Christian Döbereiner

Christian Döbereiner 1906 con una viola da gamba di Joachim Tielke, Amburgo 1683 (H 21)

Christian Döbereiner (nato il 2 aprile 1874 a Wunsiedel , 14 gennaio 1961 a Monaco di Baviera ) è stato un violoncellista , gambista , direttore d'orchestra e scrittore di musica tedesco . È uno dei più importanti pionieri della pratica esecutiva storica all'inizio del XX secolo.

Vita

Döbereiner con violoncello (1893)

Christian Döbereiner nacque il 2 aprile 1874 sulla torre della chiesa cittadina a Wunsiedel come figlio del direttore musicale della città e capo della cantoria cittadina Johann Döbereiner. Dopo la sua prima formazione musicale con il padre, all'età di 12 anni ha già lavorato come violinista e trombettista nella banda cittadina locale e con la musica da torre. Alla Scuola preparatoria ha frequentato lezioni di armonia e ha acquisito le sue prime abilità nel suonare l'organo dall'organista della chiesa del paese, il principale maestro di Wunder. Dal 1889 al 1895 studiò al Kgl di Monaco . Academy of Tonkunst Violoncello con Josef Werner , contrappunto e composizione con Josef Gabriel Rheinberger e teoria con Ludwig Thuille . Dopo aver trascorso un anno nel 1895 a Kaimorchester e nel 1896, un altro nell'orchestra di corte bavarese era attivo, era in viaggio per la Grecia, dove nel settembre 1897 fu nominato professore di violoncello, pianoforte - Ensemble e canto corale al Conservatorio di Atene . Nel 1898 andò poi all'orchestra di corte di Karlsruhe come vice violoncellista solista per un anno. Il 1 gennaio 1899 tornò a Monaco e vi fu Kgl. Musicista di corte. Nel 1908 fu nominato musicista da camera. Dal 1926 al 1929 fu anche vice violoncellista solista nell'orchestra di corte di Monaco. Döbereiner ha lavorato come musicista al Teatro Nazionale di Monaco fino al 1939 . Döbereiner scrisse anche per la rivista nazista Musik im Kriege .

Il 24 maggio 1956 ricevette la Croce Federale al Merito sul nastro.

Ha pubblicato diversi libri di testo, tra cui una scuola di violoncello e viola. In qualità di autore di numerosi articoli scientifici su varie riviste specializzate, ha affrontato anche teoricamente i problemi della prassi esecutiva storica. Come musicista e direttore d'orchestra, è stato attivo fino alla fine.

Con sua moglie Anna Barbara nata Schremmel, che sposò il 31 dicembre 1898 a St. Anna (Monaco di Baviera / Lehel), e i suoi tre figli, visse a Monaco di Baviera sulla Thierschstrasse fino alla sua morte. La sua tomba si trova nell'Ostfriedhof di Monaco (campo tomba 66, riga 8, n. 6).

Döbereiner è considerato il risveglio della viola e del baritono ; due storici strumenti ad arco fino ad oggi dimenticati. Fu messo a conoscenza della viola nei suoi studi di violoncello dal suo maestro Werner, che portò con sé un prezioso e artisticamente decorato esemplare del liutaio di Amburgo Joachim Tielke del 1691 per scopi di studio presso l'Accademia Reale di Tonkunst. Questo strumento arrivò a Monaco con l'elettore Karl Theodor von Mannheim nel 1781 e divenne proprietà del Museo Nazionale Bavarese nel 1857 . La viola di Tielke è stata per Christian Döbereiner un innesco primario per rivisitare la viola da gamba e la musica antica. Da allora in poi dedicò gran parte del suo tempo all'occupazione intensiva di questo strumento e divenne così uno specialista rispettato per la viola.

Servizi

Associazione tedesca per la musica antica

Una delle istituzioni più importanti per l'intera storia antica della rinascita della musica antica è stata l' Associazione tedesca per la musica antica . Come direttore artistico e musicale, Christian Döbereiner è stato in gran parte responsabile del successo di questo ensemble. L'associazione è stata fondata nel 1905 dall'avvocato Ernst Bodenstein a Monaco di Baviera con l'intento di fornire al pubblico la musica del XVII e XVIII secolo nella sua forma originale, utilizzando gli strumenti comunemente usati all'epoca, come la viola da gamba, la viola d'amore o il clavicembalo conosciuto e familiare. La formazione all'inizio era composta da Johanna Bodenstein (soprano), Herma Studeny ( violino ), Emilie Frey (clavicembalo, fortepiano), Ludwig Meister (violino, viola , viola d'amore) e Christian Döbereiner (viola da gamba, violoncello). Dopo poco tempo Elfriede Schunck ha assunto la parte di clavicembalista. In un rapporto contemporaneo sul gruppo, compare l'altro nome: Marie von Stubenrauch. Gli strumenti utilizzati erano vecchi e nuovi. I vecchi sono stati, tuttavia, a volte notevolmente influenzati nel loro grado di originalità dai restauri. I nuovi strumenti includevano anche "nuove costruzioni eleganti" come i clavicembali del costruttore di pianoforti di Monaco Karl Maendler .

L' Associazione tedesca per la musica antica in costume rococò

Il primo concerto dell'associazione ebbe luogo il 18 novembre 1905 nella grande sala del Museo della Società a Portia-Palais . I membri hanno suonato in costumi del periodo rococò . Questo primo concerto ha riscosso un grande successo. Dopo molti altri concerti di successo in tutta la Germania (Augusta, Friburgo i. Br., Berlino, Dresda, Lipsia e altri) e nei paesi vicini (Austria, Svizzera o Spagna), nel 1907 nacque un'orchestra di musica antica di Monaco. Nel complesso, questo ha dato concerti di rado e solo a Monaco di Baviera. Sotto la direzione del Professore dell'Accademia Bernhard Stavenhagen , le prime apparizioni avvennero anche con una piccola formazione originale il 3 dicembre 1906, nonché il 4 gennaio e il 3 marzo 1907.

Con l'inizio della prima guerra mondiale , l'Associazione tedesca per la musica antica si sciolse.

Altri ensemble

Dopo la fine della prima guerra mondiale esisteva per diversi anni un'associazione per la cura della musica antica. V. , in cui erano attivi in ​​gran parte gli stessi protagonisti.

Christian Döbereiner, che era estremamente impegnato in tutti questi gruppi e spesso al comando, era anche la figura di spicco in altri gruppi. Dopo lo scioglimento dell'Associazione tedesca per la musica antica , ha fondato il Döbereiner Trio , noto anche come Trio per la musica antica o Döbereiner Trio per la musica antica . Oltre a se stesso che suonava la viola, vi hanno suonato anche Anton Huber (violino, viola d'amore) e Johannes Hobohm (clavicembalo). Tuttavia, sono documentate apparizioni successive sotto il nome di Associazione di Monaco per la musica antica da camera , Associazione di Monaco per la musica classica antica o Associazione di Monaco per la musica antica . In queste occasioni Döbereiner suonò in varie formazioni con Li Stadelmann (clavicembalo), Johannes Hobohm (clavicembalo), Anton Huber (violino e viola d'amore), Karl Rittner (violino) e Gustav Kaleve (flauto).

Esibizioni di musica antica a Monaco di Baviera sotto la direzione di Döbereiner

Döbereiner è stato anche attivo in vari modi come direttore e organizzatore di numerosi eventi sulla musica antica. In questo contesto vanno ricordate le esecuzioni di Döbereiner dei Concerti Brandeburghesi di JS Bach, che eseguì complessivamente otto volte in ciclo e con il "cast originale" a Monaco di Baviera dopo alcune esecuzioni individuali dal 1924 in poi. Come il Concerto in do maggiore per due e tre clavicembali e il Concerto in la minore per quattro clavicembali di JS Bach, questi sono, secondo JS Bach, "per la prima volta dai tempi di Bach nella concezione sonora del suo creatore". Eseguì anche il Concerto per quattro violini di Antonio Vivaldi ( Concerto grosso op. 3 n. 10 in si minore ) per la prima volta nel 1917 e successivamente eseguì l'arrangiamento di Bach per quattro clavicembali. Una performance in cui furono effettivamente utilizzati quattro clavicembali fu possibile solo nel 1922 con l'aiuto del costruttore di strumenti Karl Maendler. Al primo concerto del 1917, furono usati pianoforti a coda da concerto perché a Monaco di Baviera a quel tempo non c'erano molti clavicembali disponibili. I quattro clavicembalisti nel 1922 furono: Elfriede Schunck, Li Stadelmann, Gabriele von Lottner e Julia Menz . Döbereiner ha suonato numerose altre apparizioni con il pianista e clavicembalista Li Stadelmann. Con lei aveva un'amicizia di lunga data.

Partecipazione ad altri spettacoli di musica antica a Monaco

Grazie alla partecipazione di Döbereiner alla prima esecuzione integrale della Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach sotto la direzione di Felix Mottl la domenica delle Palme, 24 marzo 1907, la viola è "per la prima volta dai tempi di Bach" nell'aria per viola da gamba e basso Komm dolce croce così come nel recitativo tenore Mein Jesus tace sulle false bugie silenziosamente usate di nuovo. Oltre alla viola da gamba furono utilizzati anche altri strumenti storici: oboe da caccia (Josef Schunck e Michael Uffinger), oboe d'amore (Karl Millé) e flauto ( Heinrich Scherrer ).

Döbereiner lavorò anche come clavicembalista nell'esecuzione dell'oratorio Israel in Egypt di Georg Friedrich Handel da parte della Concert Society for Choral Singing il 2 aprile 1925 sotto la direzione di Hanns Rohr. Nel 1936 è apparso per la prima volta come un giocatore baritono in di Joseph Haydn Divertimento No. 113 per baritono, viola e violoncello . Döbereiner fu probabilmente il primo a riutilizzare il baryton nelle esecuzioni di musica antica nel XX secolo.

Insegna strumenti antichi e musica da camera antica presso l'Accademia di Musica

Un'altra iniziativa per mantenere la musica antica fu, dopo un corso unico di gamba presso l'Accademia statale di musica di Monaco nell'anno scolastico 1920/1921, l'introduzione di lezioni di musica da camera antica nell'anno scolastico 1921/1922, iniziata da Christian Döbereiner. Il corso di viola da gamba, che era stabilmente inserito nel curriculum, divenne la materia principale e Döbereiner divenne uno dei primi docenti di musica antica in un'università tedesca. Lui stesso era uno studente dell'Accademia e in quel momento la figura di spicco a Monaco di Baviera quando si trattava di eseguire la musica antica nel modo più fedele possibile. Ha ricoperto l'incarico di insegnante di viola da gamba fino al settembre 1924. I suoi studenti all'Accademia includevano Fritz Seiler, Christian Klug, Hans Knörl, Elisabeth Kluge e Willi Schmid, il fondatore del Quintetto per viola di Monaco .

Tuttavia, il corso di gamba incoraggiò l'anno scolastico 1921/1922 ad offrire ulteriori corsi di materie principali con strumenti antichi: Li Stadelmann assunse un corso di clavicembalo, un corso di viola d'amore Anton Huber e un corso di oboe da caccia Karl Millé. In queste classi non solo era possibile imparare a suonare gli strumenti dimenticati; Anche l'ornamento della musica antica faceva parte del programma di insegnamento al fine di impartire ulteriori conoscenze sulla pratica esecutiva storica. Nel 1952 Döbereiner tenne conferenze sull'esecuzione della musica antica e degli ornamenti presso l'Università di Musica di Monaco.

Monaco Bach Festival e Monaco Bach Association

Il 20 settembre 1925 Christian Döbereiner organizzò il Primo Monaco Bach Festival , di cui fu anche direttore. Vi si ascoltavano anche il sopracitato concerto per violino di Vivaldi, l'arrangiamento dello stesso di Bach, i Concerti di Brandeburgo e varie altre opere di Bach e dei suoi contemporanei. Un momento clou è stata sicuramente la prima della riesecuzione di Actus tragicus di JS Bach con due flauti dolci . Le parti del flauto dolce sono state rilevate dagli scultori di Monaco Heinrich Düll e Georg Pezold . Erano membri della Bogenhauser Künstlerkapelle - un ensemble amatoriale di Monaco che suonava quasi esclusivamente con strumenti a fiato originali dal XVII al XX secolo dal 1880. L'ensemble ha anche eseguito Funny Field Music di Johann Philipp Krieger . La partecipazione dei flauti è stata elogiata in numerosi articoli di stampa. Questo Festival di Bach era solo opera di Döbereiner. Non era un evento ufficiale della Neue Bachgesellschaft Lipsia. Solo due anni dopo, su sua iniziativa, si tenne ufficialmente a Monaco di Baviera il 15° German Bach Festival della New Bach Society . Mentre il primo festival nel 1925 era dedicato esclusivamente alla pratica esecutiva storica, il secondo nel 1927 fu giustapposto a interpretazioni contemporanee. Nel 1928 sarà anche responsabile del Festival Bach di Norimberga.

Nel 1934 Christian Döbereiner entrò a far parte del consiglio di amministrazione della Bach Society di Monaco . Questo è emerso nel 1918 dall'Associazione Bach fondata nel 1910 dal compositore e insegnante di teoria Alfred Stern. Ludwig Landshoff, che ha anche cercato la pratica esecutiva storica a Monaco, spesso insieme a Döbereiner, è stato il primo direttore per oltre 10 anni. Nel 1934, il Bachverein cambiò i suoi statuti, presumibilmente su iniziativa di Paul Ehlers, ed entrò a far parte del Kampfbund für deutsche Kultur , Landesleitung Südbayern e Oberpfalz. A quel tempo Ehlers era il leader nazionale del Kampfbund e presidente dell'Associazione Bach. Nello stesso anno Döbereiner ha assunto la direzione dell'ensemble di musica da camera da Carl Orff , che ha lasciato la Bach Society alla fine del 1934 dopo aver inizialmente lavorato insieme come direttore d'orchestra. Ha ricoperto questa carica per dieci anni.

Al festival estivo di Bachverein dal 15 al 18 luglio 1934 nel palazzo di Nymphenburg a Monaco di Baviera, le esecuzioni della cantata di JS Bach Prendiamoci cura, guardiamo e la cantata Schweigt silenziosa, non chiacchierare ha avuto luogo in forma scenica sotto la direzione di Döbereiner . I brani appena citati furono eseguiti nella stessa forma al Bach Festival di Monaco nel 1935 . Durante il suo periodo come direttore dell'Associazione Bach di Monaco, Döbereiner è stato responsabile di numerosi eventi nel contesto della politica culturale nazista, come la celebrazione di Johann Sebastian Bach nel 1934 , il Festival Bach di Monaco nel 1935 e molti altri eventi concertistici legati alle feste. .

Pratica di performance storica

Christian Döbereiner è uno dei rappresentanti più importanti e persistenti della pratica esecutiva storica all'inizio del XX secolo. A lui si devono numerose esecuzioni di musica antica, nelle quali i vecchi strumenti destinati a questo scopo venivano talvolta riutilizzati per questi brani per la prima volta. Il suo impegno è la pietra angolare per molti ulteriori tentativi e sforzi nel campo della pratica esecutiva storica.

Tuttavia, proprio per il suo appello costantemente proclamato a "preservare lo stile musicale dei tempi" esibendosi "nella formazione originale" e, soprattutto, utilizzando gli "strumenti originali", il suo approccio deve essere approfondito e, infine, critiche alla sua incoerenza rispetto ad alcuni dettagli. Secondo Dieter Gutknecht , "il grado di originalità degli strumenti è piuttosto basso". I clavicembali usati dall'associazione, ma anche da Döbereiner nei suoi eventi, erano per lo più di Karl Maendler. Terminò il suo primo clavicembalo nel 1907. Mentre si orientava a modelli storici con questo e i seguenti strumenti, apparve in pubblico all'inizio degli anni '20 con produzioni dall'aspetto inedito, che venivano chiamate "piani di Bach". Queste "nuove costruzioni" furono utilizzate anche negli eventi di Döbereiner, ad esempio il Festival Bach di Monaco del 1925.

Riguardo all'“originalità” degli strumenti, in particolare della viola che suonava, Döbereiner accettò e difese concessioni insolitamente chiare. Ad esempio, ha suonato la viola da gamba, che, come strumento storico, è in realtà a tasti , senza tasti. Egli spiega questo fatto come segue:

"" Lo studio approfondito del vecchio modo di suonare mi dà, come conoscitore ed esperto, il diritto e il dovere di deviare dal modo precedentemente comune in alcuni dettagli tecnici. [...] Questa nuova tecnica si sviluppa naturalmente dal vecchio modo di suonare e quindi rende giustizia all'essenza della vecchia musica viola. ""

- Döbereiner 1936, pagina VII.

Altrove scrive che i tasti "appartengono al più essenziale del liuto e non al più essenziale della viola".

Riguardo alla spesso falsamente asserita che viole e violini appartenessero alla stessa famiglia, egli sottolinea espressamente nella sua scuola di violino che tale opinione “era tipica dell'errata opinione prevalente all'epoca, che il violoncello emerso dalla viola da gamba rappresenta un miglioramento e perfezionamento di questo strumento."

Non contava la famiglia dei violini, ma in linea di principio agiva esattamente in questa direzione omettendo i tasti. In tal modo, ha modificato una delle differenze più importanti che compongono la separazione delle famiglie di strumenti. “Solo primitivi, a suo parere, i tasti sono stati aiuti artigianali del loro tempo ., Che scomparve dagli strumenti a corda con il progresso della tecnica di gioco nel corso del 18 ° secolo” Egli afferma anche: “ Karl Friedrich Abel già giocato senza tasti ” come ha fatto su una figura dovrebbe essere visto nella sua scuola. Ha frainteso la necessità dei tasti per il caratteristico timbro della viola, così come probabilmente ha sottovalutato l'importanza della posizione dell'undergrip, così cruciale per l'equilibrio della corsa dell'arco. Döbereiner scrive in sintesi:

“La questione se suonare con i tasti o senza tasti, se suonare con una posizione dell'arco con impugnatura superiore o inferiore, non è artistica, ma piuttosto di convenienza. Gli aiuti esterni non determinano mai l'essenziale per suonare la viola. L'essenziale è una riproduzione vivace e intellettuale della vecchia musica da gamba con la dovuta osservanza di tutte le leggi stilistiche e di altri imponderabili con l'aiuto dello strumento tonale appena creato. La perseveranza non deve portare alla solidificazione. "Non c'è regola nell'arte che non possa essere abolita da una superiore", dice Beethoven, e nello sviluppo dell'arte, la pratica ha la priorità sulla teoria. ""

- Döbereiner 1950, pagina 61.

La sua attività in nome della fedeltà storica va dunque vista con occhio profondamente critico, anche a causa di tali affermazioni. Un esempio particolarmente significativo di ciò è il suo commento a una sezione sulla questione dei tasti in un'opera accademica sulla viola da gamba, in cui “la polemica è che i tasti esercitano un'influenza significativa sulle caratteristiche sonore della viola. (Probabilmente è stato dimenticato di aggiungere che per preservare lo stile 'vecchio e genuino' di suonare il gambero doveva anche suonare in costume barocco con una parrucca lunga.) e spettacolo di rapporti sui concerti.

Quando si tratta della questione fondamentale del casting, è probabile che Döbereiner sia stato per lo più attento a rispettare il più possibile le specifiche originali. Questo è spesso sottolineato da lui e, soprattutto rispetto al gruppo parigino Société des Instruments anciens di Henri Casadesus, che operava allo stesso tempo, più volte sottolineato come una differenza significativa. Numerosi articoli di stampa confermano e lodano questo fatto. Tuttavia, secondo lo stato attuale delle ricerche, a parte la menzione dei flauti dolci al Festival di Bach nel 1925, non ci sono prove esplicite che altri strumenti a fiato storici come trombe , corni o anche strumenti ad ancia doppia siano stati utilizzati nei concerti . Si può quindi presumere che siano stati utilizzati strumenti moderni.

Inoltre, resta da indagare in che misura gli spartiti utilizzati nelle esecuzioni di Döbereiner si discostino dalle composizioni originali. Ad esempio, ha trasposto il Concerto Gamba di Giuseppe Tartini dalla chiave originale di re maggiore a sol maggiore per le esecuzioni.

Christian Döbereiner va comunque visto come uno dei protagonisti più energici e soprattutto come un pioniere della prassi esecutiva storica, non solo per l'area monacense. Il suo primissimo, sostanziale lavoro in questo campo è - nonostante le inadeguatezze e contraddizioni - di enorme valore per la pratica esecutiva odierna della musica antica, poiché i tentativi di esecuzione con strumenti originali o riproduzioni erano certamente ancora una rarità assoluta a quel tempo. Per le esecuzioni di musica antica con un piccolo cast e con strumenti originali, in linea di principio non c'è stato né uno stato completo di ricerca scientifica né un pubblico professionalmente ben informato. Inoltre, la vita musicale all'inizio del XX secolo era ancora dominata da un'estetica tardo romantica del suono monumentale.

Per molti altri ensemble contemporanei, come la Paris Société, la pura curiosità e l'esotismo degli strumenti antichi hanno spesso giocato un ruolo maggiore dell'interesse per le possibilità di tentare di ricostruire la musica antica. Non c'era dubbio che Christian Döbereiner avesse fatto questo sforzo. I suoi sforzi devono essere visti nel contesto delle circostanze del momento e non devono essere giudicati secondo gli standard delle possibilità odierne. Fu suo merito quello di richiamare e reintegrare vecchi strumenti in quanto tali (la condizione strutturale è in questo caso secondaria), contraria all'estetica allora prevalente, e di reintegrarli nella memoria collettiva della pratica musicale e di fare la persuasione iniziale per un ritorno a uno più piccolo Esecuzione di pratiche musicali antiche.

Opere (selezione)

Döbereiner ha scritto due testi di pedagogia strumentale (scuola per violoncello e scuola per viola da gamba) oltre a numerosi articoli e contributi sulla musica antica su giornali e riviste scientifiche. Inoltre, ha lavorato anche come compositore e arrangiatore. La maggior parte delle sue composizioni sono disponibili solo in manoscritti. Tuttavia, un gran numero dei suoi adattamenti è stato pubblicato e ancora oggi è disponibile presso i rispettivi editori.

Composizioni

  • Bourré in re maggiore per viola da gamba (e cembalo o 2 viole da gamba).
  • Concerto per violoncello per violoncello e pianoforte.
  • Il viandante nella segheria . Composizione per baritono solo e coro maschile.
  • La rosa, il giglio, la colomba, il sole . Lied von Heine, per voce con accompagnamento di pianoforte.
  • La verità è per sempre . Composizione per coro maschile.
  • Marcia del festival per grande orchestra.
  • Minuetto in re maggiore per viola da gamba e cembalo.
  • Minuetto in re maggiore, Trio in sol maggiore e Bourré in re minore per viola da gamba e pianoforte.

Modifiche

concerti

  • Bach, Johann Christian: Concerto in mi bemolle maggiore op.7, n. 5 per cembalo (o pianoforte), 2 violini e violoncello, Peters, Lipsia 1927.
  • Bach, Johann Christian: Concerto in si bemolle maggiore, op.13, n.4 per cembalo (pianoforte), 2 violini, violoncello e basso, ed. v. Christian Döbereiner e Ludwig Landshoff, Peters, Lipsia 1933.
  • Bach, Johann Christian: Concerto in re maggiore, op.13, n. 2 per cembalo (pianoforte), 2 violini, basso (violoncello/contrabbasso), 2 flauti, 2 oboi e 2 corni (ad lib.), Ed. v. Christian Döbereiner e Ludwig Landshoff, Peters, Lipsia 1933.
  • Ditters von Dittersdorf, Karl: Concerto in la maggiore, per clavicembalo e orchestra d'archi, Nagels Musikverlag.
  • Telemann, Georg Philip: Concerto in mi maggiore per violino, viola da gamba (violoncello) e clavicembalo, Peters, Lipsia 1927.

Per violoncello e pianoforte

  • Boccherini, Luigi: Rondò dal quintetto in do maggiore op.37 per 2 violini, 2 violoncelli e viola, Dennerlein, Norimberga 1912.
  • Tartini, Giuseppe: Tomba dal Concerto per viola da gamba, Dennerlein, Norimberga 1912.

Per viola da gamba (o viola d'amore) e basso continuo

  • Abel, Karl Friedrich: Sonata in E minor, Schott, Mainz 1928 (Cello Library No. 68).
  • Hammer, Franz Xaver: Sonata n. 5 in re maggiore, Schott, Mainz 1935 (libreria di violoncelli n. 80).
  • Kühnel, agosto: Sonata n. 7 in sol maggiore, Schott, Mainz 1928 (Cello Library n. 69).
  • Kühnel, agosto: Sonata n. 8 in la maggiore, Schott, Mainz 1931 (biblioteca di violoncelli).
  • Kühnel, agosto: Sonata n. 9 in re maggiore, Schott, Mainz 1928 (Cello Library n. 70).
  • Marais, Marin: Suite e “Couplets des Folies d'Espagne”, Schott, Mainz 1933 (libreria di violoncelli n. 79).
  • Marais, Marin: Suite in re minore, dalle "Pièces de viole avec la basse continue", nuova edizione per viola da gamba o violoncello e clavicembalo o pianoforte, Schott, Mainz 1934 (Antiqua).
  • Ortitz, Diego: Recercada n. 2, decorazioni sul soprano della chanson "Doulce memoire" di Sandrin, edizione per viola da gamba e clavicembalo, Schott, Mainz 1936 (Antiqua).
  • Simpson, Christopher: "The Division-Violist", da esso: Variazioni su due temi di basso, Schott, Mainz 1936.
  • Stamitz, Carl: Sonata per Viola d'amore, Schott n. 1540, Magonza 1931.

Trii con basso continuo

  • Bach, Johann Sebastian: Trio-Sonata in do maggiore (BWV 1037) per 2 violini e basso continuo, violoncello (viola da gamba) ad lib., Schott, Mainz 1938 (precedentemente attribuito a Johann Sebastian Bach. Il compositore è, tuttavia, secondo l'edizione BWV 1990 probabilmente Johann Gottlieb Goldberg)
  • Buxtehude, Dietrich: Sonata in re maggiore per violino, viola e basso continuo, Breitkopf & Härtel, 1926 (Collegium Musicum n. 53).
  • Buxtehude, Dietrich: Sonata n. 6 in mi maggiore, op. 2, per violino, gamba e basso continuo, Nagel, Hannover 1935 (Nagels Musikarchiv n. 117).
  • Buxtehude, Dietrich: Trio-Sonata in la minore op.1, n.3 per violino, viola e basso continuo, Schott, Magonza 1929.
  • Leclair, Jean Marie: Trio-Sonata VII da Op. 2, re maggiore per violino o flauto, viola da gamba (o violoncello) e clavicembalo (o pianoforte), Schott, Mainz 1929.
  • Leclair, Jean Marie: Trio-Sonata VIII dall'Op. 2, re maggiore per violino o flauto, viola da gamba (o violoncello) e clavicembalo (o pianoforte), Schott, Mainz 1934 (Antiqua).
  • Lotti, Antonio: Sonata per flauto, viola da gamba e basso continuo (clavicembalo), Zimmermann, Lipsia 1928.
  • Stamitz, Johann: Orchestra Trio n. 1 in do maggiore, Schott, Mainz 1937.
  • Stamitz, Johann: Orchestra Trio n. 5 in si bemolle maggiore per 2 violini e violoncello con contrabbasso; Viola e clavicembalo (pianoforte) ad lib., Edition Schott, Mainz 1937.

Trii d'archi

  • Haydn, Joseph: Divertimento in do maggiore, n. 109, Schott, Mainz 1939.
  • Haydn, Joseph: Divertimento in re maggiore, n. 113, per baritono (o viola da gamba), viola e violoncello, Schott, Mainz 1939.

Sonate di 4

  • Reincken, Johann Adam: Sonata VI da “Hortus musicus” (1688) per 2 violini, viola da gamba e basso continuo, Breitkopf & Härtel 1952 (Collegium musicum).
  • Telemann, Georg Philip: Sonata à 4, per flauto traverso, due viole di gamba et cembalo, Schott, Mainz 1930 (Antiqua).

Scritti e saggi monografici

  • 50 anni di musica antica a Monaco. Un memorandum per la rinascita della musica antica . Monaco di Baviera 1955.
  • Note sugli ornamenti della musica antica. In: Nuova rivista di musica. Volume 101, n. 4 (aprile 1934), pp. 383-387.
  • Commenti al Concerto per quattro violini di Antonio Vivaldi e Joh. Seb. Concerto di Bach per quattro clavicembali. In: Nuova rivista di musica. 111. Jg., n. 6 (1950), pp. 305-309.
  • È sintonizzato troppo in alto! Una chiamata di promemoria da Christian Döbereiner, Monaco di Baviera. In: rivista di musica. 115. Vol. 7 (1954), pp. 398-402.
  • La mia scuola di viola. In: Il giardino del laghetto. No. 2 (febbraio 1931), pp. 14–15 (= supplemento a Melos. Zeitschrift für Musik , decimo anno, numero 2, febbraio 1931).
  • Scuola per viola da gamba . Schott, Magonza 1936.
  • Sull'esecuzione delle note puntate nel quinto concerto brandeburghese di JS Bach. In: Musica in guerra . Volume 1, numero 11/12 (febbraio/marzo 1944), pp. 215-217.
  • A proposito dei diversi stati d'animo. Un contributo alla questione dell'umore normale. In: Nuova rivista di musica. 105° vol., n. 3 (marzo 1938), pp. 250-253.
  • Sulla viola da gamba e sul suo utilizzo da parte di Joh. Seb. Ruscello. In: Rheinische Musik- und Theaterzeitung. XIV vol., n. 37/38 (13 settembre 1913), pp. 505-507.
  • Sulla viola da gamba e sul suo utilizzo da parte di Joh. Seb. Ruscello. In: Rheinische Musik- und Theaterzeitung. XIV vol., n. 40 (4 ottobre 1913), pp. 538-540.
  • Sulla viola da gamba e sul suo utilizzo da parte di Joh. Seb. Ruscello. In: Bach Yearbook 1911. ed. vd Neuen Bachgesellschaft, Lipsia 1912, pp. 75-85.
  • Della viola da gamba e del revival della musica antica su strumenti antichi. In: rivista di musica. 107° volume, n. 10 (ottobre 1940), pp. 602-606.
  • Scuola di violoncello . Dennerlein, Monaco 1910.
  • Sulla rinascita della musica antica . Berlino-Halensee / Wunsiedel-Ofr. 1950 (Manuali di musica di Hesse Volume 101).

Articoli in programmi

  • Il revival della vecchia musica su vecchi strumenti…. In: Libretto del programma per la musica festiva della Società Bach di Monaco nella sala concerti Bayerischer Hof: "Da Johann Sebastian Bach a Wolfgang Amadeus Mozart", il 14 e 16 ottobre 1936, pp. 7-11.
  • Introduzione. In: Festival di Bach Libro per il Festival di Bach organizzato dalla città di Norimberga dal 13 al 15 luglio 1928, pp. 38-39.
  • Spiegazioni sulla vittima musicale. In: Programma del Bach Festival di Monaco dal 13 al 18 giugno 1950, pp. 28-30.
  • Informazioni sui concerti brandeburghesi di Johann-Sebastian Bach. In: Programma per la celebrazione di Johann Sebastian Bach dall'11 al 15 aprile 1934 a Monaco di Baviera, pp. 4-8.
  • A proposito di Joh. Seb. Concerti Brandeburghesi di Bach. In: Programma del concerto dell'anniversario in occasione del 25 Agendo come un revival del gioco della viola e dell'antica arte musicale di Christian Döbereiner nel “Bayer. Hof "mercoledì 3 dicembre 1930, pp. 3-4.
  • Alle opere del Festival di Bach da eseguire. In: Festival e libro programma per il Festival Bach di Monaco di Baviera dal 19 al 21 settembre 1925 in commemorazione del 175° anniversario della morte del maestro, pp. 15-20.
  • Per l'introduzione. In: Programma del 45° ciclo dei Concerti da camera di Harms il 7, 9 e 11 luglio 1924 a Friburgo i. Fr., pp. 2-9.
  • Per l'introduzione. A proposito di vecchi strumenti musicali. In: Programma delle due serate di Bach del 10 settembre 1924 al Bayerischer Hof e del 12 settembre 1924 all'Odeon, pp. 6-9 (ristampa dal Münchner Neuesten Nachrichten del 7 settembre 1924).
  • Per l'introduzione. Informazioni sui concerti di Brandeburgo Joh. Seb. di Bach. In: Programma delle due serate di Bach del 10 settembre 1924 al Bayerischer Hof e del 12 settembre 1924 all'Odeon, pp. 4-6.
  • [Testo informativo senza titolo]. In: Programma del secondo concerto del festival estivo a Monaco di Baviera: "Musica di corte nel castello di Schleißheim" il 3 agosto 1938.
  • [Testo informativo senza titolo]. In: Programma per la celebrazione di Dietrich Buxtehude il 2 novembre 1937 nella Herkulessaal della Residenz.
  • [Testo informativo senza titolo]. In: Programma del concerto della Società Bach: Georg Friedrich Handel a Roma il 12 novembre 1939.
  • [Testo informativo senza titolo]. In: Programma per il concerto della Società Bach: Joseph Haydn alla corte del principe Nicolaus Esterházy il 4 dicembre 1951.
  • [Testo informativo senza titolo]. In: Programma per il concerto dell'Associazione nazionale dell'educazione bavarese per l'80° compleanno di Christian Döbereiner: Musica alla corte degli elettori di Baviera il 3 aprile 1954.
  • [Testo informativo senza titolo]. In: Programma del concerto del Coro Madrigal di Norimberga e dell'Orchestra da Camera: VII Concerto italo-tedesco: Georg Friedrich Handel a Roma il 16 aprile 1940.
  • [Testo informativo senza titolo]. In: Programma del concerto del Coro Madrigal di Norimberga e dell'Associazione Mozart e. V. 1829: Maestro intorno al giovane Mozart l'11 gennaio 1942.

letteratura

Articolo del lessico

  • Döbereiner, Christian. In: Brockhaus Riemann Musiklexikon . Vol. 1, ed. v. Carl Dahlhaus e Hans Heinrich Eggebrecht, Magonza / Wiesbaden. 1978, pagina 329.
  • Döbereiner, Christian. In: Marc Honegger, Günther Massenkeil (a cura di): Il grande lessico della musica. Volume 2: C - Elmendorff. Herder, Friburgo in Brisgovia e altri 1979, ISBN 3-451-18052-9 , pagina 329.
  • Döbereiner, Christian. In: Il nuovo dizionario musicale . Secondo il Dizionario della musica e dei musicisti moderni. Modificato da A. Eaglefield-Hull, tradotto da Alfred Einstein, Berlino 1926, pagina 153.
  • Döbereiner, Christian. In: Enciclopedia biografica tedesca della musica . Vol. 1, a cura di Bruno Jahn, Monaco 2003, p.167.
  • Döbereiner, Christian. In: artisti del suono e musicisti tedeschi in parole e immagini . 2a edizione, ed. v. Friedrich Jansa, Lipsia 1911, p.115.
  • Döbereiner, Christian. In: Diccionario de la música labor . A cura di Joaquín Pena e Higinio Anglés, Barcelona et al. 1954, pp. 742-743.
  • Döbereiner, Christian. In: Musica nel passato e nel presente . Vol. 3, ed. v. Friedrich Blume, Kassel / Basilea 1954, Sp. 619–620 (Autore: Christian Döbereiner).
  • Döbereiner, Cristiano. In: Dizionario universale dei musicisti . Vol. 1, ed. v. Carlo Schmidl, Milano 1938, p.452.
  • Döbereiner, Christian. In: Manuale dei musicisti tedeschi. 1933-1945 . Modificato da CD-ROM di Fred Prieberg, autopubblicato 2004, pagina 8256.
  • Döbereiner, Christian. In: Hugo Riemanns Musiklexikon . Vol. 1, undicesima edizione. a cura di Alfred Einstein, Berlino 1929, pagina 411.
  • Döbereiner, Christian. In: Calendario dei musicisti tedeschi di Kürschner 1954 . Seconda edizione. del Lessico dei musicisti, ed. v. Hedwig e Erich Hermann Mueller von Asow, Berlino 1954, Sp. 207-208.

Monografie e Articoli

  • Academy of Music Art Munich (Ed.): quarantasettesimo rapporto annuale dell'Academy of Music Art di Monaco . Monaco 1921.
  • Akademie der Tonkunst München (Ed.): Quarantottesimo rapporto annuale dell'Akademie der Tonkunst di Monaco . Monaco 1922.
  • Berrsche, Alexander: Consolatore Musica. Saggi e recensioni raccolte . Monaco 1942.
  • Bodenstein, Ernst: Associazione tedesca per la musica antica . Monaco 1906 (brochure).
  • Grill, Tobias: Christian Döbereiner e la musica antica a Monaco. In: Letteratura in Baviera , ed. v. Dietz-Rüdiger Moser e Carolin Raffelsbauer, 24° anno, n. 94, Monaco di Baviera (dicembre 2008).
  • Grill, Tobias: La ricezione della musica antica a Monaco di Baviera tra il 1880 e il 1930 circa . Monaco di Baviera 2007 (pubblicazioni LMU, storia e studi artistici n. 26, a cura di Günter Heischmann, Hubertus Kohlen e Winfried Schulze) (PDF 12 MB) .
  • Gutknecht, Dieter: Studi sulla storia della pratica esecutiva della musica antica. Una panoramica dall'inizio del XIX secolo alla seconda guerra mondiale . Seconda edizione ampliata e riveduta. Colonia 1997.
  • Istel, Edgar: Music Report Monaco di Baviera. In: Journal of the International Music Society , 7° anno, numero 3 (1905), pp. 105-107.
  • Kater, Michael H.: Compositori dell'era nazista. Otto ritratti . New York 2000
  • Ketterer, Ralf: Il costruttore di strumenti Karl Maendler e l'ulteriore sviluppo del "pianoforte Bach" . In: Indicatore mensile. Musei e mostre a Norimberga , n. 263, febbraio 2003, ed. v. G. Ulrich Großmann e il Museo nazionale bavarese, pp. 6–7 (PDF 160 kB) .
  • Moser, Dietz-Rüdiger: Bach in Baviera. Contributi a una storia dell'accoglienza di Johann Sebastian Bach nell'Alta Germania . Monaco di Baviera 2000 (volume di accompagnamento alla mostra "Bach in Bayern" dell'Istituto per la storia della letteratura bavarese della LMU di Monaco e della Stadtsparkasse di Monaco).
  • Associazione Bach di Monaco V. (a cura di): Programma del Bach Festival di Monaco per il 250° compleanno del maestro dal 4 al 18 aprile 1935.
  • Associazione Bach di Monaco V. (Ed.): Programma del festival estivo del Münchner Bach-Verein e. V. dal 15 al 18 luglio 1934.
  • Associazione Bach di Monaco V. (a cura di): Programma per la celebrazione di Johann Sebastian Bach a Monaco dall'11 al 15 aprile 1934.
  • Richter, Klaus Peter: Il lavoro sotto l'incantesimo della sua storia performativa. JS Bach a Monaco di Baviera. In: Festschrift per il 65° Festival Bach della New Bach Society Lipsia , ed. v. Neue Bachgesellschaft Lipsia, Tutzing 1990, pp. 57-70.
  • Richter, Klaus Peter: l'arrangiamento di Felix Mottl della cantata “Resta con noi, perché sarà sera”, BWV 6, di JS Bach e la sua storia esecutiva. In: Johann Sebastian Bach e l'area della Germania meridionale. Aspetti della storia dell'impatto di Bach. Simposio del 65° Festival Bach della New Bach Society Monaco 1990 , ed. v. Hans-Joachim Schulze e Christoph Wolff, Regensburg 1991 (serie di pubblicazioni dell'Università di Musica di Monaco, vol. 12), pp. 103-108.
  • Schmitz, Eugen: L'"Associazione tedesca per la musica antica" . In: Musikalisches Wochenblatt , Volume 37, No. 49 (1906), p.907.
  • Schmitz, Eugen: L'"Associazione tedesca per la musica antica" a Monaco di Baviera. In: Segnali per il mondo musicale , 63° anno (1905), pp. 1298–1301.
  • Seidel, Klaus-Jürgen: Tra tradizione, risveglio e conformismo: Monaco e l'Accademia di musica dal 1914 al 1933 . In: Storia dell'Università della Musica e del Teatro di Monaco dagli inizi al 1945 , ed. v. Stephan Schmitt, Tutzing 2005 (Scritti musicologici dell'Università di Musica e Teatro di Monaco, Vol. 1), pp. 207-312.

link internet

Evidenze individuali

  1. Elenco dei portatori dell'Ordine Federale al Merito (Ufficio del Presidente Federale)
  2. ^ Eugen Schmitz: L'"Associazione tedesca per la musica antica" a Monaco di Baviera. In: Segnali per il mondo musicale , 63° anno, Lipsia 1905, p.1298.
  3. ^ Christian Döbereiner: 50 anni di musica antica a Monaco di Baviera. Un memorandum per la rinascita della musica antica. Monaco 1955, pagina 7.
  4. a b Döbereiner 1955, pagina 10.
  5. Döbereiner 1955, p.9.
  6. ↑ Tuttavia, non è certo se “Flauto” si riferisca effettivamente a un flauto dolce storico o al flauto di metallo che era in uso al momento dell'esecuzione.
  7. Michael H. Kater: Compositori dell'era nazista. Otto ritratti . New York 2000, pagina 119.
  8. Vedi: Döbereiner 1936, SV
  9. ^ Dieter Gutknecht: Studi sulla storia della pratica esecutiva della musica antica . Colonia 1997, pagina 207.
  10. Vedi: Ralf Ketterer: Il costruttore di strumenti Karl Maendler e l'ulteriore sviluppo del "pianoforte Bach" . In: Monatsanzeiger , n.263, Germanisches Nationalmuseum, febbraio 2003, p.6 .
  11. Döbereiner 1955, p.7.
  12. a b Döbereiner 1950, pagina 60.
  13. Döbereiner 1936, pagina XIII.
  14. Christian Döbereiner: Sulla viola da gamba e il revival della vecchia musica su vecchi strumenti. In: Neue Zeitschrift für Musik , Volume 107, Numero 10, ottobre 1940, pagina 606.
  15. ↑ La scrittura citata da Döbereiner è: Joseph Bacher: Die Viola da Gamba. Un'introduzione all'essenza del coro di viole e allo stile di esecuzione dei vecchi maestri di gamba . Kassel 1932, qui a pagina 24.
  16. Döbereiner 1936, pagina VII.
  17. Vedi: Schmitz 1905, p.1299 o E. Istel: Musikbericht München. In: Journal of the International Music Society , 7° anno 1905, numero 3, pagina 106.