Akan

Gli Akan sono un gruppo di popoli dell'Africa occidentale linguisticamente e culturalmente legati che si trovano principalmente nelle aree centrali, orientali e sud-orientali dell'odierna Repubblica della Costa d'Avorio e nella parte centrale e meridionale dell'odierno Ghana .

distribuzione

I popoli Akan sono solitamente differenziati in base al loro sistema politico storico: si parla di Ashanti , Fanti , Denkira, Wassaw, Twifo, Sefwi , Ahafo, Dorma o Domaa, Adansi, Assin , Abrem, Akim , Agona, Gomoa, Akwamu, Akwapim ( Akuapem) e Kwahu . Inoltre, i Baule e gli Agni vivono ancora nel territorio ivoriano come popoli con origini Akan. L'origine Akan è contesa tra gli Ahanta nell'entroterra del Capo delle Tre Cime e i loro vicini nord-occidentali Nzima e Aowin, ma almeno gli Akan fornivano la supremazia politica.

Un'enclave Akan al di fuori del tradizionale stato Akan è il capoluogo di Djerekpanga (a ovest della linea di rottura delle rocce di Fazao, nel nord del Togo) nell'ex regno di Kotokoli . Inoltre, gli Tschokossi (nome Dagbane, si chiamano Anufo) nell'area intorno a Sansanné-Mango nel nord del Togo e nel nord-est dell'odierno Ghana rappresentano un'enclave akanica nel paese altrimenti abitato dai popoli Gur . La città costiera di Anecho ( hist Klein-Popo, sulla costa del Togo) è anche un'enclave akanica, fu fondata intorno al 1680 o poco prima dai profughi Fanti di Elmina (motivo per cui questo tratto di costa fu in seguito chiamato anche costa di Mina).

L'espressione spesso usata Brong (Boron, Abruno) è una designazione Twi generale per tutti gli Akan che non vivono nei boschi, così che il termine collettivo comprende tutti gli Akan a nord della foresta pluviale tra il fiume Comoë e le montagne del Togo. Tom (Haussa: Tonawa) e Inta (Nta) sono altri nomi storici per l'Akan.

Da nessuna parte gli Akan (forse con l'eccezione dei primi stati costieri) immigrarono in aree deserte, in modo che sia culturalmente che religiosamente un certo elemento, più o meno pronunciato, non akanico di una popolazione originariamente nativa tra gli Akan può essere riconosciuto è .

linguaggio

La lingua Akan appartiene alla famiglia linguistica Kwa . Consiste in un gruppo di lingue strettamente correlate, tra le quali ci sono dodici dialetti. Loro includono: B. Ashanti (lingua: Twi ), Fante , Akuapem, Nzema, Akyem, Ahanta , Kwahu e Brong.

storia

origine

Nulla di preciso si può dire sull'origine degli odierni Akan Ghanas e della Costa d'Avorio, poiché non esistono (ancora) prove archeologiche a riguardo. La tradizione orale dell'Akan si riferisce al regno di Kong , che esisteva nel Medioevo nelle sorgenti del Black Volta (nell'ovest dell'odierno Burkina-Faso) e / e all'area del già esistente o successivo Impero Gonja. Da qui si sono trasferiti nella foresta pluviale, che, secondo la tradizione, si divideva tra Ashanti e Fanti. Il nome è spiegato dal cibo trovato nella foresta pluviale dopo che i vecchi accampamenti furono abbandonati a causa di una grande carestia scoppiata durante una guerra con gli Akimers (Akimer significa la nazione Ga in questo contesto). Gli Ashanti trovarono cibo in un arbusto chiamato Shan , mentre i Fantis trovarono il loro cibo principale nell'albero a ventaglio . Il suffisso -ti deriva dal verbo didi = mangiare, o dalla sua forma imperativa dti . Il prefisso A- rappresenta un articolo plurale in questo contesto Le restanti tribù Akan e gruppi etnici non si separarono fino alla caduta dell'Impero Accania a metà degli anni Cinquanta del Cinquecento.

La storia degli Akan prima del loro viaggio nella foresta pluviale è oscura. La teoria di Eva LR Meyerowitz, che ha portato le origini dell'Akan in connessione con il regno storico del Ghana nel Sudan occidentale, è servita come base per nominare lo stato attuale del Ghana, ma era già controversa negli anni '50 ed è usata dagli esperti di oggi in gran parte ignorata , poiché Meyerowitz riproduce alcune interpretazioni errate e interpretazioni errate nelle sue rappresentazioni. Tuttavia, secondo la conoscenza odierna degli studi culturali e degli studi religiosi, è generalmente riconosciuto che molti dei popoli della foresta pluviale dell'Africa occidentale oggi avevano collegamenti con il Nord Africa fino alla regione ebraica nei mitici tempi preistorici. Per quanto riguarda l'Akan si sottolinea che non si vuole implicare che non ci fossero collegamenti tra l'Akan e l'antico Ghana o con l'Egitto; certamente esisteva, ma postulare un'origine diretta dal vecchio regno del Ghana o da altrove è pura speculazione a causa della mancanza di prove.

Cambiamenti climatici come causa di migrazione

Le guerre innescarono sicuramente i movimenti migratori che coprirono l'intera area a sud del Sahara nel Medioevo, ma non furono l'unica o originaria causa. Un altro motivo erano le condizioni climatiche in quel momento. Intorno al 1100 iniziò un periodo di siccità nel clima africano, che terminò il periodo che era durato dal 300 d.C. circa con piogge relativamente abbondanti. Fu solo intorno al 1500 che ci furono di nuovo abbondanti precipitazioni in Africa, come si può vedere dal livello dell'acqua nei grandi laghi dell'Africa, che è diminuito costantemente durante il periodo di siccità. Nel 1154, il geografo e viaggiatore arabo Al-Idrisi attirò per la prima volta l'attenzione sul fatto che il deserto del Sahara stava crescendo. Inoltre, c'è una distribuzione irregolare delle precipitazioni nelle aree della savana attraverso le quali scorre il Niger medio e superiore. Quindi cadi z. B. in anni normali a Djenne circa 500 mm di precipitazione in media, a Timbuktu 200 mm e ad Araouane solo 50 mm. Sebbene dalla prospettiva odierna si stima che le risorse naturali in queste aree sarebbero state sufficienti per fornire cibo alla popolazione nel Medioevo, crisi di approvvigionamento devastanti si sono verificate probabilmente in anni estremi. Ciò è dimostrato dalla carestia in tempi successivi, che ha accompagnato anni estremamente siccitosi. Ne è un esempio la grande carestia “Bari Bouri”, iniziata nel 1738 e durata fino al 1759. Nella sola Timbuktu, circa la metà della popolazione morì di fame o malattie durante questo periodo. È stato anche peggio nelle città della zona del Sahel , che normalmente si nutrivano del traffico di carovane dalla Valle del Niger. Dalla prospettiva odierna, la ragione principale di ciò era la mancanza o l'inadeguatezza dell'urbanistica nelle città locali, che, tuttavia, esisteva già nelle città africane dell'antichità a un livello di sviluppo notevolmente elevato. Forse una delle cause scatenanti delle guerre medievali nel Sudan occidentale è stata la lotta per le risorse alimentari sempre più scarse.

I primi stati della Gold Coast

Tra il 1300 e il 1380, gruppi di Guang sotto la guida dei fratelli Bonde e Gyan lasciarono il regno di Bono (questo accadde durante il regno di Nana Asaman) e si trasferirono sulla costa, a circa 15 miglia da Aguafo (che era poco prima avevano lasciato Bono) fondarono un nuovo insediamento chiamato "Awutu", che letteralmente significa "misto". I nomi successivamente sono risultati in "Afutu", "Effutu" o "Fetu". Quando il feto esplorò l'entroterra costiero, incontrarono l'Etsi (Atsi, Atty), che si era già stabilito qui da circa un secolo. Erano considerati i “fratelli del Bono” che affermavano di essere stati i primi a stabilirsi nella zona. Intorno al 1380 un gruppo di Fetu sotto la guida di Edwe ed Etumpan si ritirò e si spostò verso est, dove trovarono Ogua (Ugwà, Gua, altro nome: Amanforo; in seguito Cape Coast ), oltre a Dwemma e Degho. (Il nome Degho fu successivamente trasferito all'intero entroterra di Ogua.) Feto di Degho fondò Tumpa, in seguito Winnebah , più a est sulla costa intorno al 1515 . Anche se gli abitanti di questi stati sono ora generalmente considerati Fantis, questi primi stati costieri erano probabilmente in gran parte fondati nel Guang, dove l'elemento culturale akanico penetrò e fiorì in tempi successivi. (L'etnia dei fondatori è controversa.)

Quando il regno di Kumbu (Kong) fu distrutto intorno al 1480, migliaia di rifugiati si riversarono di nuovo verso la costa. Qui emerse un gigantesco impero Akan con il nucleo nell'entroterra di Elmina e CapeCoast, che i portoghesi chiamavano "Acanes". Uno dei gruppi Akan, i Diabi (Djabi), si trasferì sulla costa, dove fondarono il proprio stato con Shama come capitale. Il nome della capitale è un'espressione della sua tradizione, che fa riferimento a Walata come luogo di origine, perché "Châmâ" era il nome del paese che circondava Walata nel Medioevo. Il fatto che il primo oro che i primi portoghesi portarono in Europa dalla Gold Coast fosse scambiato con Shama suggerisce che Shama esisteva come insediamento o impero prima della caduta di Kumbu.

Secondo la loro tradizione orale, Ashanti e Fanti si separarono durante la marcia degli Akan verso sud-est.

Negli anni Quaranta del Cinquecento ci fu una guerra nell'intero entroterra Akan della Gold Coast, che andò di pari passo con il crollo dell'impero "Accania". Probabilmente il fattore scatenante è stato la sovrappopolazione combinata con le crisi di approvvigionamento legate al clima. Da quel momento in poi, i portoghesi parlano dei due grandi stati Akan "Accanes grandes" e "Accanes pequenos", che, insieme a poche altre start-up, come B. Denkira e Akwamu emersero. Il Regno di Adansi è emerso dagli “Accanes pequenos” dei portoghesi intorno al 1550 , da “Accanes grandes”, con il coinvolgimento della popolazione residente nel territorio di Guang e Ga, emerse Akim . Da allora, il fantastico elemento culturale è penetrato sempre più negli stati costieri. Nella seconda metà del Cinquecento migrarono da Adansi numerosi altri gruppi. B. erano i Domaa che si trasferirono nelle regioni tra Denkira e l'impero di Bono Mansu o z. B. le persone del clan Oyoko e Bretuo , che si trasferirono a nord e occuparono le regioni della foresta pluviale a est del Domaa. Tra questi, la Lega Amansi si formò negli anni '30 del 1600, che in seguito divenne la Confederazione Amantuo, che unì 47 tribù o stati in un'unione più o meno libera. Il Regno di Asante è emerso dalla Confederazione Amantuo intorno al 1695.

Con la sua vittoria sulla potente Denkira nel 1701, Asante iniziò a salire a uno dei regni più forti e politicamente importanti dell'Africa occidentale, che inizialmente prosperò principalmente sul commercio di oro e cola . Con la crescente domanda di schiavi da parte degli europei e dei commercianti arabi, la prosperità trovò anche un ulteriore fondamento nella tratta degli schiavi.

Famiglie di origine

Gli Akan hanno una tradizione che hanno tutti un'origine comune e che sono composti da diverse grandi famiglie originali. Bowdich nomina 12 di queste famiglie di origine con riferimento agli Ashanti e 7 Ffoulke con riferimento a Fante, Assin e Dekira, tenendo conto dei rami.

Nella misura in cui i nomi elencati di seguito si riferiscono ad animali, ai membri di queste famiglie è vietato uccidere un esemplare della specie animale totem o persino mangiarne la carne, poiché potrebbe trattarsi di un antenato che cammina sulla terra. ( Totemismo , credenza alter ego ). All'inizio del XX secolo, Ffoulkes ha esaminato specificamente le regioni di Denkira, Cape Coast e Assin (chiama quest'ultima Fante-Yankumase) per quanto riguarda la presenza familiare e ha identificato sette famiglie akaniche di origine, tra cui alcune delle dodici famiglie di origine elencato da Bowdich (1817) come classifica le famiglie di rami. Se Bowdich nomina la famiglia, è presente anche ad Asante.

Le famiglie di origine Akan sono secondo Ffoulkes in dettaglio:

1. Bowdich: Aquonna ; Ffoulkes: Kwonna (la "famiglia dei bufali"; Quonna = un bue bufalo; a Fante chiamato anche Eko )

La famiglia dei bufali è una delle principali famiglie di Cape Coast e Assin. I sottorami della famiglia dei bufali sono Ebiradzi , Odumna e Dihyina ("Dihyina" sta per mancanza di sangue) ea Denkira gli Ahuini .

2. Bowdich: Annona ; Ffoulkes: Annona (la "famiglia dei pappagalli"; Annona = una specie di pappagallo, ma la parola dovrebbe anche significare i termini "longanimità" e "pazienza")

I rami della famiglia dei pappagalli a Cape Coast sono la famiglia Yoko (dal nome "Yoko", il nome di una terra color gesso rosso) e a Denkira gli Ayuku . Ad Asante c'è il clan Oyoko , che fornisce il re di Asante, lo stesso vale per Assin. I rami secondari della famiglia Oyoko sono gli Agona (famiglia dell'olio di palma) ad Asante, Denkira, Assin, nonché ad Akim-Abuakwa , che è anche il re di Denkira. Ad Assin c'è un altro ramo secondario nella forma della famiglia Osansa .

3. Bowdich: Tschwidan o Etschwi ; Ffoulkes: Twidan (la famiglia "Leopard" o "Panther")

La famiglia del leopardo è sconosciuta ad Assin, ma a Denkira (qui sotto forma della famiglia Abretin come sottoramo ) ea Cape Coast sotto forma di Ebrutu (famiglia di steli di grano).

4. Bowdich: Esonna ; Ffoulkes: Nsonna (la "famiglia dei gatti selvatici"; Nsonna = volpe o gatto selvatico)

È una delle famiglie principali a Cape Coast, Denkira e Assin. A Denkira e Assin è anche chiamata Asona . Un suo ramo a Cape Coast si chiama Dwimina (dal nome di una pianta).

5. Bowdich: Abbradi ; Ffoulkes: Abradzi (la famiglia "Pisang"; Abradzi indica un albero Pisang)

La famiglia è a Denkira e Cape Coast. Uno dei suoi rami è l'Ofurna famiglia a Cape Coast e l'Assinye famiglia in Denkira. Ad Assin, la famiglia Assinye è il governante politico, da cui lo stato storico ha preso il nome. ("Assinoa" si riferisce a un uccello che preferisce stare in un albero di cotone di seta.)

6. Bowdich: Nitschwa ; Ffoulkes: Ntwa (la famiglia "cane")

La famiglia canina è una delle famiglie premier a Denkira e Cape Coast. Il suo nome a Denkira, tuttavia, è Ackwia . I rami della famiglia canina a Cape Coast e Assin sono gli Abadzi o Appiadzi ( Abadzi denota un servo o un servo, da non confondere con Abradzi ) ea Denkira gli Aduana .

7. Ffoulkes: Adwinadzi ( Adwinadzi =?)

Questa famiglia è conosciuta a Cape Coast come Aowin . Forse il nome regionale "Aowin" nel sud-ovest del Ghana e nel sud-est della Costa d'Avorio deriva da questa famiglia Akan qui in modo tale che qui hanno fornito o forniscono ancora il capo politico. I rami secondari della famiglia degli avvoltoi a Denkira e Assin sono gli Asachiri ( Asachiri = una specie di avvoltoio)

Bowdich nomina anche Donnina , che probabilmente è identica a Odumna .

Religione (tradizionale)

La religione tradizionale dell'Akan è di natura molto complessa. Qui ti imbatti in un mondo di dei la cui essenza suprema nella sua triplice espansione ( ipostasi ) ha ricordato a numerosi autori la triade divina dell'antico Egitto "Osiride-Horus-Iside", nota anche come "padre-figlio-spirito santo "nel cristianesimo ritrova. Chiaramente di origine egiziana z. B. anche l '"Akua Bà", che si trova nella forma e nel contenuto in forma identica sia con i popoli Bantu del Sud Africa (es. Zulu) che con gli Ashanti nell'Africa occidentale. Inoltre, c'è un marcato totemismo di gruppo e individuale tra gli Akan , come si riflette nella fede negli antenati e nelle idee dell'anima, che di per sé non è nulla di insolito per l'Africa occidentale. Ciò che è insolito, tuttavia, è l'aspetto religioso che la ceramica ha tra gli Akan.

Cultura

Componenti noti di Akankultur sono per esempio l'Adinkrasymbole che Kentestoffe che Aschantiarchitektur e il simbolo di Sankofavogels .

Alcuni strumenti ritmici comuni nella musica Akan includono il grande tamburo a calice in piedi atumpan che dubita di clessidra a celle dondo a passo variabile, battuto con un tamburo a cornice quadrata di bastone di legno dzema che dubita quindi di tamburi cilindrici gyirama e brevettato , le mani frustate, da una zucca esistente Tamburo d'acqua dansuomu e diversi sonagli e sonagli come idiofoni . Questi includono la doppia campana agyegyewa senza battaglio, corrispondente al gankogui , e un tamburo a fessura di bambù.

Nella città portuale di Cape Coast e nel resto della zona di insediamento Akan, gli ensemble chiamati mmensoun compaiono con i corni che vengono suonati di lato e producono un suono mmen (singolare aben ) per accompagnare il canto ( mmensoun , "sette corni", da mmen , "corna" e soun , "sette"). Le corna, che un tempo erano fatte di corna di animali e ora sono in legno, sono strumenti cerimoniali tradizionali Akan. Nel mmensoun insieme, il piccolo, battuto a mano tumbler tamburo opentsin fornisce il ritmo.

Akan noto

Guarda anche

letteratura

  • John Iliffe : Storia dell'Africa . Beck , Monaco 2000, ISBN 3-406-46309-6 (inglese: africani . Tradotto da Gabriele Gockel, Rita Seuss, sul cambiamento climatico vedi p. 93).
  • Basil Davidson: Africa occidentale prima dell'era coloniale - Una storia fino al 1850 . 4a edizione. Longman, London / New York NY 1998, ISBN 0-582-31853-X (inglese).
  • Yann Deffontaine: Guerre et société au royaume de Fetu (Efutu) - Des débuts du commerce atlantique à la constitution de la fédération fanti (Ghana, Côte de l'Or, 1471–1720) , Ibadan / Parigi 1993.
  • Ivor Wilks: Wangara, Akan e portoghese nel XV e XVI secolo. I. La questione di Bitu. In: Journal of African History. 23 (3) (1982), pagg. 333-349.
  • Ivor Wilks: Wangara, Akan e portoghese nel XV e XVI secolo. II La lotta per il commercio. In: Journal of African History. 23: 463-472 (1982).
  • Sékéré-Mody Cissoko: Carestie ed epidemie a Tombouctou e nella Boucle du Niger du XVIe au XVIIIe siècle. In: Bulletin de l'Institut Fondamental d'Afrique Noire. sér. B, 30 (3) (1968) 806-821
  • Diedrich Westermann : l'attuale e l'ex popolazione del Togo. In: Koloniale Rundschau. (9-12) (1932), pagg. 489-495.

Alla teoria dell'origine:

  • Eva LR Meyerowitz: una nota sull'origine del Ghana. In: Affari africani . (Londra), 51 (205) (1952), pagg. 319-323.
  • Eva LR Meyerowitz: Akan Traditions of Origin. Londra 1952.
  • Jack Goody: Ethnohistory e Akan del Ghana. In: Africa. (Londra) 29 (1) (1959), pagg. 67-81.

Vecchie fonti arabe sull'antico regno del Ghana:

  • Es-Sa'di: Tarikh Es-Soudan (scritto 1627–1655), traduzione francese di Octave Houdas , Parigi 1900.
  • conferma parziale dei rapporti etnici anche in: Mahmud Kati (e suo nipote): Tarikh el-Fettach. (Scritto dal 1519 al 1665 usando apparentemente saggi del XIV secolo), traduzione francese di Octave Houdas e Maurice Delafosse , Parigi 1913.

Tradizione orale, famiglie di origine ed etimologia:

  • Thomas Edward Bowdich: Missione della compagnia anglo-africana dal castello di Cape Coast ad Ashantee. Weimar 1820.
  • Arthur Ffoulkes: The Fanti Family System. In: Journal of the African Society. 7 (28) (1908), pagg. 394-409.

Note a piè di pagina

  1. Ffoulkes chiamava famiglia tutti quegli individui che sono all'interno della tribù (la tribù è) in stretto rapporto di sangue tra loro e (ma solo nella linea di sangue femminile) che derivano tutti congiuntamente dal membro più anziano della famiglia sopravvissuto (femmina). L'autore ha limitato questo termine rispetto a "regolare" ( tribù ), "clan" ( sept ) e "clan" ( clan o società ab).
  2. ^ Ritmi di vita, canti di saggezza. Musica Akan dal Ghana, Africa occidentale. CD Smithsonian / Folkways prodotto nel 1996, titolo 7 ( libretto )