Blaise Pascal

Blaise Pascal (dipinto del 1691)
Blaise Pascal firma.JPG

Blaise Pascal [ blɛz paskal ]; (Nato giugno 19, 1623 in Clermont-Ferrand ; † 19 mese di agosto, 1662 a Parigi ) è stato un francese matematico , il fisico , uomo di lettere e Christian filosofo .

Vita e lavoro

Infanzia e adolescenza

Pascal proveniva da un'antica famiglia nobile di seconda generazione in Alvernia . Il padre Étienne Pascal (1588-1651) aveva studiato legge a Parigi e un po 'più tardi acquistato la carica di vice-presidente della Corte Suprema fiscale, francese Cour des aiutanti di Auvergne a Clermont-Ferrand . La madre, Antoinette Begon, proveniva da una ricca famiglia di mercanti che aspirava anche alla nobiltà.

Pascal aveva due sorelle, Gilberte , che aveva tre anni più di lui (che in seguito divenne suo amministratore e prima biografa) e Jacqueline , che era di due anni più giovane e la cui madre non si riprese dalla sua nascita, così che Pascal divenne mezzo orfano a l'età di tre anni . Quando aveva otto anni, la famiglia e la loro tata si trasferirono a Parigi perché il padre diede ai bambini, i. H. soprattutto il ragazzo visibilmente dotato che voleva creare migliori opportunità di sviluppo. Ha venduto il suo ufficio giudiziario a un fratello e ha investito la sua fortuna in titoli di stato.

Pascal era malaticcio fin dall'infanzia. Fu quindi istruito dallo stesso padre coltissimo, interessato alla storia naturale, nonché da precettori privati. Già all'età di dodici anni dimostrò il suo spiccato talento matematico e poi, tramite il padre, che frequentava circoli parigini di studiosi e scrittori, trovò collegamento con il circolo di matematici e naturalisti intorno al Père Mersenne , dove, all'età di 16 anni , ha fatto una tesi sulle sezioni coniche impressionate.

Nel 1639 il padre fu sospettato di essere un co-organizzatore di una protesta contro la manipolazione dei tassi di interesse da parte dello Stato. Preferiva nascondersi e fuggire da Parigi. Alla fine del 1639, però, grazie all'intercessione di personaggi di alto rango, Richelieu lo perdonò e gli fu concesso persino di presentargli il figlio.

Rouen

Pascalina dal 1652

Nel 1640 il padre fu nominato commissario reale e capo esattore delle tasse per la Normandia a Rouen . Qui Pascal inventò per lui una macchina calcolatrice meccanica nel 1642 , che in seguito fu chiamata Pascaline ed è considerata una delle più antiche macchine calcolatrici. All'inizio consentiva solo addizioni, ma fu continuamente migliorato nei successivi dieci anni e poté finalmente anche sottrarre ( calcolatore a due specie ). La macchina funzionava sulla base di ingranaggi. Pascal ha ricevuto un brevetto su di esso, ma la ricchezza che sperava dall'invenzione e dalla sua piccola azienda non si è materializzata. Le macchine laboriosamente realizzate a mano individualmente (sono ancora disponibili nove copie su una cinquantina) erano troppo costose per trovare vendite maggiori.

A Rouen, città con università, alta corte ( parlamento ) e ricchi mercanti, la famiglia Pascal faceva buona compagnia, anche se il padre si era reso impopolare a causa della durezza del suo ufficio. Pascal e sua sorella minore Jacqueline, che era dotata in letteratura e i cui tentativi poetici furono incoraggiati dal drammaturgo Pierre Corneille , si muovevano con eleganza in questo ambiente. Suor Gilberte sposò un giovane parente, Florin Périer, nel 1641, che suo padre aveva portato da Clermont-Ferrand come assistente.

Nel 1646, durante la convalescenza del padre dopo un incidente, la famiglia, che in precedenza era stata debolmente religiosa, entrò in contatto con gli insegnamenti del vescovo riformatore olandese Giansenio , che all'interno della Chiesa cattolica rappresentava una dottrina della grazia basata su Agostino , simile alle idee di Calvino . Padre, figlio e figlie divennero pii. Jacqueline ha persino deciso di farsi suora. Pascal, che soffriva di paralisi alle gambe e di dolori costanti, interpretò la sua malattia come un segno di Dio e iniziò a condurre una vita ascetica. All'inizio del 1647 dimostrò lo zelo della sua nuova pietà quando costrinse l'arcivescovo di Rouen a rimproverare un candidato sacerdote che aveva adottato una visione razionalista della religione prima di lui e dei suoi amici.

Lo stesso Pascal, tuttavia, non lasciò che la sua pietà gli impedisse di proseguire gli studi scientifici e matematici. Nel 1646, ad esempio, ripeté con successo i tentativi fatti da Evangelista Torricelli nel 1643 di provare il vuoto , la cui esistenza era stata precedentemente considerata impossibile, e nel 1647 pubblicò i suoi risultati nel trattato Traité sur le vide (vedi anche Il vuoto in Vuoto ).

L'ora di Parigi

Dal maggio 1647 visse con Jacqueline e poco dopo di nuovo con il padre principalmente a Parigi, dove prese contatto con i maggiori giansenisti , ma continuò anche le sue ricerche. In considerazione della resistenza di molti filosofi e naturalisti, tra cui Cartesio , che incontrò più volte a Parigi alla fine di settembre 1647, discusse solo indirettamente della questione del vuoto (vedi anche etere ), ad esempio in un trattato sulla pressione dell'aria . Nel 1648 suo cognato Périer misurò la pressione dell'aria sulla montagna Puy de Dôme alta 1465 metri su ordine di Pascal per dimostrare la sua dipendenza dall'altitudine. Nel 1648 Pascal stabilì la legge dei tubi comunicanti in un altro trattato .

Quando i disordini della Fronda resero difficile la vita a Parigi nella primavera del 1649 , i Pascal si trasferirono ai Périers in Alvernia fino all'autunno del 1650.

Il padre di Pascal morì nell'autunno del 1651. Poco dopo, contro il volere della defunta e anche del fratello, Jacqueline si recò nel monastero rigorosamente giansenista di Port Royal a Parigi.

Per la prima volta, Pascal era da solo. Dato che era, se non ricco, almeno facoltoso e aristocratico, da giovane di mondo iniziò a socializzare nella società parigina e fece amicizia con il giovane Duc de Roannez, che si interessava di filosofia . Nel 1652 lo condusse con alcuni dei suoi amici liberi pensatori, tra cui lo Chevalier de Méré , in un viaggio più lungo, durante il quale Pascal fu introdotto alla filosofia moderna, ma anche all'arte della conversazione socievole. Grazie ai suoi rapporti nel salotto estetico di Madame de Sablé , si occupò ampiamente anche della letteratura di narrativa del suo tempo. Per un attimo pensò anche di comprare un ufficio e sposarsi. Non proviene da lui un anonimo Discours sur les passions de l'amour (“Trattato sulle passioni amorose”) che gli è stato a lungo attribuito perché si inserisce in una certa misura in questa fase glamour della vita .

Nel 1653 scrisse un trattato sulla pressione atmosferica in cui, per la prima volta nella storia della scienza, l' idrostatica è trattata in modo esauriente.

Con le sue nuove conoscenze, in particolare il Chevalier de Méré, Pascal discuteva anche delle possibilità di vincita al gioco d' azzardo , passatempo tipicamente aristocratico. Nel 1653 questo lo portò a dedicarsi al calcolo della probabilità , che avanzò nel 1654 in uno scambio di lettere con il giudice di Tolosa e grande matematico Pierre de Fermat . Hanno principalmente esaminato i giochi di dadi . Contemporaneamente si occupò di altri problemi matematici e pubblicò vari trattati nel 1654: il Traité du triangolo arithmétique sul triangolo di Pascal e i coefficienti binomiali , in cui formulò anche esplicitamente per la prima volta il principio di dimostrazione dell'induzione completa , il Traité des ordres numériques sugli ordini di numeri e le combinazioni su Combinazioni di numeri.

Il triangolo di Pascal . Ogni numero è la somma dei due direttamente sopra di esso. Coefficiente binomiale .

Nella zona di Port-Royal

Nell'autunno del 1654 Pascal fu preso da uno stato d'animo depressivo. Si avvicinò di nuovo a Jacqueline, la visitò spesso nel monastero e si trasferì in un altro quartiere per sfuggire ai suoi amici alla moda. Dopotutto, ha continuato a lavorare su questioni matematiche e scientifiche. Il 23 novembre (forse dopo un incidente con la sua carrozza, non documentato in modo attendibile) ha avuto un'esperienza di risveglio religioso, che ha cercato di registrare durante la notte su un pezzo di carta conservato, il Mémorial .

Dopo ciò si ritirò dalla società parigina per poter vivere pienamente la sua pietà. Il suo unico contatto erano ormai gli "eremiti" giansenisti (francese: solitaires ), studiosi e teologi che si erano stabiliti nei pressi del monastero di Port-Royal des Champs e che frequentava frequentemente. Intorno al 1655 ebbe qui la leggendaria conversazione con il suo nuovo confessore Louis-Isaac Lemaistre de Sacy (1613–1684) Entretien avec M. de Saci sur Épictète et Montaigne (1655), in cui si trovava tra i due poli dello scetticismo di Montaigne e dello stoico etica Epiktets offre già un abbozzo di antropologia che svilupperà più tardi nei Pensées .

La guarigione di sua nipote Marguerite Périer nel 1656 , che era stata liberata da un'ulcera all'occhio dopo una visita a Port Royal, rafforzò anche la fede di Pascal. Allo stesso tempo iniziò a scrivere scritti motivati ​​religiosamente e teologicamente in un dialogo scientifico con i solitari , in particolare Antoine Arnauld e Pierre Nicole . Come sempre si occupò anche di questioni pratiche, ad esempio nel 1655 con la didattica della prima lettura per la scuola gestita dai solitari .

Con la sua cosiddetta “seconda conversione” (cfr Mémorial ) era entrato in una situazione in cui i giansenisti ortodossi, pii e rigorosamente morali erano diventati una seccatura per i gesuiti più lassisti e conciliatori, ma anche consapevoli di potere . Quando nel 1655 si arrivò ad aprire un conflitto perché Arnauld come giansenista era stato escluso dalla facoltà teologica della Sorbona di Parigi , mescolò Pascal e scrisse 1656/57 , una serie di anonimi opuscoli satirici e polemici. Questi ebbero molto successo e furono pubblicati in Olanda nel 1657 con il titolo Provinciales , ou Lettres de Louis de Montalte à un provincial de ses amis et aux RR PP. Anche Jésuites sur la morale et la politique de ces pères ("lettere provinciali, o lettere di L. de M. a un amico di provincia e ai gesuiti sulla moralità e la politica di questi padri") sono state stampate anche come libro. Ci sono diciotto lettere di un immaginario viaggiatore parigino di nome Montalte, le prime dieci delle quali sono indirizzate a un amico immaginario nella sua provincia natale, le successive sei ai padri gesuiti di Parigi in generale e le ultime due specificamente al confessore del re. In queste lettere, Montalte descrive dapprima nel ruolo di un giovane aristocratico teologicamente scalzo e ingenuo come i gesuiti gli spiegano con prudenza e condiscendenza la loro teologia; in seguito, dopo aver praticamente imparato la lezione, comincia a discutere con loro ea prendere i loro insegnamenti ad absurdum in modo tanto astuto quanto arguto. Pascal ha fatto satira e ha attaccato la teologia in qualche modo favorevole al consumo, ma tende ad essere opportunista e spesso sottile - la famosa casistica  - dei gesuiti e ha esposto la loro sete di potere molto mondana. Le Lettres provinciales , sebbene bandite al n. 5, figurano nell'Indice al momento della pubblicazione dell'edizione del libro e furono addirittura bruciate dal carnefice nel 1660, ebbero grande e duraturo successo e a lungo termine segnò l'inizio della la fine dell'onnipotenza dei Gesuiti, almeno in Francia. Per la loro chiarezza e precisione, sono considerati un capolavoro della prosa francese, che ha dato al loro autore un posto tra i classici della storia letteraria francese.

Meno noti erano i quattro pamphlet viziosi con cui Pascal intervenne nel 1658 (al fianco di Arnauld e Nicole) in una faida tra pastori parigini di orientamento giansenista e gesuiti.

Blaise Pascal

Per un breve periodo, tuttavia, i gesuiti mantennero il sopravvento con l'aiuto del re e del papa, il che oscurò gli anni di Pascal. Perché mentre molti dei suoi simpatizzanti si piegavano o tatticavano sotto la pressione delle molestie ufficiali, lui rimaneva indomabile.

In questa situazione nel 1658 iniziò a lavorare in modo più sistematico su una grande apologia della religione cristiana. Aveva fatto i primi appunti per lei nel 1656. Le sue linee di base si possono trovare negli Écrits sur la grâce ("Scritti sulla grazia") scritti ma incompiuti nel 1657 , dove rappresenta la forma della dottrina agostiniana della grazia rappresentata dai giansenisti come il mezzo tra la dottrina calvinista quasi fatalista della predestinazione e l'ottimista dottrina gesuita della grazia e consente al libero arbitrio dell'uomo di decidere della sua salvezza. Per Pascal: “Colui che ci ha creati senza di noi non può salvarci senza di noi”.

Oltre al suo lavoro sui pensées , ha anche ripetutamente proseguito gli studi matematici. Ha calcolato nel 1658, l'area sotto la cicloide con i metodi di Cavalieri e il volume del corpo rotante , che viene prodotto alla rotazione della cicloide attorno all'asse x . Dopo aver trovato lui stesso la soluzione, organizzò un concorso per il problema, che gli valse molti suggerimenti (inadeguati) e una violenta polemica con una persona insoddisfatta.

Nel 1659 apparve la sua opera Traité des sinus des quarts de cercle (Trattato sul seno del quarto di cerchio). Quando Gottfried Wilhelm Leibniz lesse quest'opera a Parigi nel 1673 , ricevette uno stimolo decisivo per lo sviluppo del calcolo differenziale e integrale attraverso la considerazione dei pensieri speciali di Pascal, che Leibniz utilizzò più in generale collegando il cerchio di Pascal come un cerchio di curvatura all'individuo punti di qualsiasi funzione o curva di funzione percepita. Leibniz dice di aver visto una luce in esso che l'autore non ha notato. Da qui deriva il termine triangolo caratteristico .

Con la sua salute già precaria, le cose in questi anni sono andate sempre più in discesa, sicuramente anche a causa del suo stile di vita estremamente ascetico, che lo ha anche debilitato. Nel 1659 non poté lavorare per molte settimane. Tuttavia, nello stesso anno è stato membro di un comitato che ha cercato di avviare una nuova traduzione della Bibbia. Nel 1660 trascorse diversi mesi di convalescenza in un piccolo castello di sua sorella maggiore e suo cognato vicino a Clermont.

All'inizio del 1662 lui e il suo amico Roannez fondarono una compagnia di taxi (" Les carrosses à cinq sous " - "carrozze da cinque dollari"), che segnò l'inizio del trasporto pubblico locale a Parigi.

Morte e ricordo

Il 4 ottobre 1661 Pascal morì la sorella minore Jacqueline. Dalla sua morte, la sua malattia e il suo stato emotivo si erano notevolmente deteriorati. Nell'estate del 1662 fece vendere la sua considerevole famiglia per scopi di beneficenza. Il 18 agosto 1662 si contorse in convulsioni e ricevette l'unzione finale. Morì la mattina dopo all'età di soli 39 anni e 2 mesi nella casa parigina dei Périers. Si dice che le sue ultime parole siano state "Possa Dio non abbandonarmi mai".

Epitaffio di Pasquale nella chiesa di St-Etienne-du-Mont nel V arrondissement di Parigi
Copia la maschera mortuaria Blaise Paskal

Cucito nell'orlo del suo cappotto c'era un pezzo di carta che è diventato famoso come il Mémorial des Blaise Pascal. In esso ha cercato di esprimere la sua esperienza mistica in parole con esclamazioni e parole balbettanti. In esso ha sperimentato il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, non quello dei filosofi e degli studiosi.

L' autopsia eseguita dopo la sua morte ha rivelato gravi problemi allo stomaco e ad altri organi dell'addome, oltre a danni al cervello . La causa della sua morte non è mai stata individuata, sebbene le speculazioni si siano concentrate sulla tubercolosi, sul cancro gastrico o su una combinazione dei due. I mal di testa di cui ha sofferto per tutta la vita sono generalmente attribuiti alla sua lesione cerebrale.

Nella chiesa parrocchiale di Saint-Étienne-du-Mont dietro il coro riposano le spoglie di Blaise Pascal e un epitaffio lo ricorda. "Davanti a una colonna svettante sotto una lapide di marmo ......".

Dal 1968 al 1993 è stata prodotta in Francia una banconota da 500 franchi , dedicata all'opera e alla memoria di Pascal e che riporta molte informazioni sulla sua vita. Sul davanti è raffigurato accanto un ritratto del fisico della Tour Saint-Jacques . Una figura nascosta della sua maschera mortuaria che si trovava nel monastero di Port Royal ; riportato sul retro della banconota, conservata, fungeva da filigrana.

Inoltre, la somiglianza decorata Pascal diversi francobolli .

Il produttore di cioccolato Chocolat Poulaine ha dedicato a Pascal un pacchetto della sua serie educativa.

I pensieri

Origine ed edizioni del testo

A causa della sua morte prematura, Pascal non è stato in grado di completare le grandi scuse pianificate. Lasciò solo appunti e frammenti, circa 1000 fogli in circa 60 fasci, sulla base dei quali nel 1670 amici giansenisti ottennero un'edizione intitolata Pensées sur la religion et sur quelques autres sujets (" Pensées sulla religione e alcuni altri argomenti") divennero. Questa prima edizione è encomiabile perché i curatori - insoliti per l'epoca - pubblicarono un'opera incompiuta e cercarono così di renderla accessibile. Tuttavia, è problematico in quanto non si sono orientati sul testo originale, anche se è stato conservato come autografo, anche se solo in forma di foglietto, ma hanno utilizzato una delle due copie che i Périer avevano fatto dei mazzi di carte a breve dopo la morte di Pascal. È ancora più problematico perché il materiale testuale ricevuto è stato accorciato secondo vari criteri e, a differenza della copia utilizzata, che aveva in gran parte mantenuto la disposizione delle carte e dei fascicoli, è stato introdotto un nuovo ordine dei frammenti, presumibilmente più plausibile.

Le edizioni moderne sono il risultato di una fortunata storia filologica del XIX e XX secolo. A cominciare dal fatto che il filosofo Victor Cousin nel 1842, in una relazione all'Académie française, indicò la necessità di una nuova edizione dei Pensées vista l'evidente inadeguatezza della prima edizione, che tutti i curatori avevano seguito fino ad allora , seppur per lo più con ripetuti tagli e/o ulteriori modifiche. Nel 1844, infatti, Prosper Faugère tentò per la prima volta un'edizione completa basata sulle note originali di Pascal, che, tuttavia, fu ampiamente liberamente riordinata in sezioni e sottosezioni secondo criteri di contenuto. Questo principio fu continuato e presumibilmente perfezionato da altri editori, il più famoso dei quali fu Léon Brunschvicg con la sua edizione dal 1897 al 1904.

Intorno al 1930, la ricerca ruppe con l'idea sbagliata che i foglietti di carta di Pascal erano in definitiva fuori servizio. Piuttosto si riconobbe che almeno 27 fascicoli (dopo il 1° esemplare o 28 dopo il 2° esemplare, cioè circa 400 fogli) corrispondevano ad altrettanti capitoli previsti da Pascal e mostrano certamente un ordine interno. Anche altri fascicoli si sono rivelati più omogenei e ordinati di quanto si pensasse in precedenza, tanto che si è passati alle edizioni (soprattutto Louis Lafuma, 1952 e così via dopo la cosiddetta 1a copia; 1976 Philippe Sellier dopo la 2a copia, il - come scritto in ordine consecutivo - riproduce lo stato del patrimonio con maggiore precisione rispetto alla prima copia realizzata in singoli fascicoli a fini redazionali), che corrispondono nel testo agli autografi e nella disposizione seguono in gran parte le due copie (perché nel 1710/11 il nipote di Pascal Louis Périer aveva nella migliore intenzione di riordinare tutte le note e incollarle su grandi fogli). Ricerche più recenti sono riuscite anche a elaborare più chiaramente il contesto in cui i frammenti si sono originati utilizzando mezzi filologici (analisi della filigrana, ecc.) (Pol Ernst, 1991).

Queste edizioni più recenti sono ricostruzioni dello stato della tenuta e del pensiero, nonché delle intenzioni di Pascal di organizzare il materiale in quel momento. Resta aperta la questione di come sarebbe stata l'opera se Pascal avesse potuto completarla (e se avrebbe mai potuto completarla).

Panoramica dei contenuti

I capitoli 27 e 28 citati mostrano il percorso che Pascal ha voluto seguire nell'argomentazione della sua Apologia del cristianesimo. L'apologia è divisa in due parti: “Prima parte: la miseria dell'uomo senza Dio. Seconda parte. Felicità umana con Dio ”(Laf. 6). I capitoli tracciano prima un quadro drammatico della situazione umana sotto i titoli "Nulla - miseria - noia - opposti - distrazione" ecc., eseguiti con brillanti formulazioni paradossali, ironiche, poi si rivolgono ai filosofi alla ricerca del "bene supremo" e trovare nel cristianesimo la dissoluzione delle aporie dell'esistenza umana. La seguente parte storico-teologica fa ampio uso degli elementi dell'esegesi dei Padri della Chiesa, come veicolati da Port-Royal - sia pure in una forma "moderna", molto storicizzante - e non si fonda quindi sul moderno biblico storico-critico l'esegesi, che a quel tempo era nata solo con Richard Simon . Pascal argomenta con la continuità della storia della salvezza attestata nelle Sacre Scritture, l'interpretazione tipologica delle profezie (come riferimenti all'apparizione di Cristo/Messia), la "permanenza" della religione ebraica (il principio che la vera religione da l'inizio della creazione deve essere presente, cfr Agostino d'Ippona , Retractationes 1,12,3) e il principio ermeneutico dell'amore come chiave della Sacra Scrittura (Laf. 270). La “prova” non conduce direttamente alla fede, ma è uno “strumento” (Laf. 7) della grazia. Lo scopo delle scuse di Pascal è la conversione degli atei o dei dubbiosi.

Il materiale organizzato dei Pensées contiene i grandi ed elaborati testi antropologici “Disparità dell'uomo” (Laf. 199) sulla posizione dell'uomo tra l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande, “Dispersione” (Laf. 136) sulla distrazione dal pensare il situazione reale, segnata dalla miseria e dalla morte, dal piacere e dalla distrazione, tra le altre cose L'unità del pensiero di Pascal dai suoi scritti matematici a quelli teologici è resa evidente dal famoso frammento sui tre ordini di corpo, spirito e amore o santità (Laf. 308). La scommessa di Pascal non è classificata in uno dei 27 o 28 capitoli , secondo cui la fede in Dio non è solo corretta ma anche ragionevole, perché: “Se vinci, vinci tutto, e se perdi, non perdi nulla”( Laf. 418). Secondo gli appunti di Pascal (Laf. 11), come il “testo introduttivo” alla ricerca di Dio (Laf. 427), dovrebbe precedere il filo del pensiero (cfr. l'edizione di Sellier del Penséss “d'après l'” ordre »pascalien”, 2004).

ricezione

In un'epoca che già insisteva chiaramente sulla separazione tra credenza e conoscenza, Pascal rappresentava nella sua vita e nella sua opera il principio dell'unità di tutto l'essere. Per lui, la preoccupazione per i problemi scientifici così come per le questioni filosofiche e teologiche non significava contraddizione; Tutto ciò gli servì per l'immediato approfondimento delle sue conoscenze. La sua percezione di "intelligenza / ragion du coeur" - solo l'interazione di mente e cuore può essere la base della conoscenza umana - come la forma più essenziale di conoscenza completa è registrata dai suoi seguaci come visionaria ed esemplare nel corso dei secoli.

Fino ad oggi, Pascal è considerato un eloquente apologeta del cristianesimo e un sostenitore di una profonda etica cristiana. Critici del cristianesimo come l' abate Meslier o Voltaire quindi lo attaccarono presto come un avversario di alto rango. Nel 1793 la sua tomba fu profanata nella chiesa di St-Étienne-du-Mont .

Johann Wolfgang von Goethe autorizzò nella sua " edizione finale dell'opera " una stampa del 1772 - probabilmente non proveniente da lui - recensione con la frase: "Dobbiamo dirlo ancora: Voltaire, Hume , La Mettrie , Helvetius , Rousseau e tutta la loro scuola, hanno la morale e la religione non furono danneggiate tanto quanto il severo, malato Pascal e la sua scuola».

Friedrich Nietzsche ha avuto a che fare con Pascal per tutta la vita. Per lui Pascal è «l'ammirevole logico del cristianesimo»; "Pascal, che quasi amo perché mi ha insegnato all'infinito: l'unico cristiano logico". Ci sono giudizi che esprimono insieme ammirazione e rifiuto: Nietzsche vedeva in Pascal, come in Schopenhauer , qualcosa come un degno avversario. Vedeva anche un legame sostanziale tra questi due: “ Senza la fede cristiana , diceva Pascal, tu stesso, come la natura e la storia, diventi 'un monstre et un caos'. Questa profezia si è adempiuta : dopo la debole-ottimista 18 ° secolo la gente verhübscht e verrationalisiert avevano [...] in un certo senso sostanziale, Schopenhauer il primo movimento Pascal di nuovo prende [...] la nostra incapacità di riconoscere la verità , è la conseguenza della nostra corruzione , del nostro declino morale : così Pascal. E così fondamentalmente Schopenhauer.” In Pascal Nietzsche può localizzare la sua critica al cristianesimo: “Il cristianesimo non dovrebbe mai essere perdonato per aver rovinato persone come Pascal. [...] Contro cosa si combatte nel cristianesimo? Che voglia spezzare i forti, che scoraggi il loro coraggio, approfitti delle loro brutte ore e della loro stanchezza, voglia trasformare la loro orgogliosa sicurezza in inquietudine e angustia di coscienza […] finché il forte perisca in eccessi di disprezzo di sé e autolesionismo: quel genere raccapricciante di perire, il cui esempio più famoso è dato da Pascal».

I critici moderni come Aldous Huxley, altrimenti relativamente cauto, sono andati oltre nella loro critica, anche se in modo psicologizzante. Pascal ha fatto del suo bisogno una virtù - i suoi disturbi fisici e la sua incapacità di provare vera passione - e lo ha camuffato con parole sante. Peggio ancora: usò il suo considerevole intelletto per incoraggiare gli altri ad adottare una visione del mondo che fosse ugualmente ostile a questo mondo. Citazioni di Pascal come: "Deviare dalla via di mezzo significa deviare dall'umanità" e altre ci hanno solo tentato di comprenderlo come un pensatore moderato nel senso aristotelico. Huxley ritiene che questo fosse solo un lato teorico di Pascal. Nella vita reale, come si può dimostrare nella sua quotidianità, Pascal era molto coerente - oggi si direbbe: fondamentalista. Parole dalla penna di Pascal come: “L'infermità è lo stato naturale del cristiano; perché solo nell'infermità una persona è come dovrebbe essere sempre "rifletterebbe l'atteggiamento cupo del filosofo. Per le sue brillanti formulazioni e per le esperienze spirituali descritte in modo impressionante, Pascal sarebbe considerato un "campione di una nobile causa", mentre - per quanto riguarda il suo lato filosofico-cristiano - era solo un asceta malato. In contrasto con Nietzsche, non ha resistito ai suoi disturbi, ma li ha usati come prova gradita di una vita terrena senza valore, secondo Huxley.

Filosofico è la ripresa da parte di Karl Löwith della critica di Voltaire e la sua preoccupazione per l'“Apologia” o l'interpretazione critica dell'approccio di Pascal alla storia dell'ontologia funzionale moderna da parte di Heinrich Rombach . Teologicamente importanti sono, ad esempio, la grande interpretazione di Hans Urs von Balthasar nella sua opera “Herrlichkeit” o “La coscienza cristiana: esperimenti su Pascal” di Romano Guardini . Gli ultimi interpreti non fanno commenti puntuali su determinate questioni personali e lavorative, ma si occupano piuttosto dell'intera opera che hanno lasciato. C'è un'ampia ricerca Pascal non solo in Francia, ma anche negli Stati Uniti e in Giappone, per esempio.

La Chiesa evangelica in Germania onora Pascal con un giorno di ricordo nel Calendario evangelico dei nomi il 19 agosto . Nel luglio 2017 ha fatto scalpore la notizia che papa Francesco era favorevole alla beatificazione di Pascal.

Pascal come l'omonimo

I seguenti prendono il nome da Pascal:

fisica

matematica

Informatica

  • la Pascaline , la macchina calcolatrice inventata da Pascal nel 1642
  • i linguaggi di programmazione Pascal e Object Pascal , a causa della sua invenzione di una macchina calcolatrice

filosofia

astronomia

varie

Diverse scuole in Germania sono state intitolate a Pascal; come il Pascalgymnasium di Münster.

Opere (selezione)

  • Essai pour les coniques. (1640)
  • Esperienze nouvelles touchant le vide. (1647)
  • Récit de la grande expérience de l'équilibre des liqueurs. (1648)
  • Traité du triangolo aritmetica. (1654)
  • Le Provinciali . (Lettere 1656–1657)
  • Elemento di geometria. (1657)
  • De l'Esprit géométrique et de l'Art de persuader. (1657)
  • Storia della roulette. (1658)
  • L'arte del persuasore. (1660)
  • Pensées sur la religion et autres sujets (1669, postumo)

traduzioni in tedesco

Una traduzione completa dell'opera letteraria (senza gli scritti scientifici) esiste solo in formato elettronico:

  • Pasquale nel contesto. Funziona su CD-ROM - francese/tedesco. Tradotto da Ulrich Kunzmann. Worm, Berlino 2003 (=  letteratura nel contesto su CD-ROM 19), ISBN 3-932094-35-2 .

Le edizioni del libro attualmente rilevanti dell'opera letteraria in tedesco:

  • Jean-Robert Armogathe (a cura di): Pensieri sulla religione e alcuni altri argomenti / Blaise Pascal . Reclam (RUB 1622), Stoccarda 1997, ISBN 3-15-001622-3 , p. 571 .
  • Pensieri. Tradotto da Ulrich Kunzmann. Commento di Eduard Zwierlein. Suhrkamp (=  Suhrkamp Study Library. Vol. 20), Berlino 2012, ISBN 978-3-518-27020-2 .
  • Lettere alla provincia = Les provinciales (tra gli altri) . Schneider, Heidelberg 1990, ISBN 3-7953-0603-5 (Volume 3 delle opere).
  • Lettere di Blaise Pascal . Hegner, Lipsia 1935.
  • Albert Raffelt (a cura di): Piccoli scritti su religione e filosofia . Meiner, Amburgo 2005, ISBN 3-7873-1769-4 (Biblioteca filosofica 575).
  • Oeuvres théologiques et philosophiques, theolog.U. Philosoph. Fabbriche. Berlino 1840–1841 urn : nbn: de: hbz: 061: 1-494939

letteratura

  • Donald Adamson : Blaise Pascal: matematico, fisico e pensatore su Dio . Macmillan, Londra/New York 1995.
  • Jean Firges : Pascal e Teilhard de Chardin . Due visioni del mondo in conflitto (= Letteratura e filosofia delle serie esemplari. Vol. 32). Sonnenberg, Annweiler am Trifels 2011, ISBN 978-3-933264-65-7 .
  • Lucien Goldmann : Il Dio nascosto. Studio della tragica visione del mondo nei “Pensées” Pascal e nel teatro Racines . tedesco prima Luchterhand, Neuwied 1971 e altri; Suhrkamp, ​​​​Francoforte 1985 (stw 491; prima Parigi 1955).
  • Romano Guardini : Coscienza cristiana: esperimenti su Pascal , 1935.
  • Manfred Heeß: Blaise Pascal: Pensiero scientifico e fede cristiana (= scritti di Friburgo sulla filologia romanza. Vol. 33). Fink, Monaco 1977.
  • Hans Loeffel: Blaise Pascal (= Vita mathematica. Vol. 2). Birkhäuser, Basilea 1987. in linea
  • Hermann Reuchlin : La vita di Pascal e lo spirito dei suoi scritti si basano in parte su manoscritti ritrovati con indagini sulla moralità dei Gesuiti. Stoccarda 1840 online  - Internet Archive
  • Hans-Martin Rieger : Pensare umanamente - giustificare la fede: Blaise Pascal e i modelli di giustificazione filosofico-religiosa della modernità . De Gruyter, Berlino 2010, ISBN 978-3-11-024778-7 .
  • Wilhelm Schmidt-Biggemann : Blaise Pascal ( serie di pensatori di Beck ). Beck, Monaco di Baviera 1999.
  • Theophil Spoerri : il secondo fine di Pascal. Furche, Amburgo 1958.
  • Pensieri di Blaise Pascal . Renouard, Parigi 1812 (2 volumi) digitalizzato
  • Robert Hugo Ziegler: Lettera e spirito. Pascal ei limiti della filosofia . V&R unipress, Gottinga 2010. ISBN 978-3-89971-790-7 .
  • René Taton : Pascal, Blaise . In: Charles Coulston Gillispie (a cura di): Dizionario di biografia scientifica . nastro 10 : SG Navashin-W.Piso . Figli di Charles Scribner, New York 1974, p. 330-342 .

link internet

Commons : Blaise Pascal  - Album con immagini, video e file audio

Evidenze individuali

  1. ^ Blaise Pascal: Traite au Triangle Arithmetique , p.7, Consequence douziesme, Le 1a e 2a versione digitalizzata di un'edizione del 1665
  2. Oskar Becker, Fondamenti di matematica , Suhrkamp
  3. Lütz, M.:Gott. Una piccola storia del più grande , Knauers Taschenbuch Verlag. Monaco di Baviera 2009
  4. Illustrazione e traduzione su nwerle.at
  5. a b Blaise Pascal. Estratto il 14 marzo 2021 .
  6. Blaise Pacal / colnect.com. Estratto il 14 marzo 2021 .
  7. MeisterDrucke: Blaise Pascal, matematico e fisico francese (# 533321). Consultato il 14 marzo 2021 .
  8. a Francoforte apprese le pubblicità dell'8 settembre 1772, vedi le opere di Goethe: Edizione completa ultima mano. Volume 33, Verlag Cotta, 1830, pagina 85 ; "Provenendo da Schlosser { Johann Georg Schlosser } ": Ed. Elke Richter, Georg Kurscheidt: Johann Wolfgang Goethe: Lettere: Edizione storico-critica. Volume 1 di Johann Wolfgang von Goethe: Lettere. Verlag Walter de Gruyter, 2008, pagina 436
  9. ^ F. Nietzsche: Estate. KSA 12, 10 [58], pagina 531.
  10. ^ Lettera di Nietzsche a Georg Brandes , 20 novembre 1888. KSB 8, n° 1151, p.483.
  11. ^ F. Nietzsche: Estate. KSA 12, 9 [189], pagina 445.
  12. ^ F. Nietzsche: Estate. KSA 13, 11 [55], pagina 27 e segg.
  13. ^ Rombach: Sostanza - Sistema - Struttura, Volume 2. Friburgo 1966
  14. Da Balthasar: Herrlichkeit , Vol. 2, Einsiedeln 1962
  15. ^ Blaise Pascal nel Lessico Ecumenico dei Santi
  16. Papa apparentemente per la beatificazione di Blaise Pascal. In: religion.orf.at. 13 luglio 2017. Estratto il 30 novembre 2017 .
  17. Pubblicato in appendice in: Traitez de l'équilibre des liqueurs et de la pesanteur de la masse de l'air , Parigi 1663 ( digitalizzato ), pp. 165 ss.
  18. ^ Versione digitalizzata di un'edizione del 1665
  19. con lett. e curriculum vitae di Pascal, sottolineando il suo giansenismo