Dal 18 gennaio 1817 l'opera fu rappresentata nel ricostruito Teatro San Carlo . Al più tardi cantava Manuel García , che qualche anno dopo avrebbe avuto grande successo a Parigi con il ruolo da protagonista, lo Iago.

Nonostante alcuni napoletani fossero infastiditi dalla tragica fine, l'opera aveva riscosso un grande successo almeno a partire dalle rappresentazioni al Teatro San Carlo e si diffuse rapidamente, prima nei teatri lirici italiani, e poi nel resto d'Europa. Il 13 settembre 1818 fu rappresentato in italiano a Monaco di Baviera, nel 1819 in tedesco al Theater an der Wien e nel concorrente Kärntnertortheater , il 9 aprile 1820 a Francoforte sul Meno (con un soprano nel ruolo di Otello) e in italiano nel 1823 nel Kärntnertortheater (con Domenico Donzelli come Otello, Giovanni David come Rodrigo e Johann Nestroy come Doge). Il 5 giugno 1821, la prima fu al Paris Théâtre-Italy con Manuel García come Otello e Giuditta Pasta come Desdemona, la cui esibizione fu celebrata con entusiasmo.

Ben presto l'opera fu più o meno modificata - sempre abbastanza tipica dell'epoca - i numeri furono presi in prestito da altre opere rossiniane (ad esempio da Armida e La donna del lago ) e furono fatte trasposizioni. “Era solo un passo dal successivo adattamento delle parti allo stile di canto del tempo agli arrangiamenti che apparivano in stampa. [...] Nella seconda metà del 19 ° secolo, in particolare quando il canto verista è emerso, si può dire senza esagerazione che non molto è stato lasciato del lavoro di Rossini. “Fino al 1880, di Rossini Otello era in suonato continuamente in tutta Europa, ma dopo la pubblicazione di Verdi Otello (1887) il lavoro a poco a poco cadde nell'oblio.

Dal 1960 ci furono di nuovo spettacoli isolati, ma fu solo negli anni '80 che i cantanti adatti furono di nuovo disponibili per quest'opera sulla scia del rinascimento rossiniano, ad esempio al Rossini Opera Festival Pesaro del 1988 con Chris Merritt come Otello, Rockwell Blake come Rodrigo e June Anderson come Desdemona. L'opera fu rappresentata più volte a Pesaro. Al di là del festival si sono svolte rappresentazioni alla Royal Opera House di Londra, all'Opera di Zurigo , alla Vlaamse Opera (Anversa, Gent) e al Festival di Pentecoste di Salisburgo . Nuova produzione al Teatro alla Scala di Milano nel 2015, al Theatre an der Wien nel febbraio 2016 (direttore: Antonello Manacorda , regia: Damiano Michieletto ).

Registrazioni

link internet

Commons : Otello  - raccolta di immagini, video e file audio

Evidenze individuali

  1. ^ Otello, ossia il moro di Venezia. Notes on the Critical Edition di Michael Collins , consultato il 19 gennaio 2016.
  2. Otello. Numeri musicali su librettidopera.it , consultato il 19 gennaio 2016; confrontato con il libretto e integrato dai brani particolarmente citati in letteratura.
  3. ^ A b c d e Charles Osborne : The Bel Canto Operas of Rossini, Donizetti, and Bellini. Amadeus Press, Portland OR 1994, ISBN 0-931340-71-3 .
  4. a b c d e f g Herbert Weinstock : Rossini - Una biografia. Tradotto da Kurt Michaelis. Kunzelmann, Adliswil 1981 (1968), ISBN 3-85662-009-0 .
  5. a b c d e f g h i j k Richard Osborne: Rossini - vita e lavoro. Tradotto dall'inglese da Grete Wehmeyer. List Verlag, Monaco di Baviera 1988, ISBN 3-471-78305-9 .
  6. citato da Philip Gosset: L'Otello di Rossini. In: Rossini Otello, supplemento alla registrazione in CD del 1978, p.18.
  7. a b c d e Sabine Henze-Döhring : Otello. In: Enciclopedia del teatro musicale di Piper . Vol. 5. Opere. Piccinni - Spontini. Piper, Monaco e Zurigo 1994, ISBN 3-492-02415-7 .
  8. ^ Richard Osborne:  Otello (i). In: Grove Music Online (inglese; abbonamento richiesto).
  9. ^ Registrazione della rappresentazione del 4 dicembre 1816 al Teatro del Fondo nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna .
  10. Michael Jahn: Di tanti palpiti… Italiani a Vienna (= scritti sulla storia dell'opera viennese. 3). Der Apfel, Vienna 2006, ISBN 3-85450-196-X, pagine 82 e seguenti.
  11. James Radomski: Manuel García (1775-1832): Cronaca della vita di un tenore belcantista agli albori del romanticismo. Oxford University Press, Oxford 2000, pp. 149 f. ( Anteprima limitata nella ricerca di libri di Google).
  12. ^ Otello nel repertorio del Theatre an der Wien , consultato il 29 febbraio 2016.
  13. a b c d e f g h i j k l m n o p Gioacchino Rossini. In: Andreas Ommer : Elenco di tutte le registrazioni complete dell'opera (= biblioteca digitale . ZENO020). 2a edizione ampliata e riveduta. Directmedia, Berlino 2007, ISBN 978-3-86640-720-6 (CD-ROM).
  14. ^ Inserimento di Carlo Franci (1965) nella discografia di Otello ad Operadis.
  15. Otello. In: Guida all'opera di Harenberg. 4a edizione. Meyers Lexikonverlag, 2003, ISBN 3-411-76107-5 , pp. 772-774.
  16. ^ Ammissione di Donato Renzetti (1992) nella discografia di Otello ad Operadis.
  17. ^ Ammissione di Renato Palumbo (2007) nella discografia di Otello ad Operadis.
  18. Inclusione di Karel Mitas (2008) nella discografia di Otello ad Operadis.