Anna Bolena

Dati di lavoro
Titolo: Anna Bolena
Titolo originale: Anna Bolena
Frontespizio del libretto, Milano 1830

Frontespizio del libretto, Milano 1830

Forma: Tragedia lirica in due atti
Lingua originale: italiano
Musica: Gaetano Donizetti
Libretto : Felice Romani
Fonte letteraria: Enrico VIII di Marie-Joseph de Chénier e Anna Bolena di Alessandro Pèpoli
Prima: 26 dicembre 1830
Luogo della prima: Teatro Carcano , Milano
Tempo di esecuzione: circa 3 ore
Luogo e ora dell'azione: Inghilterra 1536
persone
  • Enrico VIII ( Enrico VIII ), Re d'Inghilterra ( Basso )
  • Anna Bolena ( Anne Boleyn ), moglie di Enrico VIII ( soprano o soprano di coloratura drammatica )
  • Giovanna ( Jane Seymour ), dama di compagnia di Anna (soprano; oggi principalmente mezzosoprano )
  • Lord Rochefort (Rochford), fratello di Anna (basso)
  • Lord Riccardo Percy ( tenore )
  • Smeton, Page e Musician of the Queen ( alto o coloratura alto)
  • Sir Hervey, ufficiale del re (tenore)
  • Cortigiani, ufficiali, signori, cacciatori, soldati ( coro e comparse)

Anna Bolena (nella versione tedesca "Anna Bolena") è un'opera (nome originale: "tragedia lirica") in due atti di Gaetano Donizetti . Il libretto è stato scritto da Felice Romani . I drammi Henri VIII (1791) di Marie-Joseph de Chénier e Anna Bolena (1788) di Alessandro Pèpoli servirono come modelli letterari . Il modello storico per il personaggio del titolo era Anne Boleyn . La prima ebbe luogo il 26 dicembre 1830 al Teatro Carcano di Milano con Giuditta Pasta nel ruolo del protagonista.

Poiché l'opera nel suo insieme (a seconda della scelta del tempo) dura ben tre ore ed è quindi più lunga di molte opere donizettiane, in alcune rappresentazioni vengono eseguiti colpi e tagli più grandi.

complotto

La storica Anna Bolena

preistoria

L'opera è ambientata in Inghilterra nel 1536, tre anni dopo che il re Enrico VIII sposò la sua seconda moglie Anna Bolena . Nell'opera apprendiamo che Anna in realtà amava Lord Percy, che però fu bandito dall'Inghilterra da Enrico per allontanarlo dalle vicinanze di Anna. Anna cedette alla sua dipendenza dall'onore e dalla fama al fianco del sovrano d'Inghilterra e sposò il re.

Intanto Enrico è già stanco di lei e invece appassionatamente innamorato della dama di compagnia e confidente di Anna Giovanna Seymour .

primo atto

Scena 1

Al Castello di Windsor i cortigiani attendono l'arrivo del re. Sospettano che il re abbia una nuova amante e sussurrano compassionevolmente dell'imminente caduta della regina Anna. La stessa Giovanna Seymour è tormentata da una coscienza sporca.

Quando appare Anna, è stupita dall'atmosfera triste e chiede al paggio Smeton di rallegrare l'umore dei cortigiani e la propria malinconia con una canzone. Ma quando Smeton, che lui stesso è segretamente innamorato di Anna, si fa una serenata in oscure allusioni al "primo amore", la Regina lo interrompe, allarmata. Piange segretamente il suo amore profondo per Lord Percy. In una conversazione con Giovanna, Anna confessa quanto si senta infelice e sola nel suo matrimonio e implora la sua dama di compagnia di non lasciarsi mai sedurre dallo splendore di un trono regale.

Giovanna rimane sola e con la coscienza sporca. Ha paura che la regina scopra di essere lei stessa la loro rivale. Poiché teme anche per la sua buona reputazione, chiede al re quando appare di rompere la relazione con lei. Ma quest'ultimo interpreta completamente sbagliato il desiderio della sua amata. Pensa che Giovanna voglia essere regina. Questo lo incoraggia a separarsi dalla sua odiata moglie il prima possibile.

scena 2

Il re sta facendo un gioco vergognoso: per condannare sua moglie per adulterio, riporta a casa l'esiliato Lord Percy dal suo esilio. Nel parco del castello incontra Lord Rochefort, fratello di Anna, completamente sorpreso. Percy gli confessa quanto fosse infelice lontano dall'Inghilterra e che non ha mai dimenticato Anna. Rochefort lo avverte.

Enrico e Anna appaiono nel bel mezzo di una battuta di caccia, e quando l'ignara regina vede il suo ex amante, è completamente confusa. Enrico invita ipocritamente Percy a restare a corte.

scena 3

In un'anticamera degli appartamenti della Regina. Il paggio Smeton, da ardente ammiratore di Anna, le ha recentemente rubato un ritratto in miniatura . Ma ora si pente di quello che ha fatto, e dopo aver baciato il ritratto un'ultima volta, vuole riportarlo al suo posto originale. Viene interrotto dall'arrivo improvviso di Anna e di suo fratello Rochefort; Smeton si rifugia rapidamente dietro una tenda, da dove può osservare cosa sta succedendo.

Sebbene Anna sia molto preoccupata per la richiesta di Rochefort di ricevere Percy in un'udienza privata potenzialmente compromettente , lo lascia venire un'ultima volta. Quando Percy confessa che il bagliore del suo amore per lei non si è mai spento, lei gli confessa di essere mortalmente infelice nel suo matrimonio e nel suo status di regina, ma lo esorta risolutamente ad andare: dovrebbe andare il più lontano possibile , all'estero, cerca la felicità con un'altra donna e potrebbe non rivederla mai più. Percy è così disperato dopo che vuole uccidersi con la spada. Dietro le quinte, Smeton fraintende la situazione: pensa che Percy voglia uccidere Anna. Emerge rapidamente dal suo nascondiglio per proteggere la regina dal presunto attacco. Proprio in quel momento entra in scena il re. Tremante, il paggio lascia cadere la foto di Anna dal farsetto. Ciò fornisce al re la tanto agognata "prova" che sua moglie lo sta tradendo non solo con Percy, ma anche con il suo paggio. Contrariamente alle proteste e alle richieste di Anna, fa arrestare tutti e tre e Rochefort.

Giuditta Pasta come Anna Bolena, 1830 ca

Secondo atto

Scena 1

Nella stanza in cui è detenuta, Anna non ha più false speranze: sa che il suo destino è segnato. Quando il re ha Hervey rimuovere le sue dame di compagnia, si inginocchia in preghiera. Arriva Giovanna e raccomanda alla sua amante (apparentemente sotto l'influenza del re) di dichiararsi colpevole per salvarsi dall'esecuzione; non c'è altra via d'uscita. Anna è molto sconcertata per questo e rifiuta una bugia così disonorevole, e quando Giovanna cita l'amante di Enrico, chiede il suo nome. Ma quando Giovanna parla evasivamente solo di “una donna sfortunata”, Anna si infuria e la maledice nella più grande indignazione, dolore e disgusto. Ma attraverso il crescente orrore di Giovanna, la regina si rende finalmente conto di essere lei stessa la sua rivale. Anna cade dalle nuvole ed è completamente fuori di sé per questa scoperta; ma poi i suoi sentimenti lasciano il posto a una pietà che perdona: non è Giovanna la vera colpevole, ma il suo seduttore, il re.

scena 2

Il tribunale si riunisce nella camera di consiglio dei pari . Per salvare colui che adora, il paggio - istigato dal re - dice la menzogna e si dichiara colpevole. Il re quindi accusa sua moglie e Lord Percy. Questo è così disperato e allo stesso tempo provocatorio che afferma che Anna è in realtà la sua legittima moglie e che il suo matrimonio con Enrico è quindi invalido. Anna quasi sviene per questo scandalo, ma realizza i buoni propositi e ne rimane incantata. Il re indignato ha portato via i due.

Giovanna fa un ultimo tentativo per salvare la vita di Anna. Quando Hervey pronuncia la condanna a morte, anche le signore ei signori chiedono clemenza. Giovanna di nuovo prega con fervore il re di risparmiare sua moglie; ma questo rimane duro.

scena 3

Nei sotterranei della Torre di Londra. Lord Percy e Rochefort vengono condannati a morte, ma Hervey porta loro la notizia che il re li ha graziati. Ma quando scoprono che Anna non sarà risparmiata, rifiutano con onorevole lealtà nei suoi confronti e sono pronti a morire.

Prima dell'esecuzione, le dame di compagnia sono piene di pietà per Anna. Quando appare, dimostra che ha perso la testa: con sentimenti contrastanti, crede di essere nel giorno delle nozze con Enrico e rivive il tempo del suo primo grande amore con Percy. Si sveglia dal delirio solo per un breve periodo quando vengono portati gli altri detenuti. Si inginocchia in una preghiera accorata, ma viene riportata alla realtà da suoni allegri e spari e deve apprendere che Enrico sta celebrando il matrimonio con Giovanna nello stesso momento. Anna implora Dio di perdonare la coppia peccatrice. Alla fine, tutti i condannati vengono portati dal boia.

Strumentazione

La formazione orchestrale dell'opera comprende i seguenti strumenti:

Numeri musicali

primo atto

  • N. 1. Introduzione: Né venne il Re? (Coro)
  • No. 2. Sortita: Ella di me sollecita (Giovanna)
  • No. 3. Scene and Romanza - Cavatina: Deh non voler costringere (Smeton) - Come, innocente giovane (Anna, choir)
  • No. 4. Scena e duetto: Tutta in voi la luce mia (Enrico, Giovanna)
  • No. 5. Scena e Cavatine: Da quel dì che, lei perduta (Percy, coro)
  • No. 6. Scena e quintetto: Io sentii sulla mia mano (Anna, Enrico, Hervey, Percy, Rochefort, coro)
  • N. 7. Scena e Cavatine: Ah, parea che per incanto (Smeton)
  • No. 8. Scena e duetto: S'ei t'abborre, io t'amo ancora (Percy, Anna)
  • No. 9. Finale I: Tace ognuno, è ognun tremante (Enrico, Smeton, Percy, Anna, Rochefort, Giovanna, choir)

Secondo atto

  • No. 10. Introduzione: Oh, dove mai ne andarono (coro)
  • Scena n°11 e duetto: Sul suo capo aggravi un Dio (Anna, Giovanna)
  • N. 12. Coro, scena e trio: Ebben? Dinanzi ai giudici - Ambo morrete, o perfidi (Enrico, Anna, Percy)
  • No. 13 scena e aria: Per questa fiamma indomita (Giovanna, coro)
  • N. 14. Recitativo, scena e aria: Vivi tu, te ne scongiuro (Percy)
  • No. 15. Coro Chi può vederla a ciglio asciutto
  • N. 16. Scena e Finale II: Piangete voi? - Al dolce guidami (Anna) - Coppia iniqua

Design musicale

Gaetano Donizetti

Anna Bolena è uno dei capolavori riconosciuti di Donizetti e la sua musica qui è di qualità e ispirazione costantemente elevate. Fu la sua prima opera in cui sviluppò il proprio stile maturo e con la quale varcò completamente il confine con il romanticismo . Mentre nella sua Elisabetta al castello di Kenilworth, che scrisse appena un anno e mezzo prima, usava ancora frasi rossiniane in stile coloratura - fu scritta anche per la sua ex roccaforte di Napoli e con uno dei cantanti preferiti di Rossini, Giovanni David , nell'ensemble - di cui Anna Bolena quasi nulla da sentire. Il canto fiorito qui non è affatto abbandonato, ma i decori e la coloratura sono più originali, meno ostentati, e più dolcemente fusi con la melodia coerentemente espressiva e nobile . Lo specialista di Donizetti William Ashbrook ha descritto l'aria finale di Anna "Al dolce guidami" come "forse l'esempio più bello di coloratura che viene utilizzato per il suo effetto drammatico e non solo come ornamento".

Questo stile d'opera, sebbene belcantista , ma chiaramente disintossicato dall'esuberante ornamentazione di coloratura dell'era rossiniana, non è del tutto privo di modello e sembra essere basato sulle opere di Bellini Il pirata (1827) o La straniera (1829), che erano state scritto fino a quel momento . Non è poi del tutto improbabile che anche Giuditta Pasta , prima interprete del personaggio del titolo, famosa per la sua grande espressività e tavolozza, abbia avuto una certa influenza sulla composizione di Donizetti, come fece (poco dopo) con Bellini; del resto Donizetti è stato ospite al Pasta nella sua villa sul lago di Como durante la composizione .

Nonostante quanto detto sopra, l'opera non è una “copia belliniana”, ma un'opera autonoma di Donizetti. La sua composizione orchestrale è un po' più piena e classica di quella di Bellini, ma qui - come a volte in opere precedenti - senza ricordare il suo maestro Mayr . La sua inventiva melodica, che è particolarmente ricca e agile in quest'opera, differisce da Bellini anche nella sua struttura un po' più classica, con più ripetizioni o sequenze , e per lo più archi melodici che non sono così lunghi. Donizetti ha anche meravigliosi momenti elegiaci, ma per il resto tende ad essere un dramma più vario e vivace.

Colpiscono in particolare i numerosi ensemble di grande successo: tre duetti soli , un trio , un quintetto e un breve sestetto nel primo finale . Senza mai perdere di vista la bellezza melodica, il compositore riesce a creare situazioni realistiche, disegnate con sensibilità, drammatiche, piene di sentimenti profondi e sinceri. Le forme dell'opera belcantistica sono accettate, ma allo stesso tempo sono trascese fantasiosamente, evitando ogni formula. Che ci riesca così meravigliosamente è certamente anche merito dell'ottimo libretto di Felice Romani , come già ricordava Ashbrook.

Particolarmente espressivo è l'impegnativo ruolo della protagonista, la cui interprete può ancora una volta tirare fuori tutte le fermate della sua arte nella scena folle finale, musicalmente squisita .

Può essere sorprendente che Donizetti abbia utilizzato del materiale di opere precedenti per comporre quest'opera, che sembrava essere tutta un pezzo, inclusa la sua Gabriella di Vergy , scritta nel 1826 e mai eseguita , e da Otto mesi in due ore ( 1827), Il paria (1829) e Imelda de' Lambertazzi (1830); adottò persino la prima frase dell'Aria finale "Al dolce guidami" dal suo primissimo e nel 1830 a lungo dimenticato Enrico di Borgogna (1818).

Da notare che la parte di Giovanna Seymour cantata dalla giovane Elisa Orlandi in prima assoluta viene eseguita qua e là, selettivamente e in linea con il testo fino al sib grave (simile al ruolo del titolo), ma che è composta essenzialmente in estensione soprano e nel duetto con Anna nel secondo atto viene eseguita addirittura più alta di questa per lunghi tratti, talvolta in registro acuto anche per un soprano normale (es. nell'ultima sezione per lo più tra re '' e b''). Dalla riscoperta dell'opera a metà del XX secolo, Giovanna, come il ruolo di Adalgisa nella Norma di Bellini (prima assoluta: 26 dicembre 1831), è stata solitamente scelta con mezzosoprano - probabilmente per ragioni di politica del casting e/o secondo uno schema tardo romantico da etichettare come colpevole femme fatale , forse anche per rendere più nettamente distinguibili l'una dall'altra le due voci femminili. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, e per periodi di tempo più lunghi, ciò porta a un canto relativamente teso e più faticoso di quanto non sia compatibile con gli ideali del primo belcanto romantico e voluti dal compositore.

Origine e anteprima

Giovanni Battista Rubini come Percy 1830

Nel 1822 Donizetti subì un vero e proprio fiasco con la sua opera Chiara e Serafina alla Scala di Milano . Per non ripetere una simile "disgrazia", ​​raccolse tutte le sue forze nel 1830 quando fu incaricato da un gruppo di ricchi nobili e mercanti di scrivere un'opera per il piccolo Teatro Carcano . Donizetti non ricevette il testo completo del libretto dai rom notoriamente lenti fino al 10 novembre, un mese prima dell'inizio delle prove.

Lo sforzo è stato ripagato: con Anna Bolena , la sua 35esima opera, Donizetti ha finalmente fatto il suo grande salto (non solo) a Milano. La prima assoluta il 26 dicembre 1830 gli procurò un trionfo e lo rese il principale compositore del teatro musicale italiano al fianco di Bellini , la cui opera La Sonnambula fu anche rappresentata in prima assoluta con Pasta e il tenore Rubini pochi mesi dopo nella stessa stagione e nello stesso teatro .

Alla prima rappresentazione al Teatro Carcano di Milano ha cantato accanto a Giuditta Pasta (Anna Bolena) e Giovanni Battista Rubini (Lord Riccardo Percy), Filippo Galli (Enrico VIII), Elisa Orlandi (Giovanna Seymour), Lorenzo Biondi (Lord Rochefort), Enrichetta Laroche (Smeton) e Antonio Crippa (Sir Harvey). Le scenografie sono state progettate da Alessandro Sanquirico.

A parte qualche piccolo taglio e cancellazione, probabilmente operato da Donizetti durante le prove, dopo circa un mese ha rivisto la partitura: nell'Atto I ha scritto una nuova cabaletta all'aria della performance di Percy e ha sostituito il duetto per Anna e Percy “Ei t'aborre . .. Per pietà del mio spaventoso ”con una nuova - nella successiva storia esecutiva dell'opera, tuttavia, fu spesso utilizzato il duetto originale - e nell'atto II una nuova cabaletta per il trio Anna-Percy-Enrico.

Ulteriore cronologia delle prestazioni

Giulia Grisi come Anna Bolena, intorno al 1835

Anna Bolena fu uno dei maggiori successi del compositore; la prima opera di Donizetti fu rappresentata a Parigi e Londra nel 1831 , sempre con pasta e rubini. Nello spettacolo di Parigi (sotto il titolo francese " Anne de Boulen ") la giovane Eugenia Tadolini ha cantato come Giovanna Seymour e Luigi Lablache come Enrico VIII.Tadolini ha poi cantato il ruolo del titolo (incluso Bergamo 1843). Altre famose interpreti del ruolo del titolo nel XIX secolo furono: Giuseppina Ronzi de Begnis (Napoli 1832), Carolina Ungher (tra cui Firenze 1834), Giulia Grisi (tra cui Parigi e Londra 1835), Giuditta Grisi (tra cui Londra 1839), Jenny Lind e Rosina Penco .

Nel mondo di lingua tedesca l'opera andò in scena per la prima volta il 26 febbraio 1833 al kk Hoftheater di Vienna , e nello stesso anno a Dresda . All'estero l'opera si poté ascoltare a Lisbona nel 1834 , a Barcellona nel 1835 , a Porto nel 1837 , a Valencia nel 1840 ea Rio de Janeiro nel 1844 .

L'opera rimase in repertorio fino al 1870, quando fu gradualmente dimenticata.

Anna Bolena è stata riscoperta dopo una produzione a Bergamo nel 1956 e dopo una produzione alla Scala di Milano l'anno successivo con Maria Callas nel ruolo della protagonista. C'è solo una registrazione dal vivo di questa produzione; La Callas ha registrato in studio la folle scena finale . Il ruolo del titolo è stato successivamente cantato sul palco o in concerto da tutti i più importanti interpreti belcantisti del XX secolo, vale a dire Leyla Gencer , Elena Souliotis , Beverly Sills , Montserrat Caballé , Joan Sutherland , Nelly Miricioiu e Edita Gruberova (vedi elenco delle registrazioni di CD ).

Nel 21° secolo, l'opera è già stata rappresentata più volte (dal 2021), incluso il 2011 a Vienna con Anna Netrebko nel ruolo del titolo, Ildebrando d'Arcangelo (Enrico) ed Elina Garanca (Giovanna). Nel 2014 a Roma, c'è stata una prima produzione con strumenti originali , con l' Europa Galante orchestra sotto Fabio Biondi e con Marta Torbidoni (Anna Bolena), Federico Benetti (Enrico), e Laura Polverelli (Giovanna) (vedi elenco di DVD).

Registrazioni (selezione)

cd

DVD

  • 1984 (Toronto): con Joan Sutherland (Anna Bolena), James Morris (Enrico), Judith Forst (Giovanna), Michael Myers (Percy), Janet Stubbs (Smeton) e altri, Canadian Opera Company, Dir.: Richard Bonynge (CBC / VAI)
  • 2011 (Vienna): con Anna Netrebko (Anna Bolena), Ildebrando d'Arcangelo (Enrico), Elina Garanca (Giovanna), Francesco Meli (Percy), Elisabeth Kulman (Smeton) e altri, coro e orchestra dell'Opera di Stato di Vienna, cond.: Evelino Pidò (Deutsche Grammophon)
  • 2014 (Roma): con Marta Torbidoni (Anna Bolena), Federico Benetti (Enrico), Laura Polverelli (Giovanna), Moisés Marín García (Percy), Martina Belli (Smeton) e altri, Belcanto Chorus, Europa Galante (con strumenti originali) , cond.: Fabio Biondi (Versione del 1840; Dynamic)

letteratura

  • William Ashbrook: Donizetti and his Operas , Cambridge University Press, 1983 (2a edizione), pp. 62-67, pp. 317-321, pp. 616-618 (note)
  • Philip Gossett : Anna Bolena e la maturità artistica di Gaetano Donizetti . Clarendon Press, Oxford 1985, ISBN 0-19-313205-2 .
  • Richard Hauser: Felice Romani, Gaetano Donizetti, "Anna Bolena": sull'estetica dell'opera politica in Italia tra il 1826 e il 1831 . Friburgo i.Br. 1980. (Tesi di laurea all'Università di Friburgo dal 1979)

link internet

Commons : Anna Bolena  - raccolta di immagini, video e file audio

Evidenze individuali

  1. ^ William Ashbrook: Donizetti and his Operas , Cambridge University Press, 1983 (2a edizione), p.618 (nota 17)
  2. ^ Norbert Miller: Anna Bolena. In: Enciclopedia del teatro musicale di Piper. Volume 1: Opere. Abbatini-Donizetti. Piper, Monaco/Zurigo 1986, ISBN 3-492-02411-4 , pagina 741.
  3. a b c d e f p. 28, in: William Ashbrook (traduzione: Reinhard Lüthje): " Donizettis Anna Bolena ", testo del libretto per la scatola del CD: Anna Bolena , con Beverly Sills , Paul Plishka , Shirley Verrett , Stuart Burrows , Patricia Kern ua, London Symphony Orchestra , dir.: Julius Rudel (Westminster)
  4. Ashbrook ha anche sottolineato in maniera più generale che “si è finalmente liberato dall'esempio di Rossini”. Vedi: p.28, in: William Ashbrook (traduzione: Reinhard Lüthje): “ Donizettis Anna Bolena ”, testo del libretto per la scatola del CD: Anna Bolena , con Beverly Sills , Paul Plishka , Shirley Verrett , Stuart Burrows , Patricia Kern e altri , London Symphony Orchestra , dir.: Julius Rudel (Westminster)
  5. p. 30, in: William Ashbrook (traduzione: Reinhard Lüthje): " Donizettis Anna Bolena ", testo del libretto per la scatola del CD: Anna Bolena , con Beverly Sills , Paul Plishka , Shirley Verrett , Stuart Burrows , Patricia Kern e altri, London Symphony Orchestra , dir.: Julius Rudel (Westminster)
  6. a b p.27, in: William Ashbrook (traduzione: Reinhard Lüthje): " Donizettis Anna Bolena ", testo del libretto per la scatola del CD: Anna Bolena , con Beverly Sills , Paul Plishka , Shirley Verrett , Stuart Burrows , Patricia Kern e altri, London Symphony Orchestra , dir.: Julius Rudel (Westminster)
  7. a b p. 29, in: William Ashbrook (traduzione: Reinhard Lüthje): " Donizettis Anna Bolena ", testo del libretto per la scatola del CD: Anna Bolena , con Beverly Sills , Paul Plishka , Shirley Verrett , Stuart Burrows , Patricia Kern e altri, London Symphony Orchestra , dir.: Julius Rudel (Westminster)
  8. p.36, in: Don White: Donizetti and the three Gabriellas , booklet text on the CD box: Donizetti - Gabriella di Vergy , con Ludmilla Andrews, Christian du Plessis, Maurice Arthur e altri, Geoffrey Mitchell Chorus, Royal Philharmonic Orchestra, Regia: Alun Francis ( Opera Rara , ORC 3, 1979/1993)
  9. ^ William Ashbrook: Donizetti e le sue opere , Cambridge University Press, 1983, p.317
  10. L'inizio del testo dell'aria in Enrico di Borgogna è "Mi scende all'anima voce d'amore...". Vedi: Jeremy Commons e Don White: Gaetano Donizetti: Enrico di Borgogna , pp. 171-181 (qui: p. 180), nel testo del libretto per il cofanetto del CD: Acent years of Italian Opera - 1810-1820 , Opera Rara , 1985-1987.
  11. ^ Registrazione della rappresentazione del 26 dicembre 1830 al Teatro Carcano nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna .
  12. ^ William Ashbrook: Donizetti and his Operas , Cambridge University Press, 1983 (2a edizione), p.64, p.317f e p.617f (note 12 e 13)
  13. Anne de Boleyn (Gaetano Donizetti) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna
  14. ^ Anna Bolena (Gaetano Donizetti) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna
  15. ^ Anna Bolena (Gaetano Donizetti) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna
  16. ^ Anna Bolena (Gaetano Donizetti) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna
  17. a b Roberto Staccioli: Grisi , in: Dizionario Biografico degli Italiani , Volume 59, 2002, articolo in Treccani (italiano; accesso 14 agosto 2020)
  18. ^ Anna Bolena (Gaetano Donizetti) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna
  19. Vedi l'elenco del repertorio in: Sonja Gesse-Harm: Jenny Lind , articolo lessicale su MUGI - "Music and Gender on the Internet" , University of Music and Theatre, Amburgo (consultato il 18 agosto 2020)
  20. Kurt Gänzl: Rosina Penco, in: Victorian Vocalists, Routledge, Londra / New York, 2017, pp. 501-506; qui: 505
  21. ^ Anna Bolena (Gaetano Donizetti) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna
  22. ^ Anna Bolena (Gaetano Donizetti) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna
  23. ^ Anna Bolena (Gaetano Donizetti) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna
  24. ^ Anna Bolena (Gaetano Donizetti) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna
  25. ^ Anna Bolena (Gaetano Donizetti) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna
  26. ^ Anna Bolena (Gaetano Donizetti) nel sistema informativo Corago dell'Università di Bologna
  27. Maria Callas - Scene folli . Scene da Il Pirata , Anna Bolena e Amleto . Con Philharmonia Orchestra & Chorus, direttore: Nicola Rescigno (EMI, 1959; poi ripubblicato)