semiseria lirica

Opera semiseria (italiano per "opera mezza seria"; da "semi" = metà e "seria" = seria) è un nome generico per un'opera che mescola elementi dell'opera buffa e dell'opera seria , cioè un genere misto (genere misto) . Come suggerisce il nome semiseria , predomina l'elemento serio, sia pure a lieto fine ( lieto fine ). L' Opera semiseria si sviluppò sotto l'influenza della Comédie larmoyante francese . Il suo periodo di massimo splendore è tra il 1789 e il 1830 circa, con corridori fino al 1850 circa.

storia

Preistoria e differenziazione da altri generi

Miscugli di personaggi comici e seri esistevano già nell'opera veneziana e napoletana del XVII secolo, e lì erano abbastanza normali (ad esempio nelle opere tarde di Monteverdi , in Cavalli , Provenzale, ecc.). Tuttavia, questi non hanno nulla a che fare con l' opera semiseria della fine del XVIII e dell'inizio del XIX secolo.

Dopo lo sviluppo o la scissione di un puro, aristocratica seria e puramente comico, piuttosto popolare Buffa genere nella prima metà del 18 ° secolo , questo è stato non è più sufficiente per i compositori e librettisti del l' Illuminismo . A partire dal 1760 circa, molte opere mostrano quindi un misto di caratteri seria e buffa , oltre a caratteri "di mezzo carattere". Vanno qui citati i generi del dramma giocoso (dramma allegro) e del dramma eroicomico (dramma eroico-comico). Il primo è in realtà un'opera buffa con elementi seri come: Le nozze di Figaro (1786) e Don Giovanni (1787) di B. Wolfgang Amadeus Mozart ; la seconda, invece, un'opera seria con elementi comici, come ne Il cavalier errante di Traetta (1776), l' Orlando paladino di Haydn (1782), o in alcune opere di Antonio Salieri . Tutti questi tipi di opere sono "mezze serie", ma non una semiserie d'opera nel vero senso della parola .

Confini di genere sfocati

Va precisato, tuttavia, che una distinzione molto netta tra i generi citati e l' opera semiseria non è sempre del tutto chiara e semplice. Ciò è in parte dovuto al fatto che nella turbolenta attività operistica italiana dell'epoca, spesso non veniva presa molto sul serio, e talvolta allo stesso lavoro venivano dati nomi diversi in produzioni diverse, ad es. Il Don Giovanni di B. Mozart - che lui stesso definisce "dramma giocoso", ma in realtà travalicava i confini di genere esistenti a causa della sua insolita trama - era ufficialmente chiamato "dramma tragi-comico" secondo il libretto di Napoli nel 1812, ma in la partitura usata come “tragico”, e a Milano nel 1814 come “melodramma semiserio”, e la Semiseria Clotilde di Carlo Coccia fu rappresentata in tre diverse produzioni ad Arezzo nel 1819 come “opera seria”, a Perugia come “dramma semiserio” e a Pisa come “opera buffa” (Sic!) Dato. Ambiguità simili continuano nella letteratura successiva, ad es. Il "melodramma giocoso" di B. Rossini Matilde di Shabran (1822) è stato talvolta definito "semiseria" o frainteso.

L' ambientazione di Niccolò Piccini de La buona figliuola di Goldoni (1760) è stata spesso considerata dagli autori precedenti come almeno un precursore, se non il primo esempio, di un'opera semiseria , ma secondo Jacobshagen, nonostante alcuni tratti sensibili, è chiaramente un dramma giocoso.

La vera semiseria dell'opera

Il termine “semiserio” si ritrova raramente nel Settecento, per la prima volta a Torino nelle stampe dei libretti per L'illustre villanella (1769) e Il trionfo della costanza (1769) di Giuseppe Maria D'Orengo.

Le influenze sentimentali e sensibili della Comédie larmoyante francese furono decisive per lo sviluppo dell'Opera semiseria . In contrasto con gli esagerati eroi aristocratici e mitologici dell'opera seria , le persone del popolo sono tipicamente anche al centro dell'opera semiseria , spesso donne che, tuttavia, non hanno i tratti civettuoli o maliziosi tipici di un'eroina buffa , ma come personaggi innocenti-nobili, virtuosi, in una certa misura ingenui si trovano in situazioni tristi, ingiuste, tragiche, o anche "terribili". A causa dell'ambiente più semplice e realistico, spesso rurale e della completa innocenza, le sofferenze del/i protagonista/i di carattere nobile si svolgono a un livello comprensibile per tutti - o per le "menti sensibili" - che spesso hanno portato e dovrebbe portare a questo che parti del pubblico versino lacrime di emozione e compassione (ad esempio ha testimoniato per La sonnambula di Bellini ). In alcuni casi non può essere trascurato un aspetto socialmente critico ( Paër : Agnese (1809), Donizetti : Linda di Chamounix (1842)).

In contrasto con la successiva opera tipicamente romantica, l' opera semiseria finisce sempre bene ( lieto fine ), anche se spesso solo all'ultimo momento, il che può intensificare ulteriormente l'effetto toccante sul pubblico ( Paisiello : Nina (1789); Rossini : La gazza ladra (1817); Bellini : La sonnambula (1831) e I puritani (1835)). I personaggi Buffa tendono ad essere personaggi secondari, ma diffondono un'atmosfera folk e/o realistica. Compaiono anche personaggi aristocratici o socialmente superiori, anche come personaggi principali ( Meyerbeer : Margherita d'Anjou (1820)), ma sono anche disegnati più realisticamente e umanamente che nell'opera seria, a volte come cattivi e carnefici (Rossini: Torvaldo e Dorliska ( 1815)). I cattivi possono anche essere esagerati in modo grottesco con l' aiuto delle mosse di Buffa (ad esempio le sorelle cattive e il padre nella Cenerentola di Rossini (1817)).

Il più famoso e primo esempio del nuovo tipo di opera mista, e importante precursore dell'opera romantica del XIX secolo, è l'opera Nina, ossia La pazza per amore (1789) di Giovanni Paisiello , basata su un soggetto francese. Il tema della sofferenza insopportabile, che porta alla follia (temporanea) del personaggio principale, è qui al centro, ed è stato anche discusso più volte in seguito (vedi anche: scena pazza ), tra gli altri. in Ferdinando Paërs L'Agnese (1809), in I puritani (1835) di Vincenzo Bellini , in Linda di Chamounix (1842) di Gaetano Donizetti e anche in Lucia di Lammermoor (1837) di Donizetti . Quest'ultimo, però, non appartiene al genere della semiseria, ma è un dramma tipicamente romantico che si svolge in un ambiente prettamente aristocratico, non ha alcuna mescolanza con l' opera buffa , e soprattutto ha un finale tragico, addirittura fatale che ha nel mondo la semiseria non esiste.

Importanti e riuscitissimi esempi del genere composti intorno e poco dopo il 1800, su tutti Ferdinando Paër ( Griselda (1798), Camilla (1799), I fuorusciti (1802), Sargino ossia L'allievo dell'amore (1803), Leonora ossia L'amore coniugale (1804) e Agnese (1812)). Altri importanti compositori della Semiseria furono , tra gli altri, Johann Simon Mayr . con La Lodoiska ( 1796/1799/1800 ) ed Elisa (1804), e Carlo Coccia con Clotilde (1815). Le semiserie delle ultime Opere scrissero ancora Pacini ( L'orfana Svizzera (1848), Zaffira (1851), Belfagor (1861)); tuttavia, questi non hanno avuto successo.

Intorno al 1830 i nomi generici “Opera seria”, “buffa” e “semiseria” cominciarono a scomparire a favore del termine sempre più neutro “melodramma” (da non confondere con un melodramma ). Sebbene il genere della semiseria si sia praticamente estinto dopo il 1850, quindi non furono create (o quasi) nuove opere, alcune opere come La gazza ladra di Rossini , La sonnambula e I puritani di Bellini , nonché Linda di Chamounix di Gaetano Donizetti furono eseguite regolarmente almeno fino al 1870. Le opere di Bellini in particolare furono ricordate e popolari.

fabbriche

XVIII e XIX secolo

La seguente selezione è limitata alle opere di maggior successo dell'epoca ea quelle di noti compositori. Un elenco più ampio, insieme a opere di generi affini come il genere Eroicomico o il Melodramma, si trova a Jacobshagen.

  • Giovanni Paisiello : Nina, ossia La pazza per amore (1789; "commedia in prosa ed in verso")
  • Johann Simon Mayr : La Lodoiska ( 1796/1799/1800 ). Luigi Cherubini aveva già composto la stessa storia nel 1791 della "comédie-héroïque" francese, e Torvaldo e Dorliska (1815) di Rossini si basava su una storia simile.
  • Ferdinando Paër : Griselda (1798)
  • Ferdinando Paër: La virtù al cimento (1798, "melodramma")
  • Ferdinando Paër: Camilla (1799; "dramma serio-giocoso")
  • Ferdinando Paër: Leonora (1804). Quest'opera influenzò Leonore / Fidelio di Ludwig van Beethoven .
  • Johann Simon Mayr: Elisa (1804)
  • Johann Simon Mayr: L'amor coniugale (1805; "dramma di sentimento")
  • Ferdinando Paër: L'Agnese (1809). Paërs L'Agnese parla di una donna che, coinvolta in una relazione illegittima, da cui ha avuto un figlio, è stata poi abbandonata dal “seduttore”. Suo padre Uberto è così scontento del comportamento di Agnese che è impazzito; ma alla fine va tutto bene.
  • Pietro Generali : Adelina (1810; "dramma sentimentale")
  • Carlo Coccia : La donna selvaggia (1813; anche come La Matilde, 1814; rev. 1841)
  • Johann Simon Mayr: Elena (1814)
  • Stefano Pavesi : Agatina, ovvero La virtù premiata (1814). Quest'opera tratta il tema di Cenerentola ed è basata sulla versione fiabesca di Perrault Cendrillon. Il libretto fu messo in musica da Rossini tre anni dopo in una forma solo leggermente diversa, come La Cenerentola , e sostituì l'opera precedentemente di successo di Pavesi.
  • Carlo Coccia: Clotilde (1815). Questa opera di maggior successo del compositore è stata eseguita a livello internazionale ed è rimasta sui palchi per circa 50 anni.
  • Gioachino Rossini : Torvaldo e Dorliska (1815)
  • Pietro Carlo Guglielmi : Paolo e Virginia (1816; "dramma semiserio").
  • Carlo Coccia: Etelinda (1816)
  • Gioachino Rossini: La gazza ladra ( The Thieving Magpie, 1817), una delle sue partiture più importanti e profonde, una delle semiserie di maggior successo . Fu una delle "[...] opere più rappresentate nei primi due decenni del XIX secolo".
  • Gioachino Rossini: La Cenerentola ( La Cenerentola ; 1817) è originariamente indicata come "dramma giocoso", ma a causa del personaggio principale, è vista anche come una semiseria ; Rispetto a La gazza ladra, il trattamento musicale è generalmente molto più burlesco.
  • Giovanni Pacini : Adelaide e Comingio (1817) fu finalmente un successo tanto atteso per il compositore dopo una serie di opere fallite .
  • Giacomo Meyerbeer : Romilda e Costanza (1817) fu la sua prima opera italiana.
  • Giovanni Pacini: La sposa fedele (1819)
  • Giacomo Meyerbeer: Margherita d'Anjou (1820) è un dramma storico romantico dell'epoca della Guerra delle due rose . La trama e il suo design musicale puntano già ai successivi Grand Opéras Les Huguenots e Le prophète di Meyerbeer .
  • Saverio Mercadante : Elisa e Claudio, ossia L'amore protetto dall'amicizia (1821) fu il suo primo grande successo, e andò in scena nei teatri italiani fino agli anni Quaranta dell'Ottocento.
  • Saverio Mercadante: Adele ed Emerico ossia Il posto abbandonato (1822)
  • Gaetano Donizetti : Emilia di Liverpool / L'eremitaggio di Liverpool ( 1824/1828 )
  • Michele Carafa : Il sonnambulo (1824)
  • Vincenzo Bellini : Adelson e Salvini (1825)
  • Gaetano Donizetti: Gianni di Calais (1828)
  • Vincenzo Bellini: La sonnambula ( Die Nachtwandlerin , 1831; "melodramma") suona in un ambiente rurale-pastorale relativamente tipico ed è anche concepito musicalmente in un tono relativamente pastorale. Il camminare notturno o il sonnambulismo di Amina può essere visto come una variazione più innocua delle scene esasperanti di altre opere.
  • Vincenzo Bellini: Secondo il compositore, I puritani (1835) è un misto di semiseria, come ne La sonnambula , con elementi militari; non c'è una persona Buffa .
  • Federico Ricci : La prigione d'Edimburgo (= La prigione di Edimburgo, 1838; "melodramma semiserio")
  • Gaetano Donizetti: L'ange de Nisida (1839). Questo “melodramma semiserio” non è mai stato eseguito, ma il compositore lo ha rielaborato nel 1840 nel famoso Grand Opéra La favorite .
  • Gaetano Donizetti: Linda di Chamounix (1842; "melodramma")
  • Giovanni Pacini: L'orfana svizzera (1848)
  • Giovanni Pacini: Zaffira (1851)
  • Carlo Pedrotti : Fiorina, o La fanciulla di Glaris (anche: La fanciulla di Glaris ) (1851; "melodramma semiserio"), una delle ultime semiserie d'opera di qualche successo ; Spettacoli fino al 1863.
  • Giovanni Pacini: Belfagor (1861)

20 ° secolo

letteratura

Osservazioni

  1. "[...] nell'Opera Semiseria, al contrario, la commedia è accidentale e una trama potenzialmente tragica è in primo piano".
  2. ↑ Si intendono: Il ritorno d'Ulisse in patria (1640) e L'incoronazione di Poppea (1642).
  3. Vedere Jacobshagen, capitolo “4. Funzioni e limiti della terminologia storica generica”. Jacobshagen cita anche alcuni altri nomi d'opera fantasiosi che non possono sempre essere definiti come un tipo completamente chiaro e indipendente.
  4. Lo stesso Salieri fece una distinzione ancora più fine tra “tragico-comico” (es. Axur, re d'Ormus , 1788) ed “eroico-comico” (es. Cublai, gran kan de' Tartari , 1788).
  5. Ulteriori esempi a.o. Jacobshagen dà alle pp. 34-35 per l'uso alternativo dei termini “semiserio” ed “eroicomico”.
  6. Es. in: 1) Richard Osborne: Rossini. Vita e lavoro . Traduzione di Grete Wehmeyer . List, Monaco 1988, p.261. E in: 2) Herbert Weinstock : Rossini. Una biografia. Edizione Kunzelmann, Adliswil 1981, p.434.
  7. Goldoni chiamò retrospettivamente la sua opera Pamela “un drame selon la définition des François” e “une Pièce a sentimens”, cioè “[…] un genere di arte scenica tra commedia e tragedia, che era ed è stato creato per cuori sensibili questo, poiché si tratta della loro stessa specie, si muove molto più del destino degli eroi tragici".
  8. ↑ Anche questo è stato oggetto di critiche. Nel 1821 un sig. Andrea Majer parlò di "una maliziosa febbre sentimentale" ("[...] Una febbre maligna sentimentale [...]") e di "drammi piagnucoloni di farsi e di semiseria lunatica" ("[...] farse lagrimanti e dei drammi lunatici semi-serj […]”). In: Andrea Majer: Discorso sull'origine, progressi e stato attuale della musica italiana. Padova 1821, p.165.
  9. Senici parla di "[...] un complotto culminante nell'ultima ora di liberazione, salvezza, o reintegrazione dei buoni e condanna, o (meno frequentemente) perdono dei malvagi." (Senici, Vergini della Rocce , pag. 21f).
  10. Nell'originale denominato "dramma sentimentale".
  11. Alcune opere di Jacobshagen sono forse erroneamente assegnate al genere Semiseria (es. Francesca di Foix (1832) di Donizetti).
  12. Nell'originale denominato "dramma sentimentale".
  13. Jakobshagen usa accidentalmente “prigone” invece di “prigione” (= prigione).

Evidenze individuali

  1. a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w Arnold Jacobshagen : Opera semiseria. Convergenza di genere e trasferimento culturale nel teatro musicale (= archivio per la musicologia . Supplemento 57). Tesi di abilitazione, Università di Bayreuth 2002, Steiner, Stoccarda 2005, ISBN 3-515-08701-X .
  2. a b c d e f g h i j Arnold Jacobshagen : Dramma eroicomico, Opera buffa e Opera semiseria. In: Herbert Schneider , Reinhard Wiesend (a cura di): L'opera nel XVIII secolo (= manuale dei generi musicali. Volume 12). Laaber, 2001, ISBN 3-89007-135-X , pp. 84-92.
  3. ^ A b Frédéric Vitoux: Rossini (traduzione italiana di Maria Delogu dell'originale francese: Gioacchino Rossini , Éditions du Seuil, Paris 1986). Rusconi, Milano 1991.
  4. ^ A b Wilhelm Keitel , Dominik Neuner : Gioachino Rossini. Albrecht Knaus, Monaco di Baviera 1992, ISBN 3-8135-0364-X .
  5. a b c d Jeremy Commons, Don White: Libretto di testo per il cofanetto del CD Cent'anni di opera italiana 1800–1810. Opera Rara ORCH 101.
  6. a b c d e f Jeremy Commons, Don White: Testo del libretto sulla confezione del CD Cent'anni di opera italiana 1810-1820. Opera Rara ORCH 103.
  7. ^ La sposa fedele (Giovanni Pacini) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna , consultato il 20 novembre 2017.
  8. Vedi libretto e libretto per CD: Giacomo Meyerbeer: Margherita d'Anjou . Annick Massis, Bruce Ford, Daniela Barcellona, ​​Alastair Miles, The London Philharmonic Orchestra, David Parry. Opera Rara ORC 25, 2003.
  9. Elisa e Claudio, ossia L'amore protetto dall'amicizia (Saverio Mercadante) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna , consultato il 20 novembre 2017.
  10. Il sonnambulo (Michele Carafa) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna , consultato il 20 novembre 2017.