Bidʿa

Bidʿa ( arabo بدعة, DMG bidʿa ) è un concetto di teologia e giurisprudenza islamica che caratterizza un'innovazione religiosa che non può essere ricondotta al Corano e alla Sunna , ma si basa esclusivamente su considerazioni umane. In linea di principio, tali innovazioni sono considerate inammissibili, ma esiste anche il concetto di "buona innovazione". Questo è particolarmente diffuso nella scuola di diritto hanafi . Le innovazioni che non hanno contenuto religioso sono generalmente considerate non problematiche.

Nozioni di base sul rifiuto di bidʿa

La ragione di un atteggiamento rigoroso nei confronti del rinnovamento può essere derivata dal seguente hadith :

“In effetti, il messaggio più vero ( aṣdaq al-ḥadith ) è il Libro di Allah, la migliore guida è la guida di Maometto, la cosa peggiore sono le innovazioni, ogni innovazione è eresia e ogni eresia è errore e ogni errore porta all'inferno. "

- Traduzione di Ignaz Goldziher

Oltre agli hadith , che sono stati fatti risalire a Maometto o ai suoi compagni, c'erano già scritti alla fine del IX secolo sull'argomento del Bidʿa . Un'opera dell'andaluso Abū Bakr al-Turtūschī († 1126 ad Alessandria ) di Tortosa è stata pubblicata in spagnolo con il titolo El libro de las novedades y las innovaciones .

Il buon Bidʿa

Oltre all'innovazione riprovevole, c'è anche il concetto di innovazione buona o lodevole o ammissibile ( bidʿa ḥasana , bidʿa maḥmūda , bidʿa mubāḥa ). La discussione su cosa sia considerata una buona “innovazione” e cosa sia considerata una cattiva “innovazione” - e quindi eresia - è vecchia. Così ashShaafi'ee ha citato dicendo: "Un'innovazione che il Corano, una Sunna, un Athar o il consenso contraddicono, è un'innovazione eretica. Ma se si introduce qualcosa di nuovo che non è male di per sé e non contraddice le citate autorità della vita religiosa, questa è una innovazione lodevole, non riprovevole ".

Soprattutto nell'Hanafi madhhab , che conosce lo strumento giuridico di istiḥsān (discrezione), all'inizio dell'era moderna alle persone piaceva ripiegare sul concetto di innovazione consentita o buona. Ad esempio, l'Hanafit ʿAlī al-Qārī ( 1606) difendeva la forma organizzativa di preghiera rituale che esisteva a quel tempo alla Mecca, in cui i membri delle varie scuole di diritto sunnite pregavano in gruppi separati uno dopo l'altro o fianco a fianco, contro i critici come una "buona innovazione" ( bidʿa ḥasana ) e riferito a questo proposito al detto del compagno del Profeta ʿAbdallāh ibn Masʿūd : "Ciò che i musulmani considerano buono è anche buono con Dio" ( mā ra'ā-hu l-muslimūn ḥasanan fa-huwa ʿinda Llāhi ḥasanun ) .

Atteggiamento dei musulmani verso Bidʿa

Mentre i musulmani stanno valutando se un rinnovo sia una buona offerta o una cattiva offerta sin dal Medioevo , si trova soprattutto tra i musulmani wahhabiti e salafiti un rigoroso rifiuto di qualsiasi rinnovamento, in casi estremi fino al rifiuto di qualsiasi invenzioni dell'età moderna, come l'elettricità Computer.

letteratura

  • Maribel Fierro: I trattati contro le innovazioni (kutub al-bida ') . In: Der Islam , 69/2 (1992), 204-246. doi : 10.1515 / islm.1992.69.2.204 .
  • Ignaz Goldziher: Hadith e Sunna. In: Studi Muhammadan. 2. Ristampa. Georg Olms Verlagbuchhandlung, Hildesheim 1961. II, pagg. 22-27. Digitalizzato
  • Vardit Rispler-Chaim: Verso una nuova comprensione del termine bidʿa. In: Der Islam , 68/2 (1991), 320–328. doi : 10.1515 / islm.1991.68.2.320 .
  • Idrīs ibn Baidakīn at-Turkumānī: Kitāb al-lumaʿ fī-l-ḥawādiṯ wal-bidaʿ: un pamphlet contro le innovazioni inammissibili . Ed. Ṣubḥī Labīb. 2 voll. Steiner, Wiesbaden, 1986.
  • Abū Bakr al-Ṭurṭūšī : Kitāb al-ḥawādiṯ wa-l-bidaʿ. El libro de las novedades y las innovaciones. Traduzione e studio: Maribel Fierro. (Fuentes Arabico-Hispanas, 14). Consejo Superior de Investigaciones Científicas, Madrid 1993, ISBN 84-00-07372-X .

Prove individuali

  1. Mark Sedgwick Islam & Muslims: A Guide to Diverse Experience in a Modern World Islam & Muslims: A Guide to Diverse Experience in a Modern World 2006 ISBN 978-1-473-64391-8 Capitolo: L'ideale islamico
  2. Vedi Goldziher, p. 26 (basato su al-Baihaqī : Manāqib aš-Šāfiʿī ).
  3. Vedi il suo trattato Lisān al-ihtidāʾ fī l-iqtidāʾ Ms. Berlin Ms 2124, f. 104a. Per ulteriori esempi dall'area di Hanafi, vedere Haim Gerber: Islamic Law and Society, 1600–1800. Leiden 1999, p. 98 segg.
  4. Mark Sedgwick: Islam & Muslims: A Guide to Diverse Experience in a Modern World . Boston, MA 2006, ISBN 978-1-473-64391-8 , Capitolo: L'ideale islamico .
  5. ^ Sayyed M. Deen: Science Under Islam: Rise, Decline and Revival . Lulu.com 2007, ISBN 978-1-847-99942-9 , p. 127 (inglese).