Edward Bond

Edward Bond, gennaio 2001

Edward Bond (nato il 18 luglio 1934 a Londra ) è un drammaturgo inglese che è uno dei più importanti rappresentanti del teatro politico moderno in Gran Bretagna.

Caratteristica dell'intera opera drammatica di Bond è la sua preoccupazione di scoprire le strutture sociali di potere e violenza che distruggono le fondamenta dell'umanità in termini di storia culturale e portano alla deformazione e all'alienazione delle persone.

Bond divenne famoso soprattutto per il suo esame dell'opera letteraria e della vita sociale di William Shakespeare nelle sue due opere teatrali Lear (1971; traduzione tedesca 1972) e Bingo (1973; traduzione tedesca 1976). I suoi lavori più conosciuti a livello internazionale includono il secondo dramma d' artista The Fool (1975; tedesco: Der Irre ), nonché The Sea (1973; tedesco Die See ) e Summer (1982; tedesco: Sommer ).

Vivi e agisci

Bond è nato come un bambino della classe operaia nel sobborgo londinese di Holloway. Quando scoppiò la guerra nel 1940 , la famiglia fu evacuata in Cornovaglia. Dopo la guerra aerea è tornata a Londra. Edward Bond lasciò la scuola all'età di sedici anni e se la cavò con lavori saltuari. Nel 1956 scrive le sue prime poesie e opere teatrali. Nel 1960 si unì al gruppo di autori di Keith Johnstone al Royal Court Theatre , che comprendeva anche John Osborne , Arnold Wesker e John Arden .

Dopo il suo debutto più o meno infruttuoso The Pope's Wedding ha eccitato il secondo pezzo di Bonds Saved (dt. Saved ). A causa dell'esplicita rappresentazione della violenza, il dramma è stato bandito dalla censura del teatro poco dopo la sua prima il 3 novembre 1965 al Royal Court Theatre . Il reato della censura è stata una scena in cui un bambino viene lapidato da una banda di giovani - un simbolo della brutalità della società, come dice lo stesso Bond. Il licenziamento non ha avuto un impatto negativo sull'accoglienza del lavoro di Bond. Al contrario: la successiva discussione pubblica fu così accesa che anche i teatri stranieri vennero a conoscenza di Rescued . Allo stesso tempo, i successivi anni di controversia sulla libertà artistica sulla scena inglese segnarono l'inizio della fine della censura del teatro britannico (1968).

Alla fine degli anni Sessanta riesce finalmente ad affermarsi come drammaturgo. Le sue commedie Mourning Too Early e Narrow Way in the Far North hanno continuato ad avere problemi con la censura, ma questo significava anche pubblicità per il giovane autore. Le sue prime anteprime in lingua tedesca si sono svolte in Germania. Peter Stein ha messo in scena Bond al Münchner Kammerspiele ea Zurigo .

I temi principali che attraversano l'intera drammatica opera di Bond sono la violenza e la crudeltà, lo sfruttamento e l'ingiustizia sociale. Sebbene si occupi di problemi che possono essere osservati non solo nell'attuale vita sociale dell'Inghilterra, ma in tutto il mondo occidentale e oltre in quasi tutti i continenti, Bond si lega anche al teatro elisabettiano , in particolare ai temi della crudeltà e della violenza .

Non è quindi un caso che Bond fornisca una sua versione del materiale Lear. All'inizio degli anni '70, il suo adattamento di Lear e la commedia Die See hanno ricevuto grande attenzione. Nella sua nuova versione del Re Lear di Shakespeare , Bond adotta essenzialmente lo scheletro della trama così come gli elementi centrali del simbolismo e della metafora dell'originale letterario, nonostante i vari snellimenti e alienazioni , ma li reinterpreta radicalmente come in una parodia . In particolare, Bond reinterpreta i ruoli di Lears e Cordelias nel suo lavoro. In contrasto con il re Lear di Shakespeare , il personaggio del titolo di Bond è un sovrano crudele che sopprime con la forza i bisogni naturali dei suoi sudditi e delle sue figlie al fine di garantire e rafforzare il suo potere e il suo impero. Il simbolo del suo potere è un grande muro intorno al suo impero, costruito per suo volere. Così facendo, mette in moto una catena di eventi sanguinosi che sfociano in una spirale senza fine di violenza e contro-violenza, corrompendo anche Bonds Cordelia, qui leader di un movimento rivoluzionario, a prescindere dalla sua utopia di una società pacifica. Alla fine, Lear capisce che un regime umano può emergere solo dalla combinazione di ragione e compassione. Quando, già accecato, per intuito rassegnato, decide di dare l'esempio morale attraverso le proprie azioni, questo rimane puramente simbolico: mentre cerca di rimuovere alcune pale di terra dalla Grande Muraglia che un tempo aveva costruito lui stesso , viene colpito. Lo spettacolo fu rappresentato con successo nel 1971 dal Royal Court Theatre e di nuovo nel 1982 dalla Royal Shakespeare Company ; nella traduzione di Christian Enzensberger (1972), Lear è stato interpretato anche sui palcoscenici tedeschi.

Nel 1973 Bond ha continuato la sua esplorazione del lavoro e della persona di Shakespeare in Bingo . Era meno interessato alla biografia del famoso autore elisabettiano che alla questione generale della responsabilità sociale di un drammaturgo e delle sue possibilità di influenzare una società corrotta. Lo Shakespeare di Bond si è ritirato dalla vita teatrale londinese e si sta ritirando da sé a Stratford . È estraniato dalla sua famiglia e dai suoi amici e rimane paralizzato su una panchina da giardino per ore. Incapace di agire o parlare, osserva la realtà sociale che lo circonda. Sullo sfondo storico del recinto della terra comune di Welcombe, osserva gli espropri di terre, le misure arbitrarie della magistratura e la persecuzione dei poveri e dei deboli di mente. Dopo tutto, deve rendersi conto che il suo lavoro non ha portato a nessun miglioramento o cambiamento nelle condizioni sociali. Con la sua ricerca della proprietà e il suo adattamento ai costumi dei grandi proprietari terrieri e degli agenti immobiliari, lui stesso è diventato un seguace della classe privilegiata che ha tradito il proprio messaggio artistico. Con questa consapevolezza, alla fine sceglie il suicidio di conseguenza.

Altri famosi pezzi di Bond sono Der Irre, Sommer, Restauration e Kriegsspiele (in tre parti). Anche in The Fool (1975) Bond si occupa dell'ambivalenza dell'esistenza artistica; il poeta John Clare diventa la vittima innocente di una società a scopo di lucro ed è costretto a trascorrere gli ultimi 23 anni della sua vita in un manicomio. In Summer (1982) e Restoration (1981), Bond lavora su tessuti del XVIII secolo e dell'Inghilterra contemporanea. In questi due pezzi, invece di un messaggio ideologico, viene in primo piano la complessità delle situazioni umane fondamentali nella sequenza drammatica. Soprattutto, Sommer mostra il problema di una linea di condotta determinata dalle circostanze specifiche della seconda guerra mondiale , per cui la volontà di sopravvivere, la compassione e la paura di resistere a un regime di terrore permeano i drammatici eventi.

Molti dei pezzi di Bond guadagnano la loro particolarità dal fatto che mettono in scena la guerra di tutti contro tutti in diversi ambienti sociali, storici o geografici . In The Woman (1978), ad esempio, Bond fornisce la sua versione della guerra di Troia con le donne Ecuba e Ismene come oppositori del mondo marziale degli uomini che fanno la guerra esclusivamente per interessi economici e i cui mezzi sono l'omicidio e lo stupro.

Inoltre, l'opera drammatica di Bond generalmente affronta la questione dell'alienazione tra le persone, in cui si riflette l'impoverimento spirituale ed emotivo dell'individuo e la sua totale mancanza di riferimento nella società. Questa estrema indifferenza interpersonale ritratta nei suoi drammi porta quasi sempre a un processo di disintegrazione che minaccia i protagonisti .

Nel 1967, a Bond fu chiesto da Michelangelo Antonioni di aiutarlo a scrivere la sceneggiatura del suo film Blow Up . Il film è diventato un film cult negli Swinging Sixties a Londra. Ha scritto altre sceneggiature, tra cui per Tony Richardson e Nicolas Roeg , oltre a molti spettacoli radiofonici per la BBC .

Come librettista , Edward Bond e il compositore Hans Werner Henze hanno scritto i testi per le opere We Come to the River (prima assoluta 1976) e Die Englische Katzen (prima assoluta 1983), nonché per il balletto Orpheus (prima assoluta 1979, coreografia: William Forsythe )

Pezzi

(DE = prima in lingua tedesca)

  • 1962 Le nozze del papa ( Le nozze del papa , DE: 1971 Deutsches Schauspielhaus Hamburg ; Direttore: Peter von Wiese )
  • 1965 Saved ( Saved , DE: 1966 Atelier-Theater am Naschmarkt Vienna; Direttore: Veit Relin )
  • 1968 Early Morning ( lutto troppo presto , DE: 1969 Schauspielhaus Zürich ; direttore: Wilfried Minks )
  • 1968 Narrow Road to the Deep North ( Narrow lane in the deep north , DE: 1969 Munich Kammerspiele, diretto da Peter Zadek )
  • 1970 Black Mass ( Black Mass , DE: 1972 Theatre Bonn ; Direttore: Bohus Z. Rawik )
  • 1971 Passion (DE: 1972 Theater der Stadt Bonn; Direttore: Bohus Z. Rawik)
  • 1971 Lear ( Lear , tradotto da Christian Enzensberger , DE: 1972 Städtische Bühnen Frankfurt ; Direttore: Peter Palitzsch )
  • 1973 The Sea ( Die See , DE: 1973 Deutsches Schauspielhaus Hamburg; Direttore: Dieter Giesing )
  • 1973 Bingo (DE: 1976 Theater der Stadt Bonn; Direttore: Hans-Joachim Heyse)
  • 1975 The Fool ( Der Irre , DE: 1977 Theater Basel ; Direttore: Friedrich Beyer)
  • 1976 The White Devil ( The White Devil , DE: 1985 Darmstadt State Theatre , diretto da Matthias Fontheim )
  • 1976 Stone ( Stein , DE: 1979 Westfälische Kammerspiele Paderborn; regista: Martin Steiner )
  • 1976 We Come to the River ( We reach the river )
  • 1976 AA America - Parte I: Nonna Faust; Parte II: The Swing ( AA-America - Part I: Grandma Faust; Part II: The Swing , DE: 1977 Bremer Theatre Theaterlabor im Concordia; Regista: Wilfried Grimpe)
  • 1977 The Bundle ( The Bundle o New Narrow Road in the Deep North , DE: 1978 Schauspielhaus Zürich; Direttore: Gerd Heinz )
  • 1978 The Woman ( Die Frau , DE: 1977 Schauspielhaus Zürich; Direttore: Gerd Heinz)
  • 1979 The Worlds ( Die Welten , DE: 1987 Landestheater Tübingen ; Direttore: Rüdiger List )
  • 1981 Restauro ( Restauro , DE: 1987 Hessisches Staatstheater Wiesbaden ; Direttore: Jan Maagaard )
  • 1982 Summer ( Sommer , DE: 1983 Münchner Kammerspiele; Regista: Luc Bondy )
  • 1982 Derek
  • 1983 The English Cat ( The English Cat )
  • 1985 Human Canon ( People gun )
  • 1985 The War Plays - Parte I: Rosso, nero e ignorante; Parte II: The Tin Can People; Parte III: Great Peace ( The War Games - Part I: Red, Black and Ignorant , DE: 1988 Theater Bonn; Regista: Ina-Kathrin Korff ; Part II: The Canned People , DE: 1988; Theatre Coprinus Zurich; Regista: Hanspeter Müller; Parte III: Great Peace , DE: 1988 Theater Bonn; Direttore: Peter Eschberg )
  • 1989 Giacche, o La mano segreta ( giacca o La mano segreta )
  • 1989 settembre (DE: 1994 Staatstheater Hannover ; Direttore: Manfred Weiß)
  • 1992 In the Company of Men ( società maschile , DE: 1995 Schauspiel Frankfurt; regista: Thomas Schulte-Michels )
  • 1993 Olly's Prison ( Olly's Prison , DE: 1994 Berliner Ensemble , diretto da Peter Palitzsch)
  • 1995 Nel mare interno
  • 1996 martedì ( martedì , DE: 1998 Theatre Heilbronn ; Direttore: Johannes Klaus)
  • 1997 Caffè
  • 1997 Undici gilet
  • 1998 The Crime of the 21st Century ( The crime of the 21st Century , DE: 1999 Schauspielhaus Bochum ; regista: Leander Haußmann )
  • 2000 The Children ( Die Kinder , DE: 2003 Staatstheater Cottbus , Direttore: Christoph Schroth )
  • 2003 l'atto di bilanciamento ( l'atto di bilanciamento )
  • 2005 The Under Room
  • 2006 Have I None ( Wer da ?, DE: 2006 Theater Dortmund , Direttore: Hermann Schmidt-Rahmer )
  • 2007 The Tune

Script

letteratura

link internet

Prove individuali

  1. Vedi Bernhard Fabian : The English Literature. Volume 2: Autori. Deutscher Taschenbuch Verlag, 3a edizione, Monaco 1997, ISBN 3-423-04495-0 , p. 39.
  2. Cfr. Gert Stratmann: Edward Bond - Lear 1971 . In: Klaus-Dieter Fehse e Norbert H. Platz: Il dramma inglese contemporaneo . Athenaeum Fischer Taschenbuch Verlag, Francoforte a. M. 1975, ISBN 3-8072-2096-8 , pp. 274-298, qui in particolare pp. 275, 277s. e 283-287. Cfr. Anche Werner Habicht: Edward Bond - Lear. In: Rainer Lengeler (a cura di): Letteratura inglese del presente · 1971–1975. , Bagel Verlag Düsseldorf 1977, ISBN 3-513-02226-3 , pp. 22-31, qui in particolare pp. 23-26 e 30 segg. Vedi anche Bernhard Fabian : La letteratura inglese. Volume 2: Autori. Deutscher Taschenbuch Verlag, 3a edizione, Monaco 1997, ISBN 3-423-04495-0 , p. 40.
  3. Ina Schabert (a cura di): Shakespeare-Handbuch. Tempo, uomo, lavoro, posterità. 2a edizione. Kröner, Stoccarda 1978, ISBN 3-520-38602-X , pagg. 185f. (5a rev. Nuova edizione Stoccarda 2009, ISBN 978-3-520-38605-2 ). Vedi anche Bernhard Fabian : La letteratura inglese. Volume 2: Autori. Deutscher Taschenbuch Verlag, 3a edizione, Monaco 1997, ISBN 3-423-04495-0 , p. 40.
  4. Leo Truchlar: Edward Bond. In: Horst W. Drescher (Hrsg.): Letteratura inglese del presente in singole rappresentazioni (= edizione tascabile di Kröner. Volume 399). Kröner, Stoccarda 1970, DNB 456542965 , p. 488 s. Vedi anche Bernhard Fabian : La letteratura inglese. Volume 2: Autori. Deutscher Taschenbuch Verlag, 3a edizione, Monaco 1997, ISBN 3-423-04495-0 , p. 40 f.
  5. Peter Petersen : "Hans Werner Henze e Edward Bond - opere congiunte". In: genere, genere, canzone. Nuove prospettive di ricerca sul lavoro di Hans Werner Henze, a cura di Antje Tumat / Michael Zywietz, Hannover 2019, pp. 45-53.
  6. Peter Petersen : "Veniamo al fiume - Raggiungiamo il fiume. L'opera magnum di Hans Werner Henze dagli anni" politici "dal 1966 al 1976. In: Hans Werner Henze. Le lezioni del simposio internazionale presso l'Istituto Musicologico dell'Università di Amburgo 2001, A cura di Peter Petersen, Lang, Francoforte sul Meno 2003, pagg. 25–40.
  7. Peter Petersen : "Cliché come soggetto. Il gatto inglese di Hans Werner Henze e il suo diario di lavoro. " In: Cliché e Reality in Modern Music. Ed. Ernst Kolleritsch (= Studies on Valuation Research 28), UE, Vienna / Graz 1994, pp. 62–91.
  8. Peter Petersen : "The Orpheus Project di Hans Werner Henze e Edward Bond." In: Il mito di Orfeo dall'antichità al presente. Le lezioni del ciclo di conferenze interdisciplinari all'Università di Amburgo 2003, Ed. Claudia Maurer Zenck (= Hamburger Jahrbuch für Musikwissenschaft Vol. 21). Lang, Francoforte sul Meno 2004, pagg. 133–167.